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COMPAGNIA MISSIONARIA
DEL SACRO CUORE
una vita nel cuore del mondo al servizio del Regno...
Compagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia Missionaria
Compagnia Missionaria del Sacro Cuore
 La COMPAGNIA MISSIONARIA DEL SACRO CUORE è un istituto secolare, che ha la sede centrale a Bologna, ma è diffusa in varie regioni d'Italia, in Portogallo, in Mozambico, in Guinea Bissau, in Cile, in Argentina, in Indonesia.
News
  • 14 / 05 / 2021
    SOLENNITA\' DEL SACRO CUORE DI GESU\'
    Venerdì 11 giugno 2021... Continua
  • 14 / 05 / 2021
    SOLENIDADE DO SAGRADO CORAÇÃO DE JESUS
    Sexta-feira 11 de junho de 2021... Continua
  • 14 / 05 / 2021
    SOLEMNIDAD DEL SAGRADO CORAZÓN DE JESÚS
    Viernes 11 de junio de 2021... Continua
ricordo di camilla vitali
 
Camminiamo verso il Signore Martina, dal Portogallo, dove si trovava per l’incontro delle Responsabili di Formazione, ha inviato il seguente messaggio. MESSAGGIO PER CAMILLAE per tutte e tutti voi. Carissimi tutti presenti.Carissima Camilla, “Il Signore è il mio pastore, in pascoli erbosi mi fa camminare, ad acque tranquille mi conduce per amore del suo nome” è il salmo che abbiamo cantato domenica scorsa e che mi fa pensare a te ed a noi in questo momento. Nella preghiera e nella fede ci uniamo a te ricordandoci la nostra appartenenza al Dio della Vita Piena. Nel mistero delle nostre vite camminiamo verso il Signore dopo un tempo di purificazione e di comunione nella condivisione silenziosa ed attenta a quanto poteva alleviare la tua sofferenza. Ecco allora che in Lui la nostra vita ha un significato nella profondità del mistero di Dio e nella sua Parola che tu hai abbondantemente annunziato con entusiasmo, zelo, fervore e con grande generosità.Ci uniamo a te per cantare le Sua grande misericordia e la Gloria del Dio vivente. Nella fede in Dio viviamo questo momento in comunione e in rendimento di grazie per la tua vita e per quanto nella sua misericordia il Signore ci ha concesso di vivere insieme per annunciare che il Regno di Dio è vicino, è tra di noi quando ci vogliamo bene, quando lo annunciamo con la nostra vita e con i nostri gesti di cura e di attenzione.Ringrazio con te quanti si sono prodigati per rimanerti vicino e che hanno condiviso con te questi ultimi mesi nei quali hai continuato nella preghiera a cantare insieme le lodi di Dio.A Lui la lode e la gloria nei secoli dei secoli. Amen. Porto, 23 luglio 2018 Martina Il nostro saluto a Camilla che ci vede dal cielo Alla nostra missionaria Luisa Chierici è stato chiesto di fare l’introduzione alla cerimonia funebre svoltasi ad Arro di Salussola, (in provincia di Biella in Piemonte), dove vive la famiglia di Camilla. Benvenuti a tutti a questa mesta e solenne celebrazione che ci ha raccolti in questa chiesa di Arro di Salussola per dare l’ultimo saluto alla nostra cara Camilla e per riconsegnarla in preghiera tra le braccia del Padre ed all’ Amato suo Sposo Gesù Cristo Signore, motivo profondo della sua vita per cui si è donata totalmente in un serio impegno di assidua e prolungata preghiera, spesso davanti al Santissimo in adorazione. Amava sostare a lungo in chiesa per stare con il Signore; esprimeva poi il frutto della sua preghiera in particolare nell’annuncio del Vangelo da lei fortemente sentito, a cui ha dedicato le sue migliori energie umane e spirituali. Ha girato l’Italia in lungo e in largo per “Gridare il