L’amore di
Dio si concretizza nello stipulare con gli uomini l’Alleanza con la quale egli
impegna la sua benevolenza, la sua attenzione, la sua onnipotenza … Una Alleanza stipulata nel sangue di Cristo, dove Dio va molto al di là degli orizzonti umani
dell’assistenza, della collaborazione … Stabilisce con l’uomo una relazione
intimissima, sponsale, definitiva, eterna. Una Alleanza che riporta lo spirito
umano nella situazione originaria. Per questo può essere definita atto
“grandioso”, atto “superlativo”, atto tagliato sulla misura delle “capacità infinite” di Dio.
Il profeta
Davide aspirava proprio a questa “ricreazione” quando pregava:”Crea in me, o Dio, un cuore puro; rinnova in me uno
spirito saldo” ( Salmo 51,12).
Questo atto
“ricreativo” avviene mediante la morte di Cristo per amore. E’ talmente
sconvolgente questa rinascita dell’umanità alla grandezza di Dio, che ci vuole
la morte e la risurrezione dello stesso Figlio di Dio per realizzarla.
Un segno
dell’azione onnipotente di Dio, lo possiamo intravedere in due fatti che accompagnano l’episodio storico della morte e
risurrezione di Cristo, fatti che sono più incisivi sulla sensibilità dello spirito umano:
“ Gesù, emesso un alto grido, spirò. Ed ecco il velo del
tempio si squarciò in due da cima a fondo, la terra si scosse, le rocce si
spezzarono, i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi risuscitarono” (Mt:
27,50 – 52).
“Passato il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Magdala e l’altra Maria andarono a visitare il sepolcro. Ed ecco che vi fu un grande terremoto: un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come la folgore e il suo vestito bianco come la neve. Per lo spavento che ebbero di lui, le guardie tremarono tramortite” (Mt. 28, 1 – 4).
Dunque, la Nuova
Alleanza è una nuova creazione,
un nuovo inizio di vita, a partire dalla risurrezione del crocifisso e della
nostra incorporazione nella morte e nella risurrezione di Gesù.
“Quanti siamo stati battezzati in Cristo
Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte. Per mezzo del battesimo siamo
stati sepolti insieme con Lui nella morte, perché come Cristo fu risuscitato
dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare
in una vita nuova. (Rom.
6,3 – 4).
Figura centrale di questa “vita nuova” è il Crocifisso,
espressione plastica:
· Dell’amore
di Dio che si dona sino alla fine e che questo amore-misericordia onnipotente
ricostruisce l’umanità nella sua prima purezza;
· Della
necessità che noi abbiamo a rassomigliarli nella generosità e nel coraggio.
“Pensate attentamente, fratelli, a colui che ha sopportato
contro di sé una così grande ostilità dei peccatori – leggiamo
nella lettera agli Ebrei – perché non vi
stanchiate e perdiate d’animo. Non avete ancora resistito fino al sangue nella
vostra lotta contro il peccato” ( Eb. 12, 3 – 4 ).
Difatti
anche dopo il battesimo noi rimaniamo fragili, pur avendo la possibilità
e la grazia di vivere una vita nuova. Siamo sotto il peso della
fragilità “storica”, sotto il condizionamento della “carne”…
Caratteristica
fondamentale della Nuova Alleanza è che
è Dio stesso a istruire, a muovere, a riscaldare, ad animare, a riempirci di
entusiasmo e di buona volontà.
Nasce in
noi la spontaneità della risposta, spontaneità che non è superficiale, di
occasione, condotta dalla improvvisazione e dalla emotività … Si concretizza,
prevalentemente e con entusiasmo in quelle espressioni di donazione e di
servizio che già costituiscono l’intelaiatura del proprio essere nella Chiesa,
la “strada maestra” del proprio andare verso Dio e i fratelli …
Ø Si tratta di trascinare nel proprio
impegno tutto se stessi: con la propria posizione spirituale, ecclesiale,
sociale, familiare, di lavoro..
Ø Si tratta di accertarsi, volersi bene,
valorizzarsi nell’amore, accettare i propri limiti, i propri difetti, il
proprio temperamento, la propria salute, i propri tempi …
Ø Si tratta di arrivare a modificare le
nostre abitudini nel vedere, nel considerare, nel valutare … le persone e le
realtà che i circondano. Tutto è da Dio. Lo sono anche i miei fratelli e le mie
sorelle. Anche loro sono stati redenti con il sangue di Cristo con la sua morte
e risurrezione. E sono attualmente anche loro amati da Dio.
E Dio come vuole me salvo e santo, vuole salvi e santi pure
loro.
Quanto
diventa bella la mia vita e come si apre alla gioia, quando nella pazienza e
nella speranza cerco di farmi servitore di Cristo morto e risorto!
(dagli
scritti di p. Albino)