Compagnia Missionaria del Sacro Cuore
La COMPAGNIA MISSIONARIA DEL SACRO CUORE è un istituto secolare, che ha la sede centrale a Bologna, ma è diffusa in varie regioni d'Italia, in Portogallo, in Mozambico, in Guinea Bissau, in Cile, in Argentina, in Indonesia.
All'istituto appartengono missionarie e familiares
Le
missionarie sono donne consacrate mediante i voti di povertà castità, obbedienza, ma loro abbandonate la loro condizione di membri la povertà di Dio. Vivono in gruppi di vita fraterna o nella famiglia di origine o da sole.
News
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Venerdì 11 giugno 2021...

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14 / 05 / 2021
SOLENIDADE DO SAGRADO CORAÇÃO DE JESUS
Sexta-feira 11 de junho de 2021...

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SOLEMNIDAD DEL SAGRADO CORAZÓN DE JESÚS
Viernes 11 de junio de 2021...

anna santi... la mia grande madre
Ho difficoltà ad
esprimere i miei sentimenti per la mancanza di Anna Santi, perché i
ricordi sono tanti, belli e indimenticabili. Dopo aver ricevuto la telefonata
da Anna Maria e Santina che mi comunicavano la notizia del ritorno alla casa
del Padre di Anna Santi (quella notte ero da Susi a Bandung), ho pianto e non
sono riuscita più a dormire…una grande tristezza ha invaso il mio cuore.… mi
veniva alla mente e al pensiero la sua figura… Anna Santi… Anche se era
notte ho preso il mio cellulare e ho cominciato a mandare sms ad Antonia, Lucy,
Ludo, Ibu Surtinah e padre Wardjito. Susi non l’ho svegliata perché ho pensato di darle la notizia direttamente al
mattino. Adesso sono molto triste, perché avevo desiderato, di potere incontrarmi con lei nel prossimo mese di luglio. Sognavo già questo
incontro!!! Ma ora tutto è finito….non potrò vedere più la carissima Anna
Santi. Prego allora per lei, sicuramente adesso è più tranquilla e felicissima
perché ha raggiunto la fine del suo cammino ed abita nella casa del Padre
Celeste preparata da Gesù.
Durante la mia permanenza
in Italia anni fa, quando per la prima
volta arrivavo a Bologna nel 1999 è stata la prima occasione per conoscere Anna Santi. La rivedo alla finestra della sala da pranzo
quando io arrivavo nel cortile di Via Guidotti. Sono rimasta molto
impressionata dal suo sorriso, pieno di
accoglienza e tenerezza. Ho sentito subito che mi sarei sentita “a casa mia”
anche se pian piano avrei dovuto
adattarmi. Sono stata fortunata perché c’era lei ed era così diventata il mio
punto di riferimento, una maestra per tante cose: mi aiutava ad imparare la
lingua italiana con pazienza, mi ascoltava quando tentavo di leggere il giornale e non capivo nulla. Lei correggeva i miei
compiti del corso di italiano, le lettere che scrivevo, le mie riflessioni per gli incontri di formazione. Mi era anche maestra in cucina, soprattutto
quando il turno toccava a me; era sempre disponibile ad aiutarmi nel darmi suggerimenti per cucinare questo o
quello. E’ stata anche una bella amica
per chiacchierare! Mi ricordo ancora che
molto spesso mi chiamava per dirmi: “Mudji, vai in farmacia per me…!”Ed io
andavo, felice di farle un piccolo servizio.
Veramente
Anna Santi era un bel modello di persona
consacrata che ha potuto trasmettere il nostro carisma in modo semplice ma
efficace….E’ stata un punto di incontro,
di riferimento per tutti, per i tanti
amici che si era creata, da tutti i paesi….una
donna di preghiera: pregava per tutti, per le missione, per la chiesa, per
il mondo. Le piaceva scrivere anche molto bigliettini di saluto per
le missionarie che erano lontane…. Parlava sempre in positivo, sapeva dire bene
di tutti…Questo è solo la mia piccola testimonianza ma ci sarebbero tante cose
da dire sulla persona di Anna Santi. Le mie parole sono limitate per esprimere
tutto: lei era la mia grande madre!!!
Anna Santi ti voglio
sempre bene e prega per tutte noi perché
anche noi possiamo imparare dalla tua vita; prega perché la nostra famiglia
cresca, prega specialmente per la nostra prossima Assemblea. Anna Santi, un
giorno ci incontremmo….
Un bacione dalla tua bambina

venite a me
Ti
rendiamo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché resti nascosto
a chi si ritiene più sapiente degli altri, e ti sveli a chi si sa più ingenuo.
Ti
rendiamo lode, o nostro Padre, perché ti neghi ai furbi che credono di saperne
più di te, e ti manifesti grande a chi si sa piccolo e intimorito dal saperne
sempre meno degli altri.
Ti
rendiamo lode, Padre dei poveri, perché sorridi aspettando il tuo giorno su
coloro che pensano di potersi comperare anche il tuo paradiso solo perché si
sono potuti comperare il paradiso in terra; e già mostri un sorriso accogliente
a coloro talvolta sono costretti a mendicare perfino i loro diritti.
Ti
rendiamo lode, Padre dei piccoli, perché consegni a se stessi coloro che da
soli si ungono salvatori del mondo e delle patrie e ti consegni invece a coloro
che si sentono unti solo dello sporco delle loro colpe.
Ti
rendiamo lode, Padre degli affamati di giustizia, perché lasci ai potenti la
giustizia che si fanno da soli e sazi invece della tua giustizia le loro
vittime.
Ti
rendiamo lode, Padre dei miti, perché lasci cullare nella loro illusione coloro
che si fanno forti del tuo nome, e culli con la tua tenerezza coloro che si
sentono perfino indegni di pronunciare il tuo nome nella preghiera.
Ti
rendiamo lode, Padre di misericordia, perché lasci la loro ricompensa a coloro
che si ritengono migliori degli altri e li giudicano, e invece compensi secondo
la tua misura pigiata, scossa e traboccante coloro che hanno usato
misericordia.
Ti
rendiamo lode, Padre della pace, perché lasci alla spada di colpire chi ha
steso la spada contro il fratello e ha acceso guerre per difendere soltanto se
stesso, mentre tu stendi la tua mano per rialzare l’umile.
Ti
rendiamo lode, Padre sapiente, perché vedi più in là di coloro che fanno
progetti di grandezza e pensano di cavarsela sempre, e il tuo sguardo benevolo
cade su coloro che non ce la fanno più, che non sanno cavarsela, che si
accontentano di svegliarsi il giorno dopo.
Siamo
stanchi, o Padre di noi tutti, stanchi di provare e non riuscire, di cercarti
senza trovarti, stanchi di provare a cambiare per trovarci a confessare sempre
i nostri meschini egoismi.
Siamo
oppressi, o Padre di noi tutti, sotto il peso dei telegiornali, oppressi dalle
notizie di tanto male che ancora gira per il nostro mondo, dove noi ci viviamo,
tante volte col dubbio che tu viva in un altro mondo.
Siamo
stanchi del ricco, che mangia nel piatto del povero; stanchi del potente che
schiaccia chi è già a terra per la sua debolezza.
Sono
oppresso, sotto il peso della mia meschinità, che mi fa desiderare di essere
come il ricco e il potente, e appena ho l’occasione di trovarmi un centimetro
più su di qualcun altro divento idiota e colpisco anch’io dall’alto!
Sono
stanco e oppresso, Signore, per quest’oggi vengo a te con le mie mani vuote,
con i miei pensieri vuoti di te e pieni di me stesso, con il mio cuore pieno di
pii desideri e amori in soffitta e vuoto dell’amore che disseta e fa vivere.
Fammi
venire a te Signore, per trovare in te ristoro.
Senza
la tua forza, nulla è nell’uomo.
Bagna
ciò che è arido, sana ciò che sanguina, addolcisci ciò che è rigido, raddrizza
ciò che è storto.
Dona
ai tuoi fedeli, che solo in te confidano, i tuoi santi doni.
Poni
su di noi il giogo del tuo Cristo, perché impariamo da lui umiltà e mitezza di
cuore, e trovare ristoro per le nostre vite.

il roveto
Quando vedi un
roveto che arde ma non brucia, togliti i sandali dai piedi, perché il
luogo sul quale tu stai è suolo santo.
Quando una donna appena sposata si trova improvvisamente
sopraffatta dalla passione per un altro e reagisce moltiplicando le attenzioni
e l’affetto per il suo uomo, togliti i sandali dai piedi, perché quella coppia
è abitazione del santo.
Quando conosci un giovane o una giovane che ha lasciato il
posto di lavoro per andare a portare le sue competenze a chi non avrà di che
pagarli, togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale tu stai è suolo
santo.
Quando incontri una coppia di genitori che ha accumulato
innumerevoli notti in bianco per il pianto del loro bimbo appena nato, e trovano non si sa dove, ogni giorno,
la forza per recarsi al lavoro, togliti i sandali dai piedi, perché sei alla
presenza del santo.
Quando vai a trovare una famiglia che ha organizzato la
propria vita attorno alle necessità della sorella sempre a letto, togliti i
sandali dai piedi, perché quella casa è luogo santo.
Quando questa ragazza, dal corpo immobile ma dal cuore in
velocità, ti sorride e ti fa coraggio, togliti i sandali dai piedi, perché quel
letto è luogo santo.
Quando una madre ti domanda in lacrime dove abbia sbagliato,
per aver adottato un figlio, averlo cresciuto da sola dopo la morte prematura
del marito e sentirsi rinfacciare dal ragazzo “tu non sei mia madre”, togliti i
sandali dai piedi, perché quelle lacrime rendono santo il suolo che bagnano.
Quando incontri un uomo che ha accettato una condanna
ingiusta per salvare il figlio, devastato dalla droga, togliti i sandali dai
piedi, perché quel carcere è suolo santo.
Quando una madre ha consumato occhi e ginocchi a invocare
la guarigione del proprio figlio, e, quando lui muore, continua a pregare con
altrettanta forza, togliti i sandali dai piedi, perché sei al cospetto del
santo.
Quando una donna, abbandonata dal padre dei suoi figli, a quanti
le suggeriscono di lasciar perdere suo marito risponde decisa: «Se mi dicesse
“vorrei tornare con te” lo riprenderei subito», togliti i sandali dai piedi,
perché quello spazio che li separa è luogo santo.
Quando ami e ti fa male, e tuttavia continui ad amare.
Quando fai del bene e non ricevi neanche un grazie, e
tuttavia continui a fare del bene.
Quando un altro si prende i meriti di quello che hai fatto
tu, ma sei contento di averlo fatto.
Quando porgi l’altra guancia e ti dicono “sciocco”.
Quando perdoni e ti dicono “idiota”.
Quando dai anche il mantello a chi pretende da te la
tunica e ti dicono “ingenuo”.
Togliti i sandali dai piedi, perché sei arrivato nella
terra santa promessa.
Quando una vergine partorisce, togliti i sandali dai
piedi, perché il mondo intero è divenuto dimora di Dio.

verso l'assemblea
Carissimi,
il mese di giugno ci colloca nel cuore
della nostra spiritualità con la festa del Sacro Cuore. Festa a noi cara che ci
richiama il nostro impegno di “fare di Cristo il Cuore del mondo”. Impegno che
ci viene dal nostro essere CM. Sia questo giorno occasione per rinnovare con
generosità il nostro sì e per essere nel mondo segno e testimonianza viva
dell’amore di Cristo. Rinnovando il nostro impegno chiediamo, al cuore di
Cristo, per tutti noi il dono della
perseveranza e la forza di ravvivare il dono che ci è stato dato.
In questa
festa del Sacro Cuore, intensifichiamo la preghiera per la prossima Assemblea
Generale Ordinaria (11-19 luglio). Tutti sappiamo quanto un’assemblea sia
importante nella vita della nostra famiglia, chiamata non solo ad eleggere il
nuovo Consiglio ma anche a fare una seria revisione e a dare prospettive al
futuro per lo sviluppo e il consolidamento di tutta la CM. A questo bisogna
crederci fortemente, non lasciamoci prendere da una certa rassegnazione
pensando e dicendo: “tanto non cambia nulla e sono le solite cose, soliti
problemi… e dopo torniamo al nostro quotidiano…”. Dobbiamo avere il coraggio di credere al
futuro, con lo sguardo alle radici non al passato, per essere attente a non
perdere di vista ciò che siamo chiamate a vivere oggi, quindi non solo fedeli alla tradizione ma anche
fedeli al futuro e a ciò che siamo chiamate a vivere e a realizzare. Per questo è necessaria molta disponibilità
ad ascoltarci e a credere che ogni membro CM sta lavorando con il desiderio di
incarnare sempre di più la spiritualità che ci è data da vivere. Disponibilità
ad ascoltare anche le voci delle giovani senza temere che possano essere un po’
“lontane” dalla tradizione e che non conoscono ancora bene la nostra storia …
non sempre gli anni di permanenza nella CM
danno la la garanzia di una
fedeltà alla vocazione data alla CM. E’ necessario accompagnare da vicino tutte le realtà e i vari cambiamenti, diversamente si rischia
la cecità del cuore che ci impedisce di vedere il bello e il nuovo che sta
nascendo anche intorno a noi.
Intensifichiamo la nostra preghiera perché
la prossima assemblea sia, per tutta la CM, una primavera dello Spirito.
Continuiamo a “volgere lo sguardo a Colui che hanno trafitto…” e con lui
andiamo verso l’Assemblea.
Da pochi giorni abbiamo accompagnato Anna
Santi nel suo passaggio al cielo, chiediamo anche a lei con tutta la CM che si
trova in Paradiso che ci aiutino a prepararci bene all’Assemblea. Mi pare bello
che ogni gruppo (missionarie e familiares) in questo mese di giugno faccia un
momento di preghiera per tutti i nostri
defunti perché intercedano presso il Padre per tutti noi.
Maria,
Madre, Guida e Custode ci accompagni con la sua tenerezza.
Anna Maria

saluto ad anna
La sera del 25 maggio
2013 Anna Santi lasciava serenamente questo mondo ed è tornata alla casa del
Padre. Pubblichiamo il saluto che Anna Maria ha letto durante il funerale e
nome di tutte.
A nome di P. Albino e di tutta la
Compagnia Missionaria ti salutiamo carissima Anna,
Dirti grazie è
poco per tutto quello che abbiamo ricevuto in questi 55 anni di vita nella CM.
Parlare di te Anna è semplice. Semplice perché la tua vita l’hai vissuta nella
semplicità nel servizio umile, in una normalità, fatta di piccole cose ma che
hanno reso grande la tua vita.
Chiunque sia
passato da via Guidotti ha potuto assaporare la dolcezza dell’accoglienza che
sapevi darci. Hai accompagnato ciascuna di noi nelle varie missioni e
apostolato. Pur rimanendo sempre qui a Bologna conoscevi tutte le realtà della
CM. Sapevi raggiungere tutte, con un biglietto, con un saluto ma soprattutto ci
hai sempre accolto, consolato, stimolato. Sei stata, per molte di noi, rifugio
nei momenti di difficoltà, ci hai educato al lavoro… ci hai insegnato a mettere
il grembiule del servizio, accanto a te c’era sempre qualcosa da fare…
edificante sempre la tua puntualità alla preghiera, senza indugi e facili
indulgenze.
Cara Anna, sì,
ci mancherai… ma siamo certe che continuerai a chiamarci con i diminutivi che
solo tu potevi pronunciare ed ora ci raccomanderai davanti al tuo e nostro Signore che hai amato e servito.
Questa
capacità di accoglienza non l’hai esercitata solo con noi missionarie e
familiares, ma con chiunque ha varcato la porta di via Guidotti, da chi era di
passaggio ai fornitori, l’elettricista… l’idraulico… i muratori… e ti interessavi delle loro famiglie e loroti
portavano a conoscere i loro figli e ti preoccupavi… e oggi sono qui anche loro
a darti il saluto. I poveri che bussavano alla porta quando non hai potuto più
ascoltarli si sono sentiti un po’ orfani.
Nel tuo cuore
c’è un posto particolare per la tua unica nipote Carla, per suo marito e per il
piccolo Filippo. Ora sarai accanto a loro e la tua preghiera li proteggerà.
Grazie Anna
anche per come hai vissuto, soprattutto in questo ultimo periodo, la malattia,
serenamente senza averci mai fatto mancare il tuo sorriso. La Vergine Maria che
ogni giorno hai pregato ti accolga e ti accompagni in paradiso!

ringraziare ... semplicemente
Queridas
hermanas del CILE y ARGENTINA,
mi piace iniziare questo messaggio sulle note
di “Gracias a la vida que me ha dado tanto…”Anche voi fate parte
di questo tanto; con la vostra storia avete contribuito a riempire di
grazia anche la mia vita.
Vi scrivo dall’ Indonesia, precisamente da
Palembang, dove sto svolgendo gli incontri formativi con le nostre sorelle.
Proprio in questo contesto e' arrivato Vinculum, il numero di marzo. Tra i vari
articoli ho visto anche i vostri, dove fate memoria della vostra e nostra
storia CM. Ancora una volta ho sperimentato quanto possono essere importanti,
stimolanti e formativi, questi vissuti trasmessi anche attraverso un semplice
mezzo come può essere Vinculum. Si legge volentieri insieme e questo non
può che suscitare curiosità. Cosi e' stato per la vostra storia. Interpellata
in prima persona è stato come aprire un libro di ricordi, lasciarli
emergere liberamente, senza ordine di date, passare da un mare all’ altro, da
una persona all’ altra, da un avventura all’ altra...tutti racconti ed elementi
che hanno tessuto la realtà di oggi. Ci vorrebbe veramente un libro per
RACCONTARE tutto, ma questo rimane ancora un sogno, a meno che una di voi
prenda il coraggio di questa iniziativa!!!
27 aprile 2013. Segnerà per voi sorelle
del Cile e dell’Argentina la giornata del RINGRAZIAMENTO per il lungo percorso
fatto fino ad oggi: 25 anni CILE - 20 anni ARGENTINA.
Una sfida che, in quei
tempi, la CM ha
accolto e portato avanti con fede. Un germoglio che la CM ha trattato con cura perche
i germogli, se vogliamo che crescano, devono essere trattati cosi.
Come diceva il nostro Papa
Francesco in un suo primo messaggio: e' necessario CUSTODIRE, aver
cura...attraverso uno sguardo di tenerezza e amore. Anche noi possiamo dire di
aver usato questi atteggiamenti le une con le altre, perche il germoglio
crescesse e aprisse gli orizzonti alla speranza. CILE E ARGENTINA rami di una
stessa pianta. E allora cantiamo insieme il nostro grazie, fatto di
fiducia e stima, di gioia e stupore, di fede e speranza.
Un grazie particolare a p.
Albino che diverse volte ha voluto accompagnarmi in questi viaggi a p. Andres
S.C.J. in Cile (ora già nella casa del Padre) a p. Guillermo S.C.J in Argentina, ancora attivo e presente
con la CM
...discrete, preziose presenze, di questo cammino. Un grazie a tutti voi
missionarie e familiares alle giovani che sono in formazione a chi ho
conosciuto personalmente e a chi ha cercato altrove un altro cammino. Facciamo
festa e cantiamo insieme: ”Mi alma
glorifica al Señor mi Dios...”.
Un abbraccio a tutti
Santina
Pirovano
