Compagnia Missionaria del Sacro Cuore
La COMPAGNIA MISSIONARIA DEL SACRO CUORE è un istituto secolare, che ha la sede centrale a Bologna, ma è diffusa in varie regioni d'Italia, in Portogallo, in Mozambico, in Guinea Bissau, in Cile, in Argentina, in Indonesia.
All'istituto appartengono missionarie e familiares
Le
missionarie sono donne consacrate mediante i voti di povertà castità, obbedienza, ma loro abbandonate la loro condizione di membri la povertà di Dio. Vivono in gruppi di vita fraterna o nella famiglia di origine o da sole.
News
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14 / 05 / 2021
SOLENNITA\' DEL SACRO CUORE DI GESU\'
Venerdì 11 giugno 2021...

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14 / 05 / 2021
SOLENIDADE DO SAGRADO CORAÇÃO DE JESUS
Sexta-feira 11 de junho de 2021...

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14 / 05 / 2021
SOLEMNIDAD DEL SAGRADO CORAZÓN DE JESÚS
Viernes 11 de junio de 2021...

la divina misericordia
Quest’anno mi pare di
essere cresciuta abbastanza a livello umano e spirituale, grazie soprattutto
alla lettura attenta della Parola di Dio e all’impegno per approfondirla nella
mia vita.
Il
ritiro mensile del nostro gruppo e i temi trattati nella formazione con
Antonieta mi hanno aiutato a crescere nel mio cammino. Nel ritiro annuale,
realizzato in casa nostra, abbiamo fatto una profonda riflessione sulla
misericordia di Dio nel Nuovo e nell’Antico Testamento. Il Salmo 136 mi ha
toccato particolarmente, perché cantare la misericordia di Dio è sempre
meraviglioso. L’amore di Dio è eterno! La storia della salvezza scaturisce
dall’amore di Dio. La misericordia di Dio supera la giustizia degli umani.
Nell’ultimo
giorno di ritiro ho rinnovato i voti. Sono contenta perché mi sento aperta
all’amore di Dio. Con queste parole, desidero esprimere la mia gioia per
l’incontro con il Signore, ringraziarlo per tutto quello che ha fatto nella mia
vita, compreso il mio servizio alla CM.
A
tutte le missionarie sia del mio gruppo della Guinea Bissao che degli altri
gruppi va il mio grazie per le preghiere. Il nostro Statuto ci mostra che Maria
è per noi modello, lei che ha realizzato la sua missione nel silenzio di
Nazaret. Spero che sia così la mia vita: abbandonarmi alla provvidenza divina,
con una donazione di me stessa per la crescita della fede dei miei fratelli.
Nhamo
Francisco Abna

messaggio della presidente
per il 50° anniversario delle missioni popolari
Grazie a tutti e tutte per la
vostra presenza che ci rallegra e ci stimola a camminare insieme lavorando per
il Regno di Dio.
In questi cinquant’anni abbiamo
ascoltato e riconosciuto la presenza del Signore e soprattutto abbiamo accolto
l’eredità di P. Albino Elegante che ci voleva davvero missionarie nella
vivacità della donazione.
La nostra missionarietà si
esprime in vari modi, per molte di noi in modo nascosto vivendo la nostra vita
come molte persone semplici, in mezzo alle contraddizioni ed alla bellezza di
questo tempo, attraverso una professione in famiglia o da sole.
P. Albino ha voluto anche
un’espressione di missionarietà con la presenza cristiana nel tempo libero ed è
per questo che abbiamo avuto una agenzia di viaggi e attualmente gestiamo una
casa per ferie con questo scopo.
Un aspetto importante vissuto
da vari membri CM è anche la missionarietà ad gentes ed è per questo che siamo
presenti in Mozambico, Guinea Bissau, Argentina, Cile ed Indonesia. Si realizza
concretamente attraverso l’impegno
educativo e la solidarietà con le persone nel bisogno. In tempi più recenti è
stata fondata la Onlus Guardare Lontano che appoggia i progetti educativi in
particolare in Africa ed in Italia.
Si esprime inoltre nell’impegno
dell’annuncio e soprattutto nel sentirci laiche tra laici che crescono nella
consapevolezza della responsabilità di collaborare alla vita della chiesa e ad
una cittadinanza attiva.
Le missioni popolari sono state
importanti per molte di noi che vi hanno
partecipato fin dalla loro adesione iniziale alla CM. P. Albino ci voleva donne preparate e
competenti anche per la predicazione e ci chiedeva di essere lampada sopra il
moggio – come dice il Vangelo. Siamo grate a Dio che ci dona la gioia di
celebrare questi 50 anni di impegno nella evangelizzazione itinerante e che ci
stimola a cercare cammini nuovi ascoltando ciò che lo Spirito ci suggerisce
attraverso le nuove sfide della storia. Vogliamo cogliere da questo momento
celebrativo e dalla riflessione che ne scaturirà possibili espressioni più
capaci di entrare nella vita della gente di oggi e di coglierne il desiderio di
bene e di autenticità per un incontro davvero gioioso con Gesù nostro maestro e
guida.
Che lo Spirito sostenga i
nostri propositi e ci doni nuove energie per realizzare quanto papa Francesco
ci chiede attraverso l’Evangeli Gaudium che dobbiamo fare nostra e rendere
realtà viva anche per noi.
