Compagnia Missionaria del Sacro Cuore
La COMPAGNIA MISSIONARIA DEL SACRO CUORE è un istituto secolare, che ha la sede centrale a Bologna, ma è diffusa in varie regioni d'Italia, in Portogallo, in Mozambico, in Guinea Bissau, in Cile, in Argentina, in Indonesia.
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19 ottobre 2024
Assemblea italiana, in presenza, a Bologna, e in collegamento online...
una persona di benedizione
Domenica 7
luglio, a Funchal (Madeira) – Portogallo, ha concluso il suo cammino terreno la
missionaria Maria Madalena Ribeiro, di 86 anni. Aveva consacrato la vita a Dio
nella Compagnia Missionaria il 22 agosto 1987.
Saluto della
Presidente nella celebrazione funebre
Oggi
ci congediamo dalla nostra cara
Maddalena.
La sua testimonianza di vita, lascia nel cuore di
ciascuno/a di noi un profondo sentimento di gratitudine. Possiamo dire che come
Gesù è passata da questa vita facendo del bene. La sua dedicazione alla
famiglia, assistendo il fratello e le sorelle è stata di un amore
incondizionato. Nella Compagnia Missionaria, ha sempre manifestato un senso di
appartenenza e di partecipazione. Ha svolto il compito di Responsabile di
formazione con competenza e amore ed è stata anche membro del Consiglio
Centrale.
Con la sua serenità, semplicità, delicatezza, umiltà...ha
tessuto relazioni interpersonali armoniose e fraterne. Una persona di
benedizione, che trasmetteva questo benedire Dio e i fratelli. Com’era
gradevole e dolce la sua presenza! Vicino a lei ci si sentiva sempre bene. Ha
sempre abbracciato con amore la croce della vita: pregava e offriva. Sapeva
contemplare il “Cuore trafitto di Gesù”, sapeva accogliere e condividere la
bontà, la misericordia e la che tenerezza che scaturiscono dal Cuore di Gesù.
Quanto bene avrà seminato e donato questa carissima sorella nel cuore dei suoi
alunni! La sua missione di amore e servizio era presente in tutti i settori
della vita.
Carissima Famiglia di Maddalena, e Compagnia Missionaria
unitevi tra voi con la preghiera, affinchè in questo momento di dolore vi
sentiate confortati e rafforzati a vicenda.
Al Gruppo di
Funchal, che oggi accompagna e saluta con amore questa sorella , vorrei dire di
tenere sempre presente la sua fedeltà e la sua dedicazione fraterna e abbiate
fiducia perchè adesso lei intercede per tutti noi davanti a Dio Padre, unita a
tutti quelli che ci hanno preceduto in cielo.
un seme che vuole crescere
Ciao, lascia che mi
presenti, mi chiamo Eva Tiodor Boru Simangunsong. Attualmente vivo nel
villaggio di Dayun, Siak Pekan Baru, Riau. (Sumatra). Vivo nella zona della
parrocchia di San Giovanni Battista Perawang, più precisamente presso la chiesa
cattolica di Santo Stefano Zamrud. Ho 26 anni. Ho studiato all'Università di Riau e ho conseguito una
laurea in Comunicazioni. Sono la sesta
figlia di 7 fratelli.
Vorrei
raccontarvi un po' della mia esperienza e collaborazione nelle attività del “Grande
Rosario” e del “Ritiro” con i giovani delle scuole superiori svolta nella mia parrocchia
dal 24 al 27 maggio 2024. Inizialmente avevo programmato questa attività solo per
i bambini della mia zona poi abbiamo allargato anche alle altre cappelle e
coinvolto tutto il popolo con il “Grande Rosario”. Ho presentato il programma al mio parroco,
padre Dwi Rahardjo SCJ e a padre Dwi SCJ che mi ha consigliato di consultarmi
con il sacerdote moderatore dei giovani cattolici, vale a dire padre Joko Scj.