Vangelo” ad ogni categoria di persone dai bimbi ai giovani, agli sposi, agli anziani e consacrati/e. Le stava a cuore aiutare le persone ad aprirsi al fascino di Dio nel servizio di carità evangelica per l’avvento del Regno. Camilla aveva il dono della Parola e non si è risparmiata nel donarla fino a consumare tutta se stessa. Camilla Vitali è nata ad Orzinuovi (Brescia) il 26 marzo 1942, battezzata il 28 marzo nella Chiesa parrocchiale. All’età di 3 anni la famiglia si è spostata in Piemonte e lì Camilla ha ricevuto la sua prima formazione umana e cristiana. A 23 anni, il 2 agosto 1965 è entrata nella Compagnia Missionaria del Sacro Cuore a Bologna. 53 anni di vita donati al Signore in risposta alla sua chiamata. Ha emesso i primi voti il 29 settembre 1973. Ha vissuto nella comunità del Centro di Bologna dal 1965 al 1986. Poi nella seconda comunità di Bologna all’Arcoveggio dal 1986 al 1990. Dal 1990 al 1995 ha fatto parte della comunità di Salerno dedicandosi all’evangelizzazione nelle diocesi circostanti e dove ha conseguito la Licenza in Teologia con specializzazione in Pastorale-Profetica nella Facoltà teologica dell’Italia meridionale. Nel 1995 ha approdato a Grottammare (AP), dove è rimasta fino al 6 settembre 2017; è passata poi, al gruppo di S. Antonio Abate (NA) e da qui il 6 dicembre a Monguelfo(BZ) dove, dopo un periodo di malattia e con la vicinanza e le cure delle missionarie e di persone amiche, il 23 luglio 2018, festa di S. Brigida Patrona d’Europa, ha concluso il suo pellegrinaggio terreno accolta dall’amore di Dio Padre. In questa liturgia vogliamo dire il nostro grazie al Signore per avercela donata. Gliela riconsegniamo nell’attesa di riabbracciarla un giorno in Paradiso. Grazie anche alla famiglia di Camilla per avercela donata … Grazie per esserle stati così vicini specie nei giorni più difficili della sua malattia e per essere stati di aiuto anche a noi missionarie nell’accompagnare Camilla con la vostra delicatezza e la vostra discrezione. Vi siamo riconoscenti e vi siamo vicini con affetto e preghiera. Ci fa piacere dirvi che sono giunti messaggi anche commoventi dai vari paesi in cui siamo presenti: Italia – Portogallo - Mozambico - Guinea Bissau - Argentina – Cile – Indonesia Arro,   25 Luglio 2018 Siamo state un bel gruppo resistente Anche tu te ne sei andata … dovevamo festeggiare i nostri 45 anni di consacrazione a settembre: Camilla, Fiora, Edvige, Linda. Siamo state un bel gruppo resistente. Era il 29 settembre 1973, il giorno di S. Michele, io non ti conoscevo, anzi non vi conoscevo. Il giorno della consacrazione siete arrivate tutte e tre accompagnate da tanti sacerdoti e tanti amici; io avevo solo Giuseppina La Mura e Giuseppina Orlando. Poi il nostro cammino ci ha fatto conoscere; cercate, confidate, apprezzate, corrette. Avevi una grande capacità di ascolto, un grande desiderio di fare tante cose per fare la volontà del tuo Sposo. A volte sembravi evasiva nelle risposte; ma era il tuo modo educato per dire: stai zitta. Ti ho conosciuto bene quando sei stata a Salerno nel periodo che eravamo in Via Laspro con Elisabetta e Bianca era il 1990. Hai partecipato a tante Missioni Parrocchiali. Hai dato la Parola con entusiasmo perché tu la Parola la vivevi e quando ne parlavi sorridevi perché credevi a quello che dicevi. Anche al nostro gruppo di S. Giorgio a Cremano tu e Bianca avete dato molto; molti vi ricordano ancora. Oggi siamo qua a ricordarti al Signore. Con te voglio