E che la gioia del Vangelo sia
presente in noi e nei nostri volti è questo l’augurio che faccio alla piccola
equipe di missionarie e familiares che con vari collaboratori porta avanti
questa attività CM.
Il Cuore di Cristo ci doni un
cuore materno e sensibile e Maria, stella dell’evangelizzazione ci sostenga
quale madre e guida della nostra famiglia.
In
comunione.
La presidente
Martina Cecini

luogo di origine, culla di affetti
Il 19 novembre 2016 sono
partita per Funchal (Madeira). Avevo con me solo l’indispensabile: un bagaglio
a mano e la gioia per l’opportunità di trascorrere alcuni giorni con il gruppo
della Compagnia Missionaria di questa città. Andavo spoglia e disponibile ad
accogliere, ascoltare, stare con, contemplare… La bellezza di questa perla
dell’oceano Atlantico, la semplicità e la gioia delle persone mi hanno aiutata
a vivere in un costante atteggiamento di lode al Creatore.
Avevo
preparato alcuni sussidi formativi e soprattutto portavo in me la
determinazione di guardare negli occhi, di ascoltare e di lasciarmi orientare
dallo Spirito perché fosse Lui a condurre i nostri lavori.
Ho
trascorso alcuni giorni nella sede della CM di Funchal, un’autentica Betania,
dove tutti si sentono bene, in casa. La presenza discreta, attenta, disponibile
e accogliente di Teresa Freitas, in questo luogo della CM è stata molto
positiva per me. Negli incontri personali e di gruppo ho trovato molta
disponibilità, apertura, ricettività, senso di appartenenza e partecipazione.
Sono rimasta contenta di aver conosciuto Teresa Ornelas, aspirante nel periodo
di Orientamento e per gli incontri che ho avuto con lei.
Ho
partecipato ad un incontro con i familiares e sono rimasta stupita per il loro
dinamismo e impegno a livello CM, ecclesiale, sociale, professionale e
familiare. Ho privilegiato la visita alle famiglie delle missionarie, sempre in
compagnia di Teresa Freitas.
Abbiamo
iniziato il nostro itinerario con la visita ad Ana Castro. Sua sorella, Teresa
Castro, dopo un lungo periodo a Funchal, stava per rientrare a Porto
(Portogallo). Ana mi ha chiesto di ringraziare il Consiglio Centrale e il
gruppo di Porto per aver avuto la possibilità di beneficiare della preziosa
presenza di sua sorella Teresa, che l’ha aiutata molto durante la sua malattia.
Il nostro incontro con queste due sorelle e la nipote Barbara è stato molto
vitalizzante. Una condivisione semplice, aperta e serena, un dialogo
esistenziale. La vita può essere una canzone, un poema, un salmo di lode, una brezza soave…ma è
necessario uscire, stare, parlare e ascoltare, essere, dare il tempo, l’affetto
e credere che ”ciò che è bello non è in vendita”.
Abbiamo incontrato Alexandra e Leonel (sorella e
cognato di Teresa Carvalho) nella loro casa, ultima dimora di Teresa Carvalho
(missionaria). Mi è piaciuto molto questo incontro perché mi ha fatto sentire
che la famiglia delle nostre missionarie è anche la nostra famiglia.
Successivamente
siamo andate a S. Vicente a casa di Paixão. Abbiamo pranzato insieme con le sue sorelle Ismalia e
Virginia. Nel pomeriggio ho offerto alcune nozioni di informatica a Paixăo. E’
stata una giornata indimenticabile! Ho compreso meglio quanto la purezza
dell’aria, che si respira in cima ad una montagna da dove si vedono altre
montagne e il mare, imprime nelle persone una grande semplicità e le unisce in
un’armonia cosmica.
Dopo l’ultimo
incontro con il gruppo, abbiamo accompagnato a casa Conceição per conoscere le
sue sorelle: Maria da Luz e Maria de Lurdes. Da questo luogo si ha la
sensazione di toccare il cielo con le mani e bagnare i piedi nell’acqua del
mare. Che bello! Bella anche la veste battesimale che è servita per le tre
sorelle e che la custodiscono come una reliquia preziosa. Sono trascorsi più di
80 anni, ma la veste sembra ancora nuova ed è un simbolo che evoca la fede
trasmessa e accolta mediante l’azione dello Spirito Santo e con l’adesione personale
di queste tre sorelle.
Celestina e
venuta a prendermi due volte per trascorrere una giornata con lei. La prima
volta abbiamo pranzato insieme nella sua casa e poi siamo andate al Curral das
Freiras, un piccolo villaggio di Câmara de Lobos, circondata da enormi
montagne. Era con noi anche Iveta, sua collaboratrice domestica, dal sorriso
più splendente del sole. Abbiamo visitato la chiesa parrocchiale e la casa dei
genitori di Celestina, ora ristrutturata. L’itinerario è molto bello: montagne,
castagneti, ciliegi…La sosta nello spiazzo do Serrado ci ha dato la possibilità
di riposare un poco e di assaporare il liquore di ginja e il pane di castagne.
La seconda volta abbiamo partecipato all’Eucaristia domenicale nella chiesa di
S. Martinho. Celestina mi ha presentato p. Marcos e dopo aver pranzato al
ristorante, siamo andate al cimitero e abbiamo avuto anche un spazio di
condivisione.
Sono stata poi
con Teresa Freitas a Caniçal: a Santana,
città famosa per le tradizionali case triangolari e alla sua casa situata a
Porto da Cruz, frazione del comune di Machico. La condivisione di ricordi,
emozioni e preghiere per sua sorella Isabel (scomparsa da un anno e mezzo e mai
ritrovata) sono stati momenti forti di comunione, fraternità e partecipazione.
L’ultima visita è
stata a casa di Madalena. Sono rimasta contenta per aver conosciuto i suoi
fratelli: il canonico Francisco Xavier e Maria Helena, ambedue ammalati. Ho
avuto la sensazione di entrare in un santuario, di toccare il sacro, l’altare
dell’offerta della vita tessuta con fili di dolore e di amore. Mi hanno parlato
della fede dei genitori, della loro infanzia e della vocazione. Mi hanno
mostrato album di foto e tante altre cose che fanno parte della storia di
questa famiglia. Provati dalla sofferenza, ma sostenuti dall’Eucaristia, la
Liturgia delle ore, il rosario e dalla dedizione e amore che li unisce. Sono
sereni e manifestano una tenerezza che riscalda l’anima.
Altro unico
momento è stata la visita al cimitero. Siamo andate alle tombe dei familiari di
Madalena (nonni e sorella, Maria Graça), di Assunção (familiari e sorella di
Celestina) e di Teresa Carvalho. Abbiamo pregato per tutti e, in silenzio, ho
manifestato lamia gratitudine a Teresa Carvalho, chiedendole che interceda per
noi presso Dio e perché ci conceda nuove vocazioni.
Abbiamo visitato
il Collegio Missionario dei Padri Dehoniani. Ci hanno accolto p. Alcindo e il
superiore della comunità, p. Roberto che ci ha fatto vedere il Collegio. Mi ha
dato gioia lo spirito di famiglia che ha manifestato. Abbiamo avuto anche
l’opportunità di salutare p. Fernando Ribeiro e il fratello José Luis.
Il 2 dicembre
2016 sono rientrata in Portogallo. Ho lasciato a Madeira un paio di scarpe che,
nonostante fossero nuove, le ho consumate interamente, ma ho portato con me i
bellissimi arcobaleni, le navi e le case illuminate, i giardini della Piazza
del popolo, le colline e le montagne, le rive…e l’affetto di tutti coloro che
condividono con me la fede, la vita ed hanno intrecciato con me lacci di
comunione e di amicizia durante questi giorni.
Ringrazio per
l’accoglienza, la fiducia, l’affetto, la compagnia e la possibilità di visitare
il luogo d’origine, culla di affetti di ogni missionaria.

un seme che vuole crescere
Carissime missionarie sparse nei quattro angoli
del mondo, in questo breve scritto cerco di presentarmi a tutte voi come un
seme che vuole crescere e dare frutti nel Cuore di Gesù e con la benedizione di
Maria. Desidero anche condividere con voi alcuni momenti importanti della mia
preparazione all’ingresso nella CM e le prime impressioni dell’avvenimento in
se stesso.
Onestamente
devo dire che speravo che questa ammissione avvenisse molto prima perché avevo
detto il mio sì al Signore già da tempo, ma Dio sa bene quello che fa! Ho
riflettuto molto sulla mia decisione, ho avuto paura della “solitudine” che
implica la vita consacrata ed ho temuto di non essere accettata dal gruppo
delle missionarie di Funchal, come pure da parte della mia famiglia, ma ho
deciso di consegnare la documentazione inziale e poi vedere quali risultati
avrei ottenuto.
Trascorso un po’ di tempo, senza sperare né forzare
niente, ho ricevuto la notizia della mia ammissione. Un pomeriggio, dopo una
settimana di lavoro, ero rimasta nella sede della CM di Funchal per partecipare
ad un ritiro e, all’improvviso, Teresa Freitas (missionaria di cui ringrazio
l’appoggio e la comprensione nel mio cammino di discernimento) mi comunicò che
il gruppo aveva già dialogato riguardo alla mia richiesta e anche con Serafina.
Ma io ero talmente stanca per il lavoro in quel momento che mi aspettavo che mi
invitassero ad andare a casa perché, forse, non era quello il mio posto. La
conversazione proseguì e lei mi disse:” Abbiamo già parlato in gruppo e con
Serafina, vice-presidente CM e la risposta alla tua richiesta è positiva.
Quindi, dammi un abbraccio e sii “benvenuta!” Mio Dio! Sono rimasta senza
parole, non riuscivo a crederci… Quella notizia mi sembrava un sogno!
Il
5 novembre 2016 ho fatto il mio ingresso ufficiale nella CM di Funchal. E’
stato un giorno pieno di sorprese e con qualche nervosismo da parte mia, ma
tutto è stato molto bello: dalla riflessione offertaci da p. Roberto Viana che
mi ha fatto ricordare i primi “tocchi di Dio nella mia vita” alla meditazione
personale e all’emozione che ho provato vedendo che quel Dio che da sempre mi
aveva accompagnato ora mi guidava fino al suo Cuore. Infine, nell’atto della
mia ammissione, ascoltando le parole della responsabile, Maria da Paixão Andrade…ricordo che ha detto: “Il Cuore di Gesù
ti accolga e ti custodisca sempre…”. Durante il pranzo ho ricevuto telefonate
di tante missionarie per darmi il benvenuto. In quel momento il gruppo di
Funchal , che mi sembrava tanto piccolo, si era moltiplicato e sono rimasta con
la sensazione che questa nuova Famiglia fosse molto più grande di quanto
pensassi, perché non c’è solo Madeira ma il mondo intero! E, come se non
bastasse, ho ricevuto un messaggio anche dal Consiglio Centrale CM. E’ stato
davvero un giorno indimenticabile e molto emozionante!
Ringrazio
sinceramente per l’affetto che mi hanno dimostrato e mi auguro che tutte le
nostre aspirazioni di portare l’Amore di Gesù al mondo intero continuino a
manifestarsi nelle nostre famiglie, nel nostro lavoro, con i nostri amici e con
tutti coloro che incontriamo sul nostro cammino. Grazie per l’accoglienza. Ora
è il momento di porre mano alla massa, lavorare e lasciarsi plasmare dal
Signore.
Un forte abbraccio.

testimonianze
Creatività e cammino di crescita
Gabriela, missionaria, vive a
Nampula fin dal 2004. Dopo un periodo di conoscenza della realtà di questa
città del Nord del Mozambico (lei è nata a Maputo, estremo sud del Paese a 2000
km di distanza), con una cultura ben diversa, si è inserita attivamente e ci
racconta che cosa ha realizzato in questi anni. Questo articolo è frutto di
un’intervista di Martina a Gabriela.
Come è iniziata l’attività del
gruppo di insegnati cattolici della parrocchia di Napipine
Negli anni
2008-2009 è iniziata una collaborazione tra un professore di nome Fortunato (ex
seminarista dehoniano) e Gabriela, con l’obiettivo di organizzare incontri tra
insegnanti della parrocchia di Napipine con temi specifici. Questa attività è
stata accolta positivamente dal parroco p. Augusto scj, che ha sostenuto il
programma formativo presentato ed ha collaborato fin dall’inizio. Non è stato
facile trovare persone che potessero presentare i temi. Col passare del tempo
hanno aderito più insegnanti che aiutavano nei vari compiti proposti da questo
gruppo.
Nel 2011
hanno organizzato un’escursione di due giorni a Nauela e a Milevane, sempre con
l’appoggio di p. Augusto e a partire da quel momento il gruppo è cresciuto
ancora di più. Gabriela ha pensato che era bene che gli insegnanti conoscessero
le missioni e le attività missionarie nell’interno del Mozambico. Così si sono
aperti nuovi orizzonti e il gruppo è aumentato con la presenza di p. Aderito
scj che ha orientato i temi di riflessione. Anche altri professori si sono
impegnati a presentare i temi formativi. Gli incontri erano mensili. Questi
alcuni temi: profilo dell’insegnante; etica professionale e altri…
Si sono
avvicinate altre parrocchie e si è pensato di creare un’associazione a livello
dell’archidiocesi di Nampula. Questo è avvenuto in questi ultimi anni: 2014
-2016. Ora è diventata un’organizzazione ufficiale. Nel primo periodo Gabriela
è stata scelta come assistente spirituale ed ora è stata incaricata una suora
diocesana di Nampula – suor Lidia.
Nella prima assemblea, nel 2015, hanno partecipato 500
insegnanti. Il 10 dicembre 2016 si è realizzata la seconda assemblea degli
associati. In questa assemblea hanno partecipato alcuni docenti che fanno parte
degli Amici CM: Mucopa, Eufrasia, Imaculada…e con loro Pascoal Muibo, che ci
conosce da molto tempo ed è interessato ad aderire al cammino di formazione dei
Familiares.
Nella
parrocchia di San Pietro – Napipine continuano a riunirsi con l’aiuto di p.
Aderito scj e di altri nuovi insegnanti che aderiscono a questa
iniziativa. E’ un gruppo che porta
avanti alcune attività come visite agli ammalati in ospedale e al carcere
femminile, distribuendo cibo, sapone… Un’altra attività è stata quella della
ristrutturazione di ambienti della parrocchia, come pure la collaborazione per
la costruzione di nuovi bagni. Gli incontri e le attività sono frequentati da
circa cinquanta insegnanti.
Attività nella comunità di S.
Paolo
Nel 2009 p. Augusto scj invitò le comunità di vita
consacrata (sono 5) della parrocchia a diventare missionarie, assumendo
l’accompagnamento delle comunità cristiane situate nei dintorni e affidò alla
Compagnia Missionaria la comunità di S. Paolo. Una comunità, questa, situata un po’ fuori dalla città, circa 5 km dalla
nostra casa di Nampula. Abbiamo iniziato con l’animazione liturgica nella
celebrazione eucaristica dominicale.
Gabriela ha
ricevuto da una Cooperazione svizzera una borsa di studio per frequentare,
insieme con altri, il corso magistrale all’Università Cattolica. Questa
organizzazione, sollecitata dalla CM, ha contribuito al rifornimento di sacchi
di cemento per la costruzione della cappella di S. Paolo e per la copertura
della stessa. Ora mancano solo le finestre e le porte. Anche Anna Maria ha
ricevuto la visita di una coppia di amici che ha contribuito con un’offerta per
comprare il Crocifisso di ebano e la statua della Madonna. Anche la comunità
cristiana cerca di contribuire, nel limite delle possibilità, ma il nostro aiuto
rafforza e dà coraggio per alimentare entusiasmo e zelo.
In questi
giorni, nella comunità S. Paolo c’è stata anche la chiusura delle attività
dell’Infanzia Missionaria a cui partecipano le nostre giovani che, insieme a
Gabriela, s’impegnano ad assicurare la loro presenza in questa comunità.
Quando
abbiamo iniziato questo cammino di partecipazione, di iniziative e di crescita,
pensavamo che si trattasse di poca cosa. Col tempo abbiamo capito che il
Signore ci ha ispirato e accompagnato con la sua Grazia operando con noi
meraviglie.
(Liberamente elaborato da
Martina Cecini)
È bello camminare con Gesù
Desidero condividere con voi
due tappe molto importanti del mio cammino nella CM: l’ammissione nel periodo dell’Orientamento e
il passaggio al Biennio di Formazione.
Nel giorno
in cui sono entrata in Orientamento, ho avvertito che il Signore mi indicava
senza sosta la sua Via. É stato un giorno di gioia grande: ho ricevuto la
Parola di Dio, che è lampada per i miei passi e luce per il mio
cammino, e un libro di preghiere, che ogni giorno mi aiutano a unire la mia
vita all’oblazione perfetta di Cristo.
Sono stati due anni di
formazione, … e ho percepito che Gesù è con me, giorno dopo giorno, per
continuare il mio cammino nella Compagnia Missionaria. Così ho presentato la mia domanda alla
Presidente e al suo Consiglio per essere ammessa al Biennio di Formazione. Ho provato grande gioia quando la mia
formatrice mi ha comunicato che la mia domanda era stata accettata.
Il giorno della mia entrata nel Biennio di Formazione è
stato un giorno meraviglioso: ho ricevuto alla presenza della Presidente lo
Statuto della CM e il Regolamento di Vita, che mi serviranno come guida al mio
cammino quotidiano. La celebrazione eucaristica, presieduta da Padre Sandro
Capoferri scj, che ha guidato il nostro corso di Esercizi
Spirituali, i canti preparati dalle compagne di Nampula, Invinha e Maputo, il
clima di festa e di gioia hanno reso indimenticabile questo momento.
Verso la
fine della giornata, quando mi sono ritirata nella mia stanza ed ho cominciato
a pensare a tutto quanto era avvenuto, sono giunta alla conclusione che Dio mi
conduce, in ogni ora, in ogni momento, in ogni frazione di secondo. É Lui il
mio pastore, niente mi può mancare, Lui mi ama sempre!
Sono
riconoscente al Signore che ha fatto meraviglie. Sono riconoscente anche a tutte le missionarie che hanno accolto la
mia domanda, che mi hanno accolta nella formazione, che hanno preparato la
festa e l’hanno condivisa con me. Grazie per tutto quanto avete fatto.
La venuta
in Mozambico di Martina, Presidente della CM, è stata per noi un grande dono
del Signore. Dal 12 dicembre 2016 al 4 gennaio scorso abbiamo avuto la fortuna
di averla con noi nella casa di Invinha. Con quanta gioia abbiamo vissuto la
sua presenza e la sua disponibilità…
Ringrazio tutta la CM per aver
pregato per noi.
Joana Evaristo
Esperienza nella biblioteca di Napipine
Argentina
ha risposto all’invito di Martina di farci conoscere la sua esperienza di
collaborazione durante il 2016 nella biblioteca CM di Napipine. Da 8 anni
questa biblioteca è a disposizione degli studenti della scuola secondaria e
delle università presenti nel Bairro Napipine di Nampula.
La
mia esperienza nella biblioteca, nell’anno 2016, è stata positiva. Ho
conosciuto molte persone e molti studenti collaboratori. Mentre stavo in
biblioteca, ho tentato di studiare psicologia e filosofia. Erano molti gli
studenti che, frequentando anch’essi il corso di filosofia all’università
pedagogica, che mi hanno spiegato quanto non mi era chiaro; questo mi ha
aiutato ad apprezzare di più la lettura e quindi anche la biblioteca.
Negli ultimi mesi di
scuola la presenza degli studenti che ci aiutavano nei servizi di biblioteca è
diminuita e in quel periodo ho avvertito una certa stanchezza a completare
l’anno. Anche i collaboratori si sono mantenuti fedeli al loro impegno fino alla
fine corso. Ringrazio tutti per la apprezzabile collaborazione. Voglio dire
grazie anche a quelli che mi hanno sostenuto nel mio studio e ad imparare un
po’ meglio a lavorare sul computer. Anche questo è stato una cosa positiva. Sento di dover fare un appello a tutti, che ci impegniamo ad apprezzare
i nuovi saperi.
In comunione.
Argentina Fernando Saraua
La gioia di essere chiamata da Dio
Angelina,
una giovane di 24 anni ha iniziato l’orientamento in gennaio 2016. Ci racconta
qual è stato il suo cammino iniziale di discernimento per entrare nella
CM. Dobbiamo ricordare che Padre
Francisco Matias (diocesano), che l’ha aiutata a conoscerci, aveva frequentato
il seminario teologico di Maputo, dove aveva conosciuto la nostra missionaria
Irene Ratti che in quegli anni dava lezioni di italiano ai seminaristi.
Sono
felicissima di rivolgermi a voi tutte, care “sorelle” della Compagnia
Missionaria del Cuore di Gesù.
Nella CM
Nel 2012
stavo a Namarroi e vivevo nella Casa dello studente, dove sono entrata a far
parte del gruppo vocazionale degli accoliti. Si partecipava abitualmente alle
attività della parrocchia, agli incontri vocazionali animati dalle suore, dalle
diverse congregazioni e dal parroco. Lui organizzava questi incontri e ci dava
il materiale informativo sugli istituti perché, se avessimo voluto, avremmo
potuto scegliere o la congregazione o l’istituto secolare che volevamo
conoscere. Dopo aver letto tutti i depliant a disposizione, scelsi quello della
CM.
Il 16
agosto dello stesso anno arriva nella casa parrocchiale di Namarroi la
missionaria Mariolina. Subito padre Francisco Matias manda un giovane a
chiamare tutti gli ospiti della Casa dello studente che facevano parte del
gruppo vocazionale della parrocchia. Quando arrivai là fui la prima persona con cui Mariolina parlò. Mi fece molte domande ma, trattandosi della
chiamata di Dio, non ebbi difficoltà a rispondere a tutto. Giorni dopo ho
incontrato i miei genitori, ho parlato loro ed essi hanno accolto la mia
scelta. Parlammo anche di alcuni documenti che Mariolina mi richiedeva e che al
momento non erano disponibili.
L’11 gennaio 2013 ho lasciato la casa dei miei a Molumbo
(Zambézia), per andare a Invinha - Gurue a vivere con le missionarie.
Padre Matias ha continuato ad occuparsi dei miei documenti
che ancora mancavano. Al mio arrivo, mi chiesero i documenti, ma io non li avevo
ancora a disposizione e per questa ragione quasi quasi venivo rimandata a
casa. Stavo proprio male. Intanto
chiamarono al cellulare padre Matias che risolvette tutto. Io ho pensato che si
era trattato di una tentazione e mi sono venute in mente le parole di Gesù: “Se
uno vuole seguirmi rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua”. E così è stato.
Oggi tutto mi sembra facile ma,
in realtà, è stato molto difficile.
Due giorni dopo, il 13 gennaio
2013, ho fatto il mio ingresso nella casa di Invinha. I lavori di costruzione
non erano ancora terminati e, in quel periodo dormivamo nel Bairro Moneia,
vicino alla casa del vescovo, nella
città di Gurué. Tutte le mattine alle 6 andavamo a scuola a Invinha. Nel mese di
marzo durante i lavori, abbiamo dormito in 11 nella stessa stanza. Alle
finestre mettevamo teli di plastica per difenderci dalla luce ma non bastavano
a difenderci dal freddo della notte. A pranzo si mangiava sotto l’albero,
cinque di noi in un piatto grande e le altre sei in un altro. Abbiamo anche affrontato difficoltà nello
studio per mancanza di tempo.
Sono molto
riconoscente al Signore per quanto ha fatto per me e Lo ringrazio anche perché
non smette di parlare al mio cuore e di stare con me in ogni momento della mia
vita.
La mia esperienza nella IAM
(Infanzia e Adolescenza Missionaria)
E’
di quest’anno il mio coinvolgimento come assessore dei bambini. Noi siamo
sempre le amiche “cuore a cuore” verso tutti i bambini del mondo. É il nostro
modo di salutare i bambini o gli adolescenti che incontriamo.
La nostra
missione è di insegnare ai bambini a evangelizzare gli altri bambini di tutto
il mondo.
Mi è
piaciuto molto tutto quanto ho imparato sull’infanzia e l’adolescenza
missionaria. Amo molto l’infanzia
missionaria e mi piace molto insegnare ai fanciulli parlando loro della IAM
perché essi sono capaci di capire prima ancora di parlare. Nel 2014 mi hanno
eletta responsabile a livello parrocchiale. Non è stato cosa semplice, per cui
ho chiesto di essere vice responsabile, e mi sono sentita più a mio agio.
Per me far
parte della IAM e della CM ha qualcosa in comune. Per essere assessore nella
IAM e far parte della CM, è necessario ricevere la chiamata del Signore. Io amo la IAM e la CM. Nella IAM mi piace
molto giocare, cantare con i piccoli, raccontare storielle, barzellette,
storie, insegnare le preghiere e comunicare energia al gruppo. Mi piace molto
il teatro..
Rendo
grazie al Signore e saluto tutti e tutte con molta gioia.
Angelina Alberto Mutipo
La mia piccola storia in CM fino ad oggi
Ilda vive a Nampula, sta facendo
l’orientamento nella C.M con altre giovani, ha 24 anni ed è originaria di Alto Molocué – Mutala. Bene ha accolto il mio invito a parlarci di sé.
Sono entrata in CM il 14
gennaio 2013 ad Invinha, Gurué. Eravamo 10 ragazze e vivevamo con Mariolina.
Qualche tempo dopo si è aggiunta un’altra giovane. In quel periodo la casa di
Invinha era ancora in costruzione e noi siamo state ospitate in una casa della
diocesi.
Mi
ricordo moto bene che ci svegliavamo alle 4 del mattino per far colazione e per
l’igiene personale. Alle 5 ci riunivamo per la preghiera e alle 6 eravamo già
in macchina, pronte per andare a scuola in paese. Alle 7, puntuali, eravamo in classe.
Al termine della mattinata di scuola, andavamo nella
nostra futura abitazione ancora in costruzione, facevamo pranzo sotto l’albero
di imbila e continuavamo le nostre attività. Si tornava in città per l’ora della messa. Siamo andate
avanti così per due mesi. Quando ci siamo trasferite a vivere nella casa di
Invinha, i lavori ancora non erano finiti. Le finestre erano chiuse con fogli
di plastica e la gente ci prendeva in giro dicendo: guarda lì, stanno come in
un pollaio. Ma a noi non interessava proprio niente. Nemmeno l’acqua avevamo! Mi ricordo che, a
causa dei lavori in corso, abbiamo dovuto spostarci tutte dalle stanze che
occupavamo e ci siamo trovate a dormire in una stanza in 11, mentre la nostra Mariolina
dormiva nella “torre”, una stanzetta che oggi funge da magazzino. Tutto ciò fu
nel 2013. Nel 2014 sono passata a vivere
nella sede di Nampula con altre ragazze.
Il 2016 è stato il mio
primo anno di formazione nella C.M. Mi è molto piaciuto e l’ho
vissuto con gioia. Oggi più di prima so che nella preghiera io posso conoscere
la volontà di Dio, scoprire la via dell’amore e il dono della vita. Avverto il bisogno di dialogare con Dio, soprattutto
ascoltare ciò che Lui mi vuole dire.
Sono grata al Signore per avermi dato il dono della vita
e di avermi concesso la grazia di vivere un anno di servizio nella segreteria parrocchiale. E’stato molto
importante per me. Ringrazio anche le missionarie che mi hanno “accompagnato”
in questo percorso spirituale,
principalmente Anna Maria, la mia formatrice, che tanto si spende per ciascuna
di noi.
Ilda Manuel António
Il dono della consolazione
Mi presento: sono Melita
Victor Alves, ho 29 anni, sono nativa del Gurué e lavoro come insegnante nella
scuola di base (primo ciclo) del Distretto di Ile. Desidero innanzitutto
ringraziare il Signore per il dono della vita, che mi ha concesso giorno dopo
giorno. Sono riconoscente anche al gruppo di Invinha, in particolare a
Mariolina, Lisetta e Dalaina, per la loro accoglienza, per la semplicità e per
la condivisione della vita.
Ho conosciuto l’Istituto Secolare Compagnia Missionaria
del Cuore di Gesù, domenica 19 luglio 2015. In precedenza avevo fatto un
cammino di discernimento presso le Suore del Sacro Cuore di Maria. Poi, cinque
anni prima di conoscere la CM., ho completato la mia formazione come insegnante
ed ho lavorato, andando a vivere nella mia famiglia di origine. E’ stato un
periodo di alti e bassi per la mia famiglia, tempi di gioia e tempi di dolore.
Nel giro di 3 anni mi sono venuti a mancare 3 fratelli e non è stato semplice
affrontare la realtà. Ogni volta che li ricordavo mi scendevano le lacrime, per tutte le volte che avevamo
condiviso momenti di gioia, di amore, di affetto, tristezze e difficoltà della
vita di studenti e molti altri ricordi.
Tutto ciò mi lasciava sommersa nei pensieri davanti alla scomparsa fisica di
tutti loro.
Ad oggi la mia famiglia
vive in Gurue; ne fanno parte due fratelli sposati e con figli, ed una
sorella che ha concluso la 12° classe e
cerca lavoro.
Nostro
Signore mi ha sempre dato modo di incontrare nuove persone che mi hanno portato
consolazione. Questo ha aumentato la mia fede in Lui e spero che mai mi lascerà
sola. Chiedo sempre al Signore che mi
insegni a consegnare la mia via solo a Lui, perchè io possa affrontare con
coraggio e pazienza le sfide che incontrerò nella vita.
Ho
provato una grande gioia quando ho conosciuto questo istituto secolare, la
Compagnia Missionaria. Ho ricominciato a vivere felice! Ho sentito la necessità di riprendermi in
mano e di ricominciare più da vicino la sequela di Gesù. Dopo aver vissuto una bella esperienza ed
aver sperimentato l’accompagnamento vocazionale
nel gruppo di Invinha, mi sento chiamata a continuare a seguire questo cammino
di conoscenza di Cristo. Avere
incontrato la CM è stata per me una
grazia, che mi consente di manifestare
quanto ho vissuto e ricevuto dai miei amici, familiari e conoscenti. Pertanto
con molta umiltà e con piena libertà ho presentato la mia richiesta di essere
ammessa all’orientamento, prima tappa formativa nella CM.
Ringrazio
il Signore per avermi dato la volontà di continuare a seguire questa vita di ricerca della conoscenza di Cristo Gesù e
Gli chiedo di illuminare sempre i miei passi perchè le mie orme non si
perdano.
Melita Victor Alves
Passo dopo passo fino all’orientamento
Olá! Eccomi a voi: sono Torica
Constantino. Sono nata il 6 febbraio
1997, sono originaria del Gurue, provincia della Zambezia. I miei genitori, Costantino e Celestina,
appartengono alla Chiesa Unione
Battista, ma io ho chiesto di essere battezzata nella Chiesa cattolica nel
2014. Ho quattro fratelli e due
sorelle. Il mio fratello maggiore ha continuato la professione paterna, e, come
nostro padre, lavora il ferro. Gli altri
vanno ancora a scuola, eccetto l’ultima sorella che ha due anni. La mia
famiglia è contenta della mia scelta di entrare nella CM.
Ho cominciato a vivere ad Invinha
nel 2015. Sono stata conquistata dallo stile di vivere insieme, in famiglia,
con semplicità in un ambiente felice e allegro dove si imparano molte cose: si
prega, si fa da mangiare… Intanto ho concluso la 12° classe nel 2016.
Il passaggio dall’accompagnamento
iniziale al periodo di orientamento è molto importante e significativo per me,
perchè mi sento chiamata da Dio e preparata a fare questo primo passo nella
formazione della CM. Sarà un’esperienza che mi aiuterà durante questo “viaggio”
importante. Lodo il Signore che sempre mi mostra ciò che è gradevole ai suoi occhi
e mi fa sentire la sua chiamata, al di là delle difficoltà.
Nell’intimo del mio cuore mi sento
libera, gioiosa e molto felice di rispondere “sì” al Signore e di accogliere l’invito di Gesù di essere
“sale e “fermento” nel cuore del mondo.
Ringrazio
innanzitutto il Signore per il dono della vita e dell’amore di Dio Padre. Il
mio grazie va pure alle missionarie: Lisetta, per la sua accoglienza e per la
sua semplicità;a Mariolina che mi ha accolto e si è impegnata nella mia
formazione; Dalaina e a todas as outras. Ringrazio anche Martina per il
servizio che sta realizzando nella CM. Prego la Vergine Maria, Nostra Signora, che continui a guidarmi.
Grazie, Signore, per il tuo infinito
amore che sempre mi chiama.
Torica
Constantino

un giorno speciale
Il 5 novembre 2016 nel Collegio Missionario del S.
Cuore a Funchal, si è tenuto un ritiro della CM per missionarie e familiares.
Era un giorno molto atteso per l’ammissione
di Teresa de Ornelas Correia come aspirante nel periodo di orientamento. La
gioia è stata di tutti. Lei stessa aveva evidenziato la sua gioia per il fatto
di essere accolta al fine di arrivare a far parte del nostro Istituto. Tutto il
gruppo era altrettanto felice per il dono dello Spirito Santo che ha fatto
sorgere questa nuova vocazione in un gruppo i cui membri sono già in età
avanzata.
Teresa
spera che “il suo sogno di consacrarsi
al Signore sia la concretizzazione del sogno di Dio, perché solo facendo la sua
volontà saremo veramente felici”. Anche i familiares hanno scelto questo giorno
per la rinnovazione della loro promessa. L’animatore del ritiro è stato p.
Roberto Viana, dehoniano, che continuerà ad animare anche i prossimi ritiri
lungo quest’anno. Nella mattinata ci ha offerto una meditazione sul tema: “Dio
ci chiama personalmente a seguire Cristo
da vicino”. E’ il Signore che prende l’iniziativa di chiamare. Dio ci
accoglie e ci ama come figli nel Figlio. “Noi missionarie, scelte da Dio, vogliamo
scegliere Dio come pienezza delle aspirazioni della nostra vita (Statuto
n.2). I familiares sono coloro che, accogliendo l’invito di Dio, danno alla
propria vita lo stile di pensiero e di azione della Compagnia Missionaria del
S. Cuore” (Statuto n.7). In seguito abbiamo avuto un momento di
riflessione personale sulla nostra chiamata e il proprio cammino nella CM.
I lavori della mattinata sono culminati in
un momento davvero speciale – l’Eucaristia. Durante la celebrazione, Teresa
Ornelas è stata accolta nella CM ed ha ricevuto alcuni simboli. I familiares
hanno rinnovato la loro promessa. “Ricordiamo che dobbiamo essere sale e
luce del mondo; che la nostra “forza” è nella contemplazione del Cuore trafitto
di Cristo, nell’ascolto della Parola di Dio, orientati da Maria, guida e
custode della CM”, ci ha detto Ana, responsabile dei familiares. Il pranzo è
stato un momento di gioia e di condivisione.
Il Consiglio Centrale della CM ci ha
inviato un messaggio per l’accoglienza di Teresa Ornelas, che è stato
proiettato dopo pranzo. Ci siamo sentiti in comunione con tutta la CM. Abbiamo
terminato il tutto con l’adorazione eucaristica. Siamo rientrati a casa pieni
di giubilo, perché è stata una festa di famiglia, vissuta con semplicità e
affetto.