Il programma è stato accolto favorevolmente da entrambi i padri. Dopo aver
consultato anche i genitori, abbiamo deciso la data per
svolgere tale attività di ritiro: a metà
luglio. Concretamente poi, per diversi motivi ci sono stati diversi cambiamenti
nei piani della pastorale parrocchiale. All’inizio si pensava di svolgere tale
attività solo nel centro parrocchiale, poi invece si è estesa all’intera
parrocchia.
La notizia di questo
improvviso cambiamento aveva fatto crollare il morale del comitato, soprattutto
perché le attività da organizzare erano molte e il tempo di preparazione risultava
poco. A questo punto ho pensato di ridare energia al comitato e dare alcune
indicazioni che aiutassero a ricostruire il loro senso di ottimismo. Si è
cercato quindi di soddisfare le esigenze nel miglior modo possibile :
collaborare tutti nei preparativi per il Gran Rosario e il Ritiro OMK ( Giovani
cattolici delle medie e scuole superiori). Fino al giorno dell'evento, le
attività si sono svolte molto bene secondo la pianificazione. Per quanto
riguarda la preparazione del materiale
per il ritiro dell'OMK, il parroco ha invitato e dato suggerimenti a Ludovika CM e all'équipe. Il materiale svolto
da Ludovika ha davvero aiutato i partecipanti al ritiro a scoprire l'identità
di ragazzi cattolici. Diverse persone
aspettavano la presenza di una suora e
invece si meravigliavano di vedere Ludovika presente e attiva senza
indossare le consuete vesti monacali. Per me non è stata una sorpresa perché in
precedenza avevo interagito molto anche con suore di varie congregazioni e non
tutte indossavano abiti da suora.
Ma ciò che ha più attirato
la mia attenzione è che questa era la prima volta che le attività dell'OMK
venivano affidate direttamente a una
consacrata e svolte con materiale
specifico per lo sviluppo della loro fede . Di solito, in queste attività con
ragazzi, se diretto da una suora, il materiale non è altro che materiale
speciale solo per vocazioni religiose. La serie di attività è iniziata con il
Rosario con processione della statua della Madonna e una grande partecipazione
del popolo e il ritiro si è svolto in modo sicuro e
fluido. C’è stato solo un piccolo problema con un partecipante, ma quel piccolo
incidente non ha ostacolato lo svolgimento dell’evento…
Tornando a me stessa, fin
da piccola avevo il desiderio di farmi suora ma per diversi motivi non ero
molto interessata ai loro inviti di entrare nelle loro congregazioni. Non so
quale fosse la causa. È solo che il mio desiderio è stato poi soffocato a causa
dei miei impegni. Una volta pensavo di non sposarmi e di rimanere una semplice
laica, collaborare in parrocchia ma senza entrare nella vita religiosa…
Questa esperienza con
Ludovica della CM ha risvegliato di
nuovo in me il desiderio di una riflessione sulla mia vita, sulla chiamata di
Dio…
rendiamo grazie
Nel 10° anniversario della Pasqua di P. Albino
Dio, Padre di Misericordia,
Ti rendiamo grazie perché hai donato
alla Compagnia Missionaria,
di contemplare il Figlio tuo Gesù,
nel mistero del suo Cuore Trafitto,
che per “NOICM” è sorgente
della spiritualità
e da cui nasce e si alimenta
la nostra missione.
O Eterno Padre, quest’anno in cui ricordiamo il
10° anniversario della nascita al cielo di P.
Albino, vogliamo rendere grazie per la sua vita e per il dono che è stato
per noi. E ti chiediamo che continui dal cielo ad aiutarci a ravvivare il dono
che ha posto nei nostri cuori:
Ø per
essere “casa e scuola” di Comunione;
Ø per
vivificare con la forza del Vangelo l’ambiente in cui viviamo;
Ø per
poter ogni giorno scoprire il Tuo Amore che opera nella storia;
Ø per
fare nostre le gioie e le sofferenze
degli uomini e donne
d’oggi, ed essere
per loro segno di
speranza.
Ti rendiamo grazie per il bene operato da P.
Albino e dalle prime missionarie,
per il coraggio e la loro disponibilità e docilità
allo Spirito.
Facciamo memoria riconoscente
a Te Padre di Misericordia
e camminiamo con Maria,
nostra Madre, Guida e Custode. Amen!
parole chiave
Nel 10° anniversario della Pasqua di P. Albino
“Ricordatevi
dei vostri capi, i quali vi hanno annunciato la Parola di Dio; considerando
attentamente l’esito del loro tenore di vita, imitatene la fede. Gesù Cristo è
lo stesso ieri, oggi e sempre!.”( Ebrei 13, 7 - 8 ).
Introduco
la mia riflessione con queste parole della Bibbia perché le sento
particolarmente stimolanti, mi aiutano a tornare alle radici della nostra
storia CM e fare memoria sull’eredità che p. Albino ci ha lasciato.
· Ricordare
p. Albino oggi a distanza di dieci anni dalla sua morte significa per me rivisitare anche la mia vita nella CM,
rispolverare e sviluppare un lungo percorso di collaborazione e comunione tracciato da una scia luminosa di fede.
· E’
questo il tempo per fare una sosta di silenzio cercare un clima e uno sguardo
contemplativo per raccogliere i frutti che stanno nascendo dalla stesse radici.
· E’
riconoscere come la mia vita sia stata
rafforzata, guidata e ringiovanita dalla presenza, dall’esempio di p. Albino,
perfino nell’ultimo tratto della sua vita.
· E’
rispolverare l’impronta dello Spirito che sempre lo avevo animato nella sua
vita : sulle orme dell’abbandono, oblazione, ecce venio – ecce ancilla, umiltà,
fedeltà, comunione ecc. Questo stesso spirito lo ha seminato abbondantemente dentro e fuori la
sua Compagnia Missionaria del Sacro Cuore. P. Albino l’ha veramente amata “dal sorgere del sole al suo tramonto”
e ha lodato il Signore con la sua vita.
· E’
come riaprire lo “scrigno” dove si
conservano le cose più preziose e scoprire che in fondo non si sta parlando di morte, ma di VITA
Di questi ricordi ne valorizzo alcuni che fanno parte di una eredità e di una radice comune CM.
Nella sede
centrale della CM di Bologna in via Guidotti, per chi ha l’occhio attento si
possono incontrare, oltre alle persone che vi abitano o che passano, oggetti,
scritti, luoghi che parlano dell’eredità di p. Albino. La mia attenzione oggi
si ferma nella sala da pranzo, dove troviamo appeso alla parete un quadro molto
significativo che all’interno contiene un telo ricamato a mano da Lúcia Correia.
La sua composizione ha certamente
richiesto un lavoro lento, attento, paziente, precisione e tempo. Le parole
scritte e poi ricamate non sono solamente simboliche, il loro significato per
noi è molto più profondo. “spirito
missionario, solidarietà, semplicità, amore,
oblazione, comunione…”. Parole
sapienti, profetiche, vitali, perché
scolpite non solo sulla tela, ma anche nella concretezza della nostra vita quotidiana.
Parole legate alla radice che
richiamano il carisma CM e la nostra appartenenza. Parole che
scuotono, ci sfidano, ci interpellano.
Leggendole scopriamo che quei
nomi scritti e ricamati in lingue diverse, sono semi di quella radice comune
che ci portiamo dentro, che hanno fatto crescere la nostra vita e il nostro
stile di vita. Fanno parte di un patrimonio
spirituale, un’eredità che continua nel tempo e ci mantiene fedeli al passato, al presente e
al futuro.
Il carisma che abbiamo ricevuto vive in noi ed è la linfa che sostiene il
nostro cammino. Sentiamo
che è una realtà dinamica che manifesta vita, energia audacia e passione,
nonostante i nostri limiti e la nostra incoerenza. Una sfida che abbiamo
accolto e che ci ha permesso di immergerci in profondità nell’esperienza del fondatore. Ci sentiamo chiamate a vivere una disponibilità
permanente, all'ascolto dello Spirito, di tutti coloro che camminano con noi.
Il dono che il Signore ci ha fatto all’inizio sentiamo che va rinnovato ogni
giorno con quella creatività e novità che lo Spirito ci suggerisce.
“Guardare
lontano”…
è stato fin dall’inizio del cammino CM uno slogan, motto, che p. Albino ci ha trasmesso fin dalla formazione
iniziale e che ha fatto vibrare le nostre vite, fino a raggiungere una
progressiva internazionalità.
Nella
realtà CM oggi ritrovo la missionarietà presente nei volti delle persone e nella
vita di ogni gruppo, frutti cresciuti dalla stessa radice. Ogni realtà ha fatto
il suo cammino nella fedeltà e creatività. Mi piace far emergere vicino a ogni
nazione una parola chiave che segna la sua specificità, caratteristica,
con la quale ha sviluppato e fatto
crescere l’eredità.
“La terra ha dato il suo frutto ci benedica
Dio e lo temano tutti i confini della terra…” (salmo 67,7)
Italia: “fondazione: grazia degli inizi” - Portogallo: “freschezza” - Mozambico: “missionarietà”
- Brasile: “audacia” - Cile: “ perseveranza” - Argentina:” comunione”– Guinea Bissau : “semplicità”- Indonesia : “fedeltà” .
La ricorrenza dei
dieci anni dalla morte di p. Albino può diventare un motivo importante per ravvivare il nostro carisma, perché
quel dono che il Signore ci ha fatto
all’inizio va rinnovato ogni giorno, concretizzato.
La
mia riflessione fa emergere solo una
parte di quanto contiene lo “scrigno”
che ho citato all’inizio, cioè l’eredità di p. Albino. Ho cercato di
concretizzarla con alcune parole chiavi
sulle quali ravviviamo la nostra fedeltà. È un camminare insieme verso un
orizzonte comune, per questo dobbiamo
custodirci gli uni gli altri. Una frase preziosa che p. Albino ci ha lasciato: “Perdete tutto piuttosto che perdere la
carità”può esserci di stimolo e di rinnovata fiducia nel credere che in
questo cammino non saremo mai soli.
La mia gratitudine al Signore, a p. Albino. La
esprimo con la stessa frase riportata sull’immaginetta consegnataci dopo la sua
morte: “Ti rendo lode, o Padre,
Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e
ai dotti e le hai rivelate ai piccoli” (Matteo 11,25).
la parola e la carità
Nel 10° anniversario della Pasqua di P. Albino
Ho conosciuto p. Albino quando venne in Sardegna in uno dei
suoi viaggi per incontrare i membri
dell’ Apostolato della Riparazione e presentare l’Istituto della Compagnia
Missionaria da poco iniziata. Io non avevo ancora 20 anni!
Mi ritrovo oggi a scrivere questa testimonianza con 83 anni
compiuti. In quel periodo ero alla
ricerca di un Istituto. Ricordo che non avevo chiaro quale scelta fare anche
perché l Istituto da lui presentato aveva la sede a Bologna ed io non ero mai uscita dall’isola
della Sardegna. Alla fine dopo una fitta corrispondenza, decisi di partire, e
arrivai a Bologna senza conoscere nessun altro che p. Albino.
Una persona molto distinta, intelligente ed elegante (come
era il suo cognome e lo era davvero!).
Nei suoi modi di fare era piuttosto esigente ma anche comprensivo. I suoi insegnamenti avevano lo scopo di aiutare a formare un carattere forte , soprattutto preparato
per affrontare le varie situazioni in cui la vita ci avrebbe posto. Ci seguiva
con interesse e senso materno, dandoci sempre fiducia e coraggio nelle
iniziative. Il suo desiderio era che curassimo la perfezione in tutto quello che facevamo. Un piccolo
ricordo: ero sacrestana, dovevo preparare tutto ciò che riguardava l’altare.
C’erano dei grandi candelieri e grosse candele da sistemare e non sempre era
facile. Lui osservava sempre se le
candele erano al posto giusto e soprattutto se erano diritte!
Dal punto di vista
spirituale insisteva molto sulla conoscenza e familiarità con la Parola di Dio,
sulla piccola preghiera d’offerta rinnovata durante la giornata e sull’impegno
a vivere la carità: “Perdete tutto,
diceva, ma non perdete la carità”.
Altra grande raccomandazione era la fedeltà all’adorazione
quotidiana e agli impegni presi. Non posso dimenticare il suo grande amore alla
Madonna a cui aveva affidato fin dall’inizio la CM, nominandola Direttrice
Generale dell’Istituto e riservandole anche un posto d’onore a tavola…
Sono passati tanti anni…riconosco che p. Albino mi ha sempre accompagnato tramite la
corrispondenza e quando poteva veniva a
visitarci nei vari posti dove anch’io ho lavorato: Mozambico, Portogallo…Ha
sempre avuto la preoccupazione di conoscere la realtà dove eravamo inserite .
Questa è stata la testimonianza e l’eredità che ho avuto da
p. Albino, dalla quale mi sono lasciata orientare durante oltre 60 anni di
appartenenza alla CM.
Ci sarebbero tante altre cose da dire, ma altri
completeranno. Non mi resta che dire:
Grazie p. Albino per la tua testimonianza e per il tuo amore per la Chiesa, per
la CM, per me!
presenza molto forte
Nel 10° anniversario della Pasqua di P. Albino
Dieci anni sono passati da quel
lunedì dopo Pasqua che mi arrivò in Mozambico la notizia che P. Albino aveva
terminato la sua corsa qui sulla terra.
Dieci anni! Mi sono chiesta se
ha senso celebrare questi anniversari…
sì ha senso e questo anniversario mi ha stimolato a fare memoria riconoscente
per ciò che P. Albino ha vissuto e per ciò che posto nelle nostre mani. Molte
missionarie familiares hanno avuto la gioia di averlo come testimone delle
promesse (per i familiares) e della consacrazione (per le missionarie).
Mi sono resa conto che 10 anni
della morte di p. Albino, non sono stati un’assenza ma li ho sentiti una
presenza molto forte non basata su nostalgici ricordi, ma una presenza che ci
sta portando all’essenziale, dove ancora ci parla, ci sostiene e ci stimola a
vivere con autenticità la nostra spiritualità e viverla nella fedeltà. Voglio
ricordare un piccolo episodio che rivela
un aspetto di P. Albino nella capacità di dire “Ecce venio”.
P. Albino si trovava in
ospedale per il cambio del pece meker al cuore (un ricovero di tre
giorni) Io ero accanto a lui mentre aspettavamo che fosse chiamato per
l’intervento. Si parlava del più e del meno, quasi improvvisamente cambia discorso con viso serio e voce pacata e mi
disse: “Nella mia vita io ho girato per tutta Italia per far conoscere e
parlare del Cuore di Cristo, ho visitato i gruppi CM nel mondo. Sappi che ho
fatto la mia offerta, e sono consapevole che ora è tempo di fermarmi e restare
dove il Signore mi vuole. Coraggio andate avanti…”
Appena tornata a casa ho messo
per iscritto questo pensiero perché l’ho sentito come un breve testamento.
Voglio anche ricordare ciò che
ci ha scritto prima dell’VIII Assemblea Generale Ordinaria, Certamente l’ultimo
scritto prima di entrare nel suo stato un pò confusionale e mi piace ricordalo.
“Carissima … ti scrivo anche
per un motivo strettamente personale che riguarda la tua appartenenza alla CM.
Nella prossima estate la Compagnia Missionaria celebrerà l’Assemblea. E’ una
circostanza di un forte impegno per la nostra famiglia. Ci impegneremo a
prepararci spiritualmente con la recita della bella preghiera al “Cuore Trafitto” dove si supplica incessantemente il
Cuore di Gesù per la Compagnia Missionaria. Auguri a te e a tutti. Con affetto
P. Albino (Bologna 7 dicembre 2012).
Sia
questa celebrazione dei 10 anni dalla morte di P. Albino, un momento di
comunione per tutta CM e un sentimento di gratitudine per avercelo donato.
Grazie P. Albino!