Compagnia Missionaria del Sacro Cuore
La
COMPAGNIA MISSIONARIA DEL SACRO CUORE è un istituto secolare, che ha la sede
centrale a Bologna, ma è diffuso in varie regioni d’Italia, in Portogallo, in
Mozambico, in Guinea Bissau, in Cile, in Argentina, in Indonesia.
All’istituto
appartengono missionarie e familiares
Le
missionarie sono donne consacrate
mediante i voti di povertà, castità, obbedienza, ma mantengono la loro
condizione di membri laici del popolo di Dio. Vivono in gruppi di vita fraterna
o nella famiglia di origine o da sole.
I
familiares sono donne e uomini,
sposati e non, che condividono la spiritualità e la missione dell’istituto,
senza l’obbligo dei voti.
News
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27 / 05 / 2020
SOLENNITA' DEL SACRO CUORE DI GESU'
Venerdì 19 giugno 2020...

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27 / 05 / 2020
SOLENIDADE DO SAGRADO CORAÇÃO DE JESUS
Sexta-feira 19 de junho de 2020...

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27 / 05 / 2020
SOLEMNIDAD DEL SAGRADO CORAZÓN DE JESÚS
Viernes 19 de junio de 2020...

freschezza della gioventù
L’11 novembre 2018 sono entrate
nel Biennio di formazione: Angelina, Argentina, Ilda e nel periodo di
orientamento Bete e Olga. Abbiamo celebrato questo evento con gli amici della
CM, il giorno della chiusura dell’anno sociale. P. Aderito scj, amico di
sempre, ha celebrato l’Eucarestia. Questi momenti sono sempre pieni di gioia e
per noi sono anche una grande responsabilità. Le testimonianze scritte qui di
seguito sono semplici ma manifestano la freschezza della gioventù che si sta
donando e mostrando il desiderio di andare avanti. Chiedo molta preghiera
perché tutto possa continuare come desidera il Cuore di Gesù. In questo
percorso formativo ho fiducia in Maria che è madre guida e custode.
Accompagnateci con la vostra preghiera.
Anna Maria Berta
Sono entrata nel Biennio di Formazione il giorno 11novembre
2018. Per me è stato molto bello dare
ancora un passo in più nella Compagnia Missionaria. Sono contenta di vivere in
gruppo camminando verso la consacrazione.Ho conosciuto la CM nel 2012,
quando vivevo nel convitto degli studenti e frequentavo la parrocchia di
Namarroi. Ho cominciato il cammino nella CM nell’anno 2013, quando cominciava
il gruppo di Invinha; non mancarono le difficoltà perché la casa era ancora in
costruzione, ma ne è valsa la pena perché ho imparato molto. Nel 2014 sono
passata nel gruppo di Nampula e l’anno successivo sono entrata nel periodo
dell’orientamento. Mi è piaciuta molto la formazione oltre che la formatrice
Anna Maria; è stato molto importante per me anche l’accompagnamento di altre
missionarie. Ringrazio tutte quelle persone che mi hanno aiutata ad arrivare
fino a questa tappa del Biennio.
Angelina Alberto Mutipo
Sono Argentina Fernando Saraua, nata a Regone-Namarroi; ho
iniziato il Biennio di formazione l’11 Novembre 2018.Celebriamo questo giorno con molta gioia ed entusiasmo. E’
stato molto importante per me dare più un passo nel mio percorso. E’ stato un
giorno diverso: ascoltando, sapendo e credendo che in verità da ora in poi
starò nella tappa del Biennio di formazione. Ho acclamato con grande gioia e ho
lodato Dio, il Padre, per avermi scelta e accompagnata.Chiedo a Dio che continui sempre ad accompagnarmi nel mio
cammino, che mi aiuti ad affrontare le difficoltà, e a vivere nella fede e
nella gioia. Ringrazio Dio per essere riuscita ad affrontare tutti gli ostacoli
e stare decisa ad avanzare. Chiedo che mi dia il desiderio di contemplare
sempre il mistero del suo Cuore trafitto segno dell’amore totale al Padre e che
mi conceda la grazia di scegliere Dio come pienezza della mia vita.
Argentina Fernando Saraua
Mi chiamo Ilda Manuel Antonio, sono di Alto Molocue-Mutala
della Zambesia. Dopo il cammino fatto nel periodo dell’orientamento, sono
felice per la mia entrata nel Biennio di Formazione. In questo percorso
conoscerò meglio e di più la spiritualità della CM e Gesù, nel mistero del suo
Cuore Trafitto che è segno di amore totale per il Padre e per gli uomini e le
donne.Sono felice di stare in questo percorso, della chiamata e di
stare in questa famiglia in cui mi sento di essere proprio in famiglia. Sono
molto contenta di appartenere a Cristo, di essere testimone viva, secondo i
suoi insegnamenti, e sono disposta di assumere con responsabilità il mio
crescere nella Compagnia Missionaria, per l’avvento del Regno di Dio. Sono
sicura che in questa tappa formativa apprenderò molte cose su Gesù, sul vivere
i suoi insegnamenti nell’amore, nell’umiltà, nella semplicità nell’onestà con
Cristo, vivere nella preghiera e seguirei cammini de Dio. Ringrazio
Dio per il dono della vita, per il grande Amore che Lui ha per me e voglio
chiedergli anche che aumenti la mia fede, che lo Spirito illumini il mio Cuore
e che Maria mi guidi nei momenti di gioia e di tristezza e mi protegga nelle
difficoltà.Grazie Gesù per il grande amore che mi dai.
Ilda Manuel António
Io, Bete Vasco Neves, figlia di Vasco Neves e di Lidia
Capena, nata il 24 aprile 1996 nella provincia della Zambesia, distretto di
Gurue, ho 5 fratelli e sorelle; ho conosciuto la CM nel 2015 quando frequentavo
la decima classe a Invinha.E’ stato in questo anno che ho bussato alla porta della CM,
nella comunità di Invinha, e che ho cominciato a partecipare agli incontri
quindicinali di discernimento spirituali. Nel 2016 sono entrata a far parte del
gruppo della CM a Invinha, dove sono stata accolta da: Mariolina, Lisetta e
Dalaina insieme ad altre giovani che là abitavano. Ho vissuto 2 anni nei quali
mi sono sentita molto felice e gioiosa di conoscere più da vicino la CM e ho
acquisito più forza per continuare questo percorso. Con la chiamata che sempre
ho sentito e sento, nel 2018 ho continuato la mia esperienza a Nampula. L’11
Novembre2018 è stato un giorno di grande gioia per me perché ufficialmente ho
cominciato il periodo di Orientamento.Questo passo mi lascia serena e
com la sicurezza che il Cuore di Gesù mi accompagnerà. Voglio chiedere a Maria
che continui a essere Madre, Guida e Custode e che indichi il cammino e mi
illumini in questo mio cammino.
Bete Vasco Neves
Ciao! Mi chiamo Olga Alcino, sono di Nampula, sono nata il 10
giugno 1994, figlia di Alcino Francesco e Maria Lúcia Domingos, ho 3 sorelle(2
degli stessi genitori e una che è sorella solo da parte di padre) con me siamo
4 sorelle, sono figlia di genitori separati. Chi mi ha presentato alla
Compagnia Missionaria è stato il responsabile della comunità parrocchiale. Il
primo contatto è stato con Anna Maria che mi ha parlato della CM: mi ha parlato
della storia e mi ha dato un libretto da leggere. Mi piacque…e nel 2017 sono
entrata nel gruppo di Invinha per conoscere maggiormente la CM e anche per
farmi conoscere. E’ stata una bella esperienza; mi è piaciuto relazionarmi con
le altre giovani, in nuovo ambiente, ho appreso a leggere la Bibbia e questo è
stato molto bello. Nel 2018 sono tornata nel gruppo di Nampula e nell’11 di
Novembre ho iniziato il periodo di orientamento. E’ stato un giorno di gioia e
felicità. Nel profondo del mio cuore sento che Dio mi chiama per camminare in
questa famiglia CM.Voglio seguire Gesù Cristo come le missionarie della CM
seguono. Questo è stato il motivo che mi ha fatto lasciare la famiglia di
sangue e stare qui,Ringrazio il Signore Gesù e sua Madre Maria Santissima che
mi ha accompagnato e illuminato nel mio cammino attraverso l’ascolto, la
preghiera .Grazie, Signore Gesù.
Olga Alcino

venite e vedete
Vi descrivo ciò che ho vissuto
in questo periodo (fine 2018 e inizio 2019), sin dalla mia andata per gli
esercizi spirituali nella casa del noviziato dei Sacerdoti del Sacro Cuore di
Gurue. Erano presenti tutte le missionarie del Mozambico. Orientava il ritiro
il vescovo ausiliario di Nampula D. Ernesto Maguengue. Abbiamo cominciato la
sera del mercoledì 29 dicembre fino al primo gennaio del 2019.Sono partita con un obiettivo:
ritirarmi nel deserto, riposare con
Gesù, assaporare la sua Parola, lasciarlo regnare in me. Veramente, sono rimasta
contenta di aver accettato l’invito di Gesù di uscire e andargli incontro,
stare con lui, dialogare, ascoltare, contemplare, credere, amare, testimoniare
e fare la sua volontà.
Nel
giorno 1 di gennaio di quest’anno, ho avuto l’opportunità di concludere gli
esercizi spirituali con una grande festa alla Vergine Santa Maria e con la mia
incorporazione perpetua nella Compagnia Missionaria. Mi sono commossa, nel
momento della mia donazione a Dio e alla Chiesa, con la formula della
incorporazione perpetua e con l’impegno della mia vita al servizio del Vangelo.Erano presenti: sacerdoti
dehoniani e diocesani, suore, novizi, seminaristi, il diacono, le nostre
ragazze che sono nel periodo di formazione, il gruppo corale della parrocchia,
i miei genitori, i vari parenti, gli anziani della mia comunità di Lusa e due vescovi:
Monsignor Francesco Lerma, della mia diocesi del Gurue e Monsignor Ernesto
Maguengue. D. Ernesto dirigendomi la
parola mi ha esortata ad avere coscienza della mia condizione di missionaria
consacrata nel mondo e a vivere con gioia il Vangelo, la mia appartenenza a Dio
e alla Compagnia Missionaria del Sacro Cuore.Esprimo, piena di gioia,
animata dallo Spirito Santo che mi guida, il mio profondo sentimento di
gratitudine per l’incorporazione perpetua e che per grazia di Dio vivo come
passo indispensabile in questo cammino
di configurazione a Cristo al servizio dei fratelli e sorelle e della Chiesa. Grazie Gesù, per i benefici che
mi hai concesso e per la mia permanenza nel cammino della Compagnia
Missionaria.Ringrazio con profondo affetto
la Presidente e il suo Consiglio, le formatrici, le responsabili e tutte le
missionarie dell’istituto per l’affetto, il sorriso, l’accoglienza che sempre
mi hanno dato, per avermi condotto alla ricchezza di questa vita di
consacrazione nella Chiesa e nel Mondo e per sorreggermi nelle mie debolezze.
Grazie Vergine Maria che mi accompagni in questo cammino di offerta “fate tutto
ciò che Lui vi dirà”.

un grande viaggio... a piccoli passi
E’ cosi che definisco il mio
viaggio fatto in Mozambico dal 11 gennaio al 16 febbraio. E’ una frase detta
non so da chi ma è vero, anche un grande viaggio comincia con un piccolo passo. La
motivazione del viaggio, visto che sono ancora l’amministratrice centrale, e
ovvio che riguardi aspetti economici, problemi di natura contabile e
amministrativi, gestione di case e attività, ma questo aspetto del mio lavoro lo lascio da
parte, già la dovrò relazionare al CC. Il ViaggioRicordo un'altra storia che
dice: “ il viaggio può essere lo stesso, ma il racconto è diverso a seconda
della persona che lo racconta, quindi condivido con voi alla mia maniera questi
piccoli passi che hanno fatto parte di questo cammino.La partenza da Bologna,
comincia già con imprevisti, a causa di scioperi il mio volo che doveva andare
a Francoforte è cancellato e vengo dirottata prima a Lisbona, e poi a Luanda in
Angola, e poi a Johannesburg in Sud Africa e dopo una lunga attesa tocco
finalmente terra mozambicana dove mi accoglie l’abbraccio caloroso di Leonia,
Giannina e Irene e la temperatura di 40 gradi. Si ancora una volta sono in
Africa. La permanenza Nei nostri gruppi CM l’accoglienza che ricevo è molto fraterna, i miei giorni passano condividendo
il loro quotidiano, vissuto in realtà molto diverse. A Maputo il mio impegno
principale è a fianco di Julieta, che sta assumendo la direzione della scuola ”Nossa
Senhora das Vitorias”. Visito Alice sempre molto cara, che convive con i limiti
della sua malattia, sempre molto presente alla vita della CM, e riesce sempre a
non farci mancare i suoi dolci . Ritaglio un pomeriggio di relax con Pe. Carlos
dehoniano che mi porta ad attraversare il nuovo ponte che congiunge la città
all’altra parte della baia, e non manca un giretto in vespa con fratel Meoni. I
giorni passano mi aspetta un altro viaggio in aereo per spostarmi a Nampula,
viaggio con Helena che si
trova in visita alla sua famiglia. All’arrivo a riceverci c’e Anna Maria, e dopo alcuni giorni sono di nuovo in viaggio con lei( Super
autista) per Invinha... In questi due gruppi rivedo con piacere le sorelle
mozambicane che già sono state in
Italia, Helena, Gabriela Dalaina e Isabel e mi ritrovo anche con Bina che non
vedo da tempo. Conosco poi tutta la
schiera delle giovani in formazione e in discernimento vocazionale. Una realtà
che da speranza ma anche molto impegnativa, da accompagnare con cura, come
germogli da coltivare perche poi diano fiori e frutti se il Signore vorrà.
Oltre alla realtà CM, soprattutto al Gurue incontro le persone con cui ho
camminato insieme: il gruppo donne “Mulher vida e paz”, mi fa una festa davvero
emozionante, e non è di meno anche l’incontro con gli operai del Centro Polivalente.
Davanti a tutto questo io dico loro che la mia allegria è cominciata a Maputo
toccando terra mozambicana, è aumentata arrivando in Zambezia ma ha raggiunto
il massimo arrivando a Invinha.Dove sono passata ho incontrato
anche i padri dehoniani e diocesani di vecchi data e quindi anche con loro
viviamo l’allegria di rincontrarci e raccontarci i ricordi comuni. E’ bello
sentire che le relazioni costruite con le persone si mantengono nonostante le
distanze, e sono proprio quelle che ci rallegrano il cuore e danno leggerezza
ai nostri piccoli passi. Il ritorno La domanda che la gente che mi conosce mi
rivolge è sempre la stessa “sei tornata per rimanere?”E qui mi viene in mente
un’altra frase “resta se puoi, se è necessario parti” E si ci resterei ma… Restare
e partire dinamiche che fanno parte del camino della vita.Quindi eccomi di nuovo in
partenza, nella valigia ho messo il riso e i fagioli, dono delle donne,
coltivato nei loro campi. Il volo Johannesburg/ Monaco è lungo occorre tutta la
notte per sorvolare l’Africa. Come non pensare a chi su questa terra immensa è
in cammino, fuggendo da situazioni invivibili e rischiando la vita per
raggiungere un'altra terra che li accolga, e a chi come me dopo tutta
l’accoglienza ricevuta percorre questo stesso cammino comodamente in aereo per
arrivare dove loro non saranno certo i benvenuti, anzi troveranno muri, rifiuti
e addirittura porti chiusi.A Monaco di Baviera i controlli
sono serrati e non riesco a prendere l’aereo previsto, devo attendere altre
ore, in compenso l’aereo successivo parte a mezzogiorno e visto che è una
giornata limpida e serena godo lo spettacolo delle Alpi innevate, si sono in
Europa, in Italia, all’aeroporto Paola mi aspetta, si sono a Bologna.

ricordo di m. alice da silva
Il
25 marzo scorso è deceduta Alice, missionaria di vita in famiglia, del
gruppo di Maputo
(Mozambico).
Insieme con Gina Santana (nella foto) si era consacrata a Dio,
nella Compagnia Missionaria, il 2 febbraio 1993, nelle mani di P. Albino. Sono
state la primizia della CM mozambicana.
Vedova e madre di otto figli, Alice ha
vissuto con passione la sua consacrazione a Dio. Avrebbe compiuto fra poco 81
anni. Negli ultimi anni ha vissuto più radicalmente la sua immolazione con
Cristo a causa del morbo di Parkinson.
La figlia Julia ha
scritto un biglietto a Martina:
Ciao
Martina! Buon giorno!
La
Mamma è andata dal Padre.
Oggi
già gioisce della pienezza del suo Regno e se lo merita.
Mia
Mamma aveva un cuore grande, uguale per tutti.
Ora,
ci resta solo di pregare perché lei interceda presso Maria affinché protegga tutti noi che siamo rimasti qui.
Grazie
mille, per tutte voi, di aver fatto felice mia madre. Lei ha trovato Gesù molto
più vicino nella Compagnia Missionaria. Che Dio vi benedica. Baci.
Anche se
mamma non è più con noi, io voglio personalmente stare vicino alla CM

un tempo opportuno?
In Te
Signore mi sono rifugiato, mai sarò deluso; difendimi per la tua giustizia.
Tendi a me l’orecchio, vieni presto a liberarmi. Salmo 31(30)
La
pandemia ha devastato molti paesi, uccidendo centinaia e centinaia di persone
in breve tempo. Ascoltando da lontano sembrava una cosa incredibile, si è
diffusa nei paesi europei, uccidendo migliaia di persone e ora è la volta dei
paesi africani. Un animale non visibile ad occhio nudo, lo puoi vedere solo al
microscopio.
In breve
tempo si è diffuso in tutto il mondo, uccidendo principalmente, medici, preti,
infermieri, persone consacrate, tante persone di buona volontà. Oggi siamo
tutti sottoposti alla quarantena, a separarci dai nostri familiari, a non farci
visita, tutte le attività pubbliche sono paralizzate, a scuola i bambini delle
classi iniziali già non stanno ascoltando la voce del loro insegnante, sono già
nell’insegnamento a distanza attraverso esercizi forniti con i media come:
televisione, WhatsApp, e-mail e altri mezzi.
Figuriamoci
nei luoghi più lontani, dove non ci sono molte possibilità di utilizzare questi
mezzi di comunicazione, non c’è elettricità, non c’è la possibilità di
internet, già molti dei loro genitori non hanno potuto andare a scuola, per cui
mi chiedo: quale sarà il futuro di questi bambini. Insomma, ora viviamo con le
maschere, divisi a causa di questo virus Covid19, non possiamo rendere omaggio
al nostro familiare, amico, vicino quando intraprende il suo pellegrinaggio
alla casa del Padre. Proprio a causa del Corona Virus, le autorità competenti
hanno deciso di stabilire alcune regole, per contrastarne la diffusione.
Con
questo ci abbandoniamo nelle mani di Dio. Lui sa quello che fa, c'è un male che
viene per il bene, da una parte si piange e dall'altra ci si rallegra. Gesù ha
sofferto in modo tale da sopportare le nostre infermità, sputato, picchiato a
morte, tutto per redimerci e consegnarci a Dio. Chissà che questa quarantena
non sia il momento opportuno per approfondire la nostra Fede attraverso la
preghiera, letture bibliche, rosario, meditazione su vari libri, breviario,
adorazione e contemplazione di Gesù presente nell'Eucaristia.
L'ultimo
discorso di Mosè è: “... avete visto tutto ciò che Yahweh vostro Dio ha
fatto, per amor vostro, a tutte queste nazioni; è stato il Signore tuo Dio che
ha combattuto per voi. Vedete, l'ho distribuito per voi, come possesso per le
vostre tribù ...”. Mi fido anche io, perché so che mi hai accompagnato
quotidianamente nel mio cammino.

50 anni di cm in mozambico
Alle Missionarie del
Sacro CuoreAlla CM in Mozambico
Oggi festeggiamo 50 anni della presenza della CM in Mozambico. Era il
giorno 15 di Agosto 1968, quando Teresa Castro e Maria Ilda Candelaria
approdarono a Quelimane, dirette nell’Alta Zambesia, precisamente Milevane, seguite
da Lisetta Licheri, ancora presente, e molto dinamica, che venne a completare
il gruppo. Dopo queste sono arrivata anch’io e altre lavorammo a Namarroi.
Questo è un giorno di ringraziamento a Dio, che ci ha guidate e ci guida nel
nostro quotidiano e a tutti quelli che ci accolsero e ci aiutarono a crescere
come donne e come missionarie.
Ci invitarono i padri dehoniani a cominciare la nostra presenza in questa
terra. Con loro abbiamo condiviso la spiritualità che noi abbiamo ricevuto da
P. Albino Elegante, anche lui padre dehoniano che fondò la Compagnia
Missionaria, nel 1957.
In Mozambico col fervore missionario
e con l’effervescenza della gioventù decise a dare la nostra vita per
l’inculturazione del vangelo nel cuore di ogni mozambicano. Per amore del
vangelo affrontammo l’arduo cammino della inculturazione, l’ABC della lingua
Lomwé, mezzo indispensabile per la comunicazione della parola di Dio e della
relazione con le persone: al primo posto i catechisti, le donne, le famiglie e
le comunità. Imparammo ad apprezzare i piatti tipici del Mozambico: polenta,
gallina alla zambesiana, vari tipi di fagioli, la gustosa “intiqua” preparata
con le foglie della manioca, tutto quello che le comunità e le persone ci
offrivano. Tutto era
cammino per evangelizzare e testimoniare l’amore del Cuore trafitto che ci
animava.
Con i Padri
Dehoniani, facemmo il tirocinio della vita missionaria. Con loro, seguendo ciò
che lo spirito suggeriva, intraprendemmo il percorso di trasformazione da una
Chiesa potere a una
Chiesa servizio, famiglia e ministeriale.
Il vento dell’indipendenza non ci spaventò e rispondendo al nostro carisma
che ci vuole inserite nel mondo per trasformare le realtà sociali con la forza
del vangelo, ci inserimmo nei settori più fragili: Educazione, Sanità,
formazione di quelli che erano coinvolti nei movimenti di massa, le donne(OMM)
e i giovani (OJM). Rimase comunque un gruppo a Namarroi come luogo di
preghiera, di condivisione, di verifica e di programmazione della nostra vita.
Celebrare cinquanta anni… Questa ricorrenza celebra due inizi: la semina e
il raccolto. Il raccolto riguarda l’arricchimento del nostro essere donne
consacrate che vivono a fianco dei fratelli e sorelle condividendo sogni,
gioie, difficoltà e speranze che abitano il cuore umano. Abbiamo appreso a
coniugare alla maniera mozambicana, il nostro carisma nei suoi aspetti
fondamentali: l’accoglienza, l’ascolto, la condivisione…e a vivere l’amore e
l’offerta di noi,
nell’abbandono a Dio, con serenità e semplicità. Abbiamo appreso a essere
Chiesa che cerca di servire perché il regno di Dio si realizzi in ogni angolo
di questa società, generando pace e riconciliazione. Ringraziamo il Signore che
ci fa feconde, dandoci vino nuovo di giovani consacrate e aspiranti che donano
un viso mozambicano all’istituto secolare Compagnia Missionaria. A loro diamo
una spiritualità e un carisma perché questo vino mantenga sempre il sapore del
buon vino…e possa continuare ad animare i cuori delle persone che con loro si ritrovano
giorno per giorno.
Alle missionarie mozambicane, alle giovani, a questo vino nuovo…facciamo la
consegna del testimone. Noi abbiamo tracciato il cammino, non è stato un
cammino dritto né perfetto, è un cammino che è stato fatto con molti sussulti,
ma è un cammino che abbiamo cercato nell’umiltà, nella fedeltà al carisma e
allo Spirito di Dio che in ogni momento ci precedeva con la sua luce e la sua
presenza. Oggi vi consegniamo la spiritualità e il carisma con la sicurezza che
“continuerete a guardare con creatività i tempi nuovi e a conservarli fino alla
piena fermentazione” (cf. “Per vino nuovo otri nuovi”). Non troverete la nostra
storia in libri ma nel cuore di missionarie che vi hanno preceduto. Loro
possono raccontarvi nella maniera dei vecchi, ciò che hanno vissuto e
affrontato per poter orientare la vostra vita nell’inserimento del nostro
carisma nel cuore della chiesa e del popolo mozambicano. Siamo nate per
servire, per essere ponte di incontro dei fratelli con Cristo; ponte di
riconciliazione e di ascolto del grido dei poveri.
Affido questa consegna del testimone a Maria, Madre, guida e custode della
Compagnia Missionaria perché ci aiuti a conservare questa buona “Otheca” nel
suo cuore e che abbia una buona fermentazione perché i vicini e quelli che
passano si sentano invitati a assaggiare e a partecipare all’allegria della
festa.
I miei auguri a Lisetta e a tutte quelle che hanno lavorato in Mozambico e
ad ognuna di voi giovani consacrate e aspiranti.
Il mio abbraccio sincero e affettuoso.
Maputo, 12
Maggio 2018
Irene Ratti