ricordare Elisabetta, Ausilia, Marta: tutte missionarie che hanno dato molto alla crescita della C.M. nel Sud. Non vorrei bestemmiare dicendo che P. Albino (a cui piaceva molto questo Sud Italia) vi aspettava e tu, insieme a tutte, aspettateci perché, come diceva un grande Poeta: “anche noi presto verremo sotto le zolle”. Arrivederci … amica mia … e grazie. Linda D’Antonio   Camilla ciao Ciao anche tu me l’hai ripetuto varie volte negli ultimi giorni della tua sofferenza, quando aprivi gli occhi e mi prendevi la mano. Nella CM ci siamo conosciute. Abbiamo percorso il cammino di formazione insieme e siamo arrivate a quel 29 settembre 1973 con Linda e Fiora, a dire il nostro “si” consacrandoci a Dio nella CM. Un canto di quella celebrazione era: “Esci dalla tua terra e va…” ed ognuna di noi per strade diverse ha seguito quel comando. Tu sei stata la missionaria dell’annuncio, dell’evangelizzazione e di strade ne hai percorse tante per la passione del Regno. La settimana scorsa ti sono stata vicina, ed è stata un esperienza forte come se avessi fatto un ritiro spirituale, in silenzio guardandoti, pensavo: hai parlato tanto nel Suo nome, hai annunciato, hai fatto catechesi, hai pregato tanto anche con la gente, ma sembrava che il Signore ti stava chiedendo di testimoniarlo non più a parole ma con la tua vita. Lì su quel letto, mentre la tua vita terrena si stava spegnendo goccia a goccia, stavi rispondendo “eccomi” questa volta radicale e definitivo. I giorni si sono prolungati, noi pensavamo anche troppo, ma il Signore ha lui i suoi tempi e la risposta ai nostri perché umani rimane nel mistero. Io ho pregato varie volte vicino a te il versetto del salmo “l’angelo del Signore si accampa attorno a quelli che lo temono e li libera” e il giorno che hai finito di soffrire era proprio il salmo della liturgia. Camilla, ora che gusti e vedi come è buono il Signore insieme a padre Albino e a tutta la CM in cielo, continua a ricordarti di noi che siamo ancora in cammino. Edvige Terenghi Ho reso lode al Signore Ciao Martina, abbiamo seguito con stupore l'evento, anche se già si sapeva l'epilogo. Stai portando un peso notevole in queste situazioni di sofferenza, di accompagnamento impegnativo e delicato; grazie per aver dato il tuo apporto nel sorreggere le sorelle per seguire Camilla, nonostante i molti impegni CM. Ieri sera abbiamo avuto - inattesa combinazione- la celebrazione di una intima messa di suffragio. In casa di via Salvador Allende stava solo Padre Robo Josè scj che ha celebrato quasi in punta di piedi, con sommo rispetto e delicatezza, questo momento di comunione e di commiato da Camilla. Ha voluto conoscere qualcosa della vita attiva e impegnata di Camilla, ha colto delle peculiarità che ha proposto di ricordare, come la sua presenza davanti al SS.mo, le adorazioni in cappella, le sue missioni parrocchiali, la vicinanza ai malati terminali della parrocchia di Grottammare, la sua sete dell'Amore di Dio, che chiamava "suo sposo", e quel percorrere gli ultimi anni con un senso di gioia e di attesa per accogliere bene sorella Morte. Ha parlato di condivisione di questo momento in nome dei Padri Dehoniani, della spiritualità che ci unisce; ha affidato a Camilla i nostri progetti CM per  il futuro, e ciascuna di noi e di loro alle sue preghiere, perché gode dell'amore del Padre, accanto al Figlio, in comunione con lo Spirito Santo. Ho reso lode al Signore per aver vissuto questo momento di gioia. La lