Compagnia Missionaria del Sacro Cuore
La
COMPAGNIA MISSIONARIA DEL SACRO CUORE è un istituto secolare, che ha la sede
centrale a Bologna, ma è diffuso in varie regioni d’Italia, in Portogallo, in
Mozambico, in Guinea Bissau, in Cile, in Argentina, in Indonesia.
All’istituto
appartengono missionarie e familiares
Le
missionarie sono donne consacrate
mediante i voti di povertà, castità, obbedienza, ma mantengono la loro
condizione di membri laici del popolo di Dio. Vivono in gruppi di vita fraterna
o nella famiglia di origine o da sole.
I
familiares sono donne e uomini,
sposati e non, che condividono la spiritualità e la missione dell’istituto,
senza l’obbligo dei voti.
News
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27 / 05 / 2020
SOLENNITA' DEL SACRO CUORE DI GESU'
Venerdì 19 giugno 2020...

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27 / 05 / 2020
SOLENIDADE DO SAGRADO CORAÇÃO DE JESUS
Sexta-feira 19 de junho de 2020...

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27 / 05 / 2020
SOLEMNIDAD DEL SAGRADO CORAZÓN DE JESÚS
Viernes 19 de junio de 2020...

uscire con cuore aperto
Carissimi/e,
riprendiamo la nostra comunicazione
dopo la pausa estiva e proiettate verso il mese di ottobre – mese missionario.
Per noi è molto importante ricordare quello che ci dice Papa Francesco nel suo
messaggio per la giornata missionaria mondiale 2014:
“Non lasciamoci rubare la gioia dell’evangelizzazione!
Vi invito ad immergervi nella gioia del Vangelo, ed alimentare un amore in
grado di illuminare la vostra vocazione e missione. Vi esorto a fare memoria,
come in un pellegrinaggio interiore, del “primo amore” con cui il Signore Gesù
Cristo ha riscaldato il cuore di ciascuno, non per un sentimento di nostalgia, ma
per perseverare nella gioia. Il discepolo del Signore persevera nella gioia
quando sta con Lui, quando fa la sua volontà, quando condivide la fede, la
speranza e la carità evangelica”.
Come Compagnia Missionaria ci è propria questa
missione evangelizzatrice che ci richiama continuamente ad “uscire” per
condividere con cuore aperto le tante situazioni di sofferenza e di fatica che
vediamo intorno a noi, vicino e lontano. Siamo solidali con le tante minoranze
dell’Iraq che soffrono indicibilmente in queste settimane, con tuti coloro che
subiscono tante sofferenze causate dalle guerre e dalle malattie (es. Ebola),
che a volte ci sgomentano …
"Se in un'epoca come
questa non si crolla per la tristezza,
o non ci si indurisce e si
diviene cinici, o non si tende alla rassegnazione
- e tutto questo per
proteggere se stessi -
allora si diventa sempre più teneri e dolci, e sciolti, comprensivi e
affettuosi" (Etty Hillesum a Julius Spier, luglio 1942)
La nostra missionarietà si misura in
modo molto immediato anche con le sofferenze e fatiche di “casa nostra”. Sono
molte le situazioni che ci chiamano a “portare
i pesi le une delle altre” sia singolarmente che come gruppi CM, anche mettendo
in atto una generosità creativa e generosa.
Le varie partenze – presenze di
questi mesi: Edvige in Mozambico con i giovani volontari, Santina e Anna Maria
in Indonesia, Serafina in Mozambico, Elvira in Guinea Bissau ci sollecitano ad
una preghiera più intensa e ad una offerta che accompagni ognuna con la nostra
sollecitudine spirituale.
Sappiamo che Samila (una giovane di
Brugherio) ha vissuto positivamente la sua presenza in Argentina e che Marlene
(di Occhiobello) partirà il 13 settembre per un anno di servizio in Guinea
Bissau. Vivono anche loro la missionarietà accompagnate dalla nostra simpatia.
Anche le missionarie di Monguelfo,
coadiuvate da alcune di noi, hanno vissuto e vivono la loro missionarietà
assieme a volontarie/i tutti/e molto impegnate/i perché possiamo sostenere le nostre presenze
“ad gentes”.
Ognuna nel suo luogo di vita porta avanti questo valore della
missionarietà nelle parrocchie o nel suo ambiente di vita, sia con la parola
che con la testimonianza. Ed in particolare pensiamo a tante situazioni di
malattia e sofferenza che molte missionarie o le loro famiglie stanno vivendo.
Un’occasione importante per aiutarci
a realizzare insieme questa “missionarietà” con scelte mirate e concrete sono
anche le Assemblee annuali (dei coordinamenti nazionali) locali. L’Assemblea italiana,
che si terrà dal 31 ottobre al 2 novembre, potrà senz’altro portare una ventata
d’aria nuova se sapremo ascoltarci con cuore aperto e fiducioso le une le
altre.
Invitiamo a leggere integralmente il
messaggio del Papa ed a rinverdire davvero il “primo amore”, per coltivare quella gioia che scaturisce da “gesti comprensivi e affettuosi” che
lasciano da parte pessimismi e ricordi negativi per ricominciare sempre
relazioni nuove anche tra di noi.
Il nostro statuto e Rdv al n. 11 ci
ricordano che: “Qualificano la nostra
missione: la comunione, l’oblazione, la semplicità, la
solidarietà-condivisione, la missionarietà”. Ce lo ricordiamo a vicenda
perché possiamo concretizzare nelle nostre scelte di ogni giorno quanto ci
chiedono i nostri documenti.
La preghiera, l’incontro intimo con
il Signore è il fondamento di tutto questo. “Guardate a Lui e sarete raggianti, i vostri volti non dovranno
arrossire. Questo povero grida e il Signore lo ascolta, lo salva da tutte le
sue angosce” . (Salmo 34 (33) 6,7)
In comunione.
Martina
“Francesco (Saverio) non fu mai un
missionario in attesa di raggiungere la sua postazione. Se, ad esempio, dovevarestare in nave per un anno, quell'anno e quella nave e quei compagni di
viaggio (anche se si trattava di marinai ubriaconi, pervertiti e bestemmiatori)
erano la sua missione, notte e giorno. Tutti coloro che lo attorniavano erano o
i suoi fedeli o i suoi pagani, di cui si sentiva responsabile davanti a Dio. Si
curava della catechesi, del rinnovamento morale, della preghiera; preparava
malati e morenti all'incontro con Dio, anche se doveva farlo quand'era lui
stesso febbricitante o in pericolo di vita. Lo stesso avveniva durante i lunghi
viaggi per terra, nei villaggi dove sostava, con i viandanti che incontrava.
Francesco non era mai in viaggio verso la sua missione: era sempre in
missione”. (Schegge)

la piccola preghiera di offerta
“Mio Dio, io ti offro questa azione… in
unione a Gesù , per mezzo di Maria, in spirito di amore e per l’avvento del tuo
regno nel mondo”.
Questa piccola
preghiera, tenuta molto in considerazione fin da primi tempi della Compagnia
Missionaria, recitata all’inizio della giornata e ripetuta spesso, costituisce
un mezzo semplice ma efficace per situare la propria vita nella semplicità
dell’amore.
Le parole, “per
mezzo di Maria” mettono in evidenza la sua funzione di mediatrice, per mezzo di
Maria tutto può diventare più puro e più accetto a Dio.
Questa piccola
preghiera è:
la chiave
d’oro che apre la porta di ogni circostanza, anche la più ordinaria, al
nostro carisma, perché tutto sia fatto nell’amore e con amore;
la fiamma
di fuoco che ci unisce a Dio come “due
pezzi di cera che si fondono in uno solo e nessuno può separare”;
il mezzo
provvidenziale con il quale possiamo dare a ogni azione,
anche le più ordinarie, un significato ampio di offerta e di salvezza.
Sì, è la
nostra piccola “preghiera di
offerta”:
Ø Che ci immerge
nella “comunione” con il Cuore di Gesù
Ø In tutti i momenti che vogliamo
Ø In tutte le
circostanze in cui possiamo trovarci
Ø Che diventa quasi la mano che conduce a
comportarci, in ogni momento e in ogni circostanza, non secondo il nostro
“sentire” o la nostra “improvvisazione” umana, ma secondo il sentire, secondo
la grazia del Cuore di Gesù.
Forse non abbiamo sufficientemente approfondito il valore potente di questo
semplice, quasi volgare mezzo, di poter “rendere a Dio ciò che è di Dio”: cioè i
singoli momenti, le singole espressioni della nostra giornata, dono del suo
amore provvidente che noi gli restituiamo colmi della santità stessa del suo
Figlio.
Noi con la nostra piccola preghiera di offerta seminiamo sul nostro cammino
il “profumo di Cristo “(Cor. 2, 15). Questo mi pare sia tutto per la missione a
cui siamo stati chiamati.
Questa è la
luce che noi siamo chiamati a porre sul candelabro della nostra quotidianità
per essere veri figli dell’Altissimo (cfr:Lc.6,35) e perché i nostri fratelli
si sentano irresistibilmente attirati dal fascino del nostro esempio, verso la
bontà e la salvezza di Dio (cf. Mt.5,16 ).
Supplico Maria
che ci mantenga su questa completa disponibilità all’amore. E questo
vorrei che fosse il significato che voi pure date alla invocazione che tanto
spesso le rivolgiamo:” Maria, madre,
guida e custode della Compagnia Missionaria, prega per noi”.
(Riflessioni tolte dagli scritti di p. Albino in
occasione della celebrazione del 30° anniversario della Compagnia Missionaria -1987-
e nel Corso di formazione permanente 1990)

festa dell'eccomi
Il sì di Maria ha fatto in modo che l’Incarnazione avvenisse per il bene della Chiesa
“ECCO
LA SERVA DEL SIGNORE: avvenga per me secondo la tua parola”. Questa è stata la
risposta di Maria, la ragazza di Nazaret. Questa parola ha fatto sì che la
Parola si facesse carne, visto che esisteva prima della creazione del mondo.
Gesù è venuto ad abitare in mezzo a noi, in ciascuno di noi, nella Compagnia
Missionaria.
Come sempre questa festa è molto importante per noi
perché, per il sì di Maria al progetto del Padre anche tutta la Compagnia
Missionaria è un sì alla volontà del Padre. Un tale tesoro non possiamo tenerlo
solo per noi. L’abbiamo perché venga donato. Un dono che cerchiamo di
condividere e diffondere.
I
tesori vanno condivisi
Noi abbiamo condiviso questo bellissimo tesoro il 23
marzo 2014, la domenica precedente all’Annunciazione del Signore. Ci siamo
riuniti: amici e familiares intorno ad un tavolo, sotto lo stesso tetto. In
famiglia non può certo essere diverso. E insieme abbiamo riflettuto sul valore
di questa festa per la Chiesa e per tutta la Compagnia Missionaria. In
particolare abbiamo sottolineato il “peso” di grazia che consiste nell’avere
Maria come GUIDA della Compagnia
Missionaria. E quello che rappresenta.
Come
disse Gesù: “Non di solo pane vive
l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”(Mt 4,4), ci siamo
poi disposti intorno all’altare, per saziarci del pane della Parola e del pane
dell’Eucaristia. Momento alto di festa. La sfida ci ha spinto poi a bere
l’acqua della vita che è Gesù, offerta anzitutto alla Samaritana.
Il Signore vuole che i fratelli vivano in armonia. E
così abbiamo gustato insieme una buona merenda, arricchita da un’armoniosa
conversazione. Ciascuno ha comunicato quanto aveva nel cuore. La gioia di un
incontro come questo così tanto atteso. Lo stare insieme sulla “cima del monte”
ha segnato il nostro pomeriggio tanto che sembrava non terminasse mai.
A
volte pensiamo che tutto è finito e invece è l’inizio di tutto. Siamo ritornati
alle nostre case, alle nostre famiglie, dai nostri vicini, alle nostre
professioni che sono luoghi teologici che Dio ci ha donato. Così, con
semplicità di cuore ci siamo lasciati con il desiderio di incontrarci ancora.
In comunione
Gloria
Neto

festa dell'eccomi
Nella
gioia del Vangelo
Il 30 marzo scorso per
tutta la Compagnia Missionaria del sud
si è svolto, come da programma, l’incontro di comunione. È un incontro che per tre volte all’anno vede
uniti tutti i membri della CM, missionarie e familiares. In questa occasione
abbiamo celebrato la Festa dell’Eccomi sul tema: “ECCOMI” PER UN RINNOVATO
IMPEGNO MISSIONARIO NELLO SPIRITO DELL’EVANGELII GAUDIUM.
L’incontro
ha avuto un colore e un sapore inusuale
rispetto a quelli svolti in precedenza: è stato presieduto dal nostro caro
arcivescovo don Franco Alfano. Abbiamo avuto la gioia di avere tra noi anche la
presidente dalla CM Martina Cecini e alcune consigliere. La loro presenza è stata molto importante e
ha dato un imput forte per la crescita di ciascuno sul senso di appartenenza facendoci sentire un solo corpo. A questo
appuntamento hanno preso parte non solo gli appartenenti all’Istituto,
missionarie e familiares, ma anche tanti amici.
Ci siamo ritrovati al mattino verso le 9,00 a Betania, sede della
Compagnia Missionaria e con grande gioia abbiamo accolto il nostro Arcivescovo.
La sua riflessione ha posto all’attenzione di ciascuno il primo capitolo
dell’esortazione apostolica “Evangelii gaudium” di Papa Francesco. Don Franco ci ha accompagnato nella
preghiera del mattino con il suo spirito di pastore, suscitando in noi il
ricordo consapevole che il Signore ci guiderà sempre.
Dalla condivisione è emerso il desiderio di prendere l’iniziativa,
di sporcarsi le mani, di attivarsi per cercare un linguaggio nuovo per essere
ovunque segno di testimonianza autentica. L’auspicio è che questo linguaggio
non sia solo un fiume di parole ma sia sempre accompagnato da gesti
concreti, gesti di carità evangelica.
Il discorso del nostro amato Pastore, nella lettura e commento
dell’”Evangelii gaudium” è stato fortemente esortativo e stimolante e ci ha
fatto prendere ulteriormente consapevolezza del nostro battesimo e di come
siamo chiamati a camminare nella santità prendendo sempre più coscienza e
rispettando i doveri assunti, per noi, dai genitori.
Tutto questo ha senso se tutto si concretizza in una vita di
comunione, accoglienza, condivisione, responsabilità, sincerità, nell’umiltà e
nella libertà interiore. Tutto ciò richiede una seria formazione che non va fatta
in modo privatistico o meglio individualistico bensì come comunità, a partire
da ogni persona (corpo e spirito), nucleo familiare, comunità di famiglie e
così via. È stato un incontro edificante svolto nella chiarezza e nella
semplicità. Le parole del nostro Pastore hanno toccato nella profondità
ciascuno di noi.
Come siamo soliti dalle nostre parti, abbiamo poi dato vita, in modo concreto, alla “comunione” e
alla “condivisione” con il pranzo a
sacco consumato insieme al nostro Pastore e alla Presidente
della CM.
Rosa De Conte,familiaris di S. Antonio Abate
Presenti
per simpatia
E’
per un sentire comune – appunto per una simpatia -, che da alcuni anni ci presentiamo a questi
incontri a Bologna, ospiti interessati ai temi e ai progetti della Compagnia
Missionaria; e ogni volta ne usciamo
contenti di esserci stati, sia per il clima che vi respiriamo di cordialità e
di serenità, tale da farci dimenticare
che appunto, siamo semplici spettatori
incuriositi, venuti per prendere qualche strumento di riflessione che ci aiuti nel nostro cammino di coppia e
di fedeli, sia per la qualità degli interventi sempre puntuali e illuminanti.
Più
volte siamo stati affascinati dai relatori scelti e dalla loro esposizione,
così come dai temi proposti, incentivi per tutti e non solo per gli “addetti ai
lavori”.
Quest’anno
la sapiente e competente guida di Padre
Mauro Pizzighini ci ha permesso di approfondire il messaggio contenuto nella “Evangeli Gaudium”, grazie al
modo semplice ed efficace di tradurre pensieri e parole di Papa Francesco,
riguardo al senso della “missione” ma anche di leggere le analogie tra questo
richiamo e la prospettiva deoniana dettata dal suo fondatore padre Dehon.
E
allora l’ECCOMI ha assunto un significato comprensibile che ci ha avvicinato
ancora di più alle nostre amiche della Compagnia Missionaria e siamo usciti
dall’incontro con la sensazione di aver colto una bella e valida occasione da
rielaborare nella nostra famiglia.
Grazie
a tutte per questa occasione e alla prossima.
Oscar e Loredana
Aria
di famiglia
Sono Giusy e mi relaziono con la
Compagnia Missionaria ormai da vari decenni. Anche quest’anno, il 22 marzo, ho
accolto l’invitato all’incontro che annualmente si celebra a Bologna e che viene esteso anche agli amici laici della Compagnia Missionaria. Io mi reputo
tra questi. Nel recente passato mi è stato difficile esserci, ma quest’anno,
credo proprio per volontà del Signore , nonostante gli impegni inderogabili che
avevo, si sono create le condizioni favorevoli alla mia presenza.
E’ stata per me una giornata
particolarmente piacevole anche per il
fatto che conoscevo parecchie delle missionarie, frequentando l’istituto da
vari anni. L’incontro con persone già
conosciute mi ha portato un’ immensa gioia; il mio cuore era contento,
spensierato ( non sono una che sa dimostrare i sentimenti, sono avara tengo
tutto dentro di me). Ho però avuto modo di arricchirmi, facendo nuove
conoscenze sia di missionarie, che di laici. La cosa che colpisce sempre e
comunque, frequentando la Compagnia missionaria, è il respirare sempre aria di famiglia. Ti senti
sempre in famiglia, credo che questa
sensazione non l’ho solo io, ma sia condivisa con gli altri laici che la
frequentano. A mio giudizio, questa è una delle cose che la contraddistingue,
ossia la semplicità, il mettere a proprio agio, il sapersi relazionare con l’altro chiunque esso sia senza
distinzione alcuna. Certo stiamo vivendo
un epoca particolarmente difficile noi Cristiani e per di più cattolici, è un
epoca non semplice per evangelizzare.
Credo che questo si
percepisca adesso, ma proviene da un
lungo periodo, in cui il cristiano ha fatto fatica ad essere “lievito”, non sempre si è saputo passare all’altro un
messaggio evangelico convinto ed ora siamo a corto di giovani forze.
Fare incontri cosi, a mio
giudizio, sono molto, ma molto utili, aiutano a riflettere e non poco, Dicono
che la gente non si impegna ma aiutiamoli a riflettere sul perché dell’essere cristiani, dell’essere discepoli
del Signore. La gente ha sete di verità ed in particolare in questo periodo
dove si è creata una grande confusione. Credo che se tutti riuscissimo a
procedere verso il Centro, cioè verso Cristo, di sicuro saremo sempre più
vicini fra di noi, e le difficoltà nelle varie forme di convivenza sarebbero
affievolite. Noi esseri umani dovremmo avere il coraggio di mettere da parte
l’orgoglio, non vergognarsi di essere servi ossia a servizio “servi per amore”.
Dovremmo avere il coraggio di testimoniare con le opere, sono quelle che
rimangono impresse, anche se a volte non sempre capite, ma purtroppo la nostra
realtà umana, mette in secondo piano quella divina (spirituale), ma il nostro
Dio conosce benissimo i nostri limiti.

nuova sede
Cari
amici, carissime Ludovica, Antonia, Susi e Mudji, Santina: saluti nell’amore in
Cristo. Prima di tutto lasciatemi dire
buongiorno, buon pomeriggio, buona sera e saluti fraterni.
Lunedi,
31 marzo 2014, finalmente ho cominciato ad abitare la nuova sede, nella casa di
fraternità della CM che abbiamo
affittato a Palembang in Mayor Ruslan, Abbiamo iniziato insieme con una Messa di ringraziamento, con questi
motivi:
1. Gratitudine
al Signore per la possibilità di una nuova casa , per poter fare fraternità tra
noi.
2. In ringraziamento, ricordando la prima
approvazione dello Statuto CM e la festa
dell’Eccomi” che si celebra ogni 25 marzo.
Ha
celebrato l'Eucaristia Padre Madya
provinciale SCJ. Erano presenti anche una decina di persone nostre amiche e
conoscenti che ciascuna di noi aveva invitato. Una comunità in piccole dimensione,
ma molto significativa per noi. Alcuni rappresentavano la parrocchia invitate
da Antonia, altre amiche di Ludo …mancavano alcuni amici invitati da Lucy i
quali non avevano potuto partecipare
perché all’ultimo momento erano sorti altri impegni. C’era anche p. Astono SCJ.
Nell'omelia
Padre Madya SCJ ha spiegato un po’ la
storia della Compagnia Missionaria: i suoi inizi, la sua vita, la sua
espansione…ricordando ai presenti la differenza che esiste tra gli Istituti
secolari e gli Istituti religiosi, usando parole ed esempi molto chiari e
concreti. Ha messo in risalto anche il significato e la fortuna di avere una
sede come luogo per pregare, riflettere insieme, vivere momenti di gioia, di
condivisione …
Prima
della conclusione dell’eucaristia Ludovica,
come responsabile del nostro gruppo CM,
ha espresso il suo ringraziamento a tutti i presenti ed ha invitato a
condividere il pranzo insieme. P. Astono ci ha preparate a questo momento con
una preghiera di lode. Ricordando che
eravamo ancora nel periodo della
Quaresima abbiamo preparato un cibo molto semplice e sobrio: pesce, riso e
verdure ma cucinato con tanto amore da
noi stesse. E’ stato bello perché ci siamo date tutte da fare…coordinate da
Lucy . Hanno collaborato anche Bene, sorella di Antonia e sua nipote Elfris
,Beatrik e altri amici. Il risultato è stato ottimo , gustoso, al punto da
farci pensare: perché non formiamo un’equipe e apriamo un ristorante
nostro???Potrebbe essere una maniera per raccogliere fondi per il nostro
futuro!!! Hehehe… Poi, come è nostra abitudine quando si fa una festa, siamo
passate dai vicini di casa , bussando di porta in porta per offrire un po’ del
nostro riso e chiedendo la benedizione sul nostro cammino. Adesso faremo in
modo che anche la nostra vita diventi una benedizione per il nostro prossimo,
ovunque siamo!
Finita
la giornata abbiamo deciso di fermarci tutte a dormine nella sede e con noi è
rimasta anche la nostra amica Erma che ci sostiene e ci accompagna in questo
cammino. Il giorno dopo ciascuna ha ripreso il suo ritmo e la sua attività. La
benedizione di Dio sia su tutte noi. Fraterni saluti nell'amore di Dio.
Lucy
Ekawati

prima consacrazione
TU
NON ABBANDONI L’OPERA DELLE TUE MANI
Abbiamo
vissuto con grande gioia la prima emissione dei voti di Andrea e Silvia. Al
termine di un anno in cui non sono mancate le prove, ci siamo rallegrate nel
Signore perché ha riversato abbondantemente la sua grazia su di noi. Al termine
del ritiro annuale dove abbiamo partecipato missionarie, familiares e amici della CM del gruppo
dell’Argentina e del Cile, c’è stata l’Eucaristia, presieduta da p. Guillermo
Exner scj e dal p. Roberto Silva, un amico CM. Durante l’Eucaristia, Andrea e
Silvia hanno detto il loro sì alla chiamata che il Signore ha loro rivolto e
pensato da tutta l’eternità.
Grazie
a tutte e a tutti per le vostre preghiere. Abbiamo sentito la vicinanza di
ciascuno e abbiamo lodato Dio per tutta questa famiglia CM che, con umiltà e
amore, cerca di rispondere alla volontà del Padre.
Nei
giorni successivi abbiamo vissuto l’Assemblea, organizzata dai gruppi del Cile
e Argentina, dove abbiamo programmato l’anno 2014. Come CM dell’America Latina
abbiamo condiviso i punti più significativi della Lettera Programmatica. Poi il
gruppo dell’Argentina ha fatto la revisione della vita di gruppo.
Abbiamo
iniziato un anno pieno di speranza e di gioia, con l’impegno di comunicare, nel
quotidiano, tutta la ricchezza che abbiamo ricevuto in questi giorni passati
insieme.
In
comunione con tutti.
Graciela Magaldi
GRATITUDINE E GIOIA
Carissime Missionarie, pace e bene nel Signore, datore
di ogni bene! Ringrazio anzitutto il Padre della misericordia che ci ha
chiamato, ciascuna di voi per aver risposto e per averci accompagnate in questo
cammino. In modo particolare voglio ringraziarvi perché, nella mia malattia, mi
sono sentita vicina a ciascuna ed ho sperimentato “l’essere sostenuta con
l’amore e la preghiera dei miei fratelli”. Con
profonda gioia il 23 febbraio scorso, Silvia ed io, abbiamo fatto la nostra
prima emissione dei voti, al termine del ritiro annuale della CM in Cile e
Argentina. La celebrazione fu presieduta da p. Guillermo Exner scj e con la
partecipazione di p. Roberto Silvia (pro vicario della nostra arcidiocesi). La cerimonia è stata molto intensa e seguita
dal pranzo e canti, quale espressione di comunione e di fraternità. E’ stato
per noi un grande regalo il poter condividere la nostra gioia della
consacrazione via skype con Martina
e Serafina e, attraverso di loro, abbiamo sentito la comunione con tutte le
nostre sorelle missionarie. Continuiamo a vivere in comunione e ritroviamoci
insieme in ogni eucaristia.
Andrea Ramirez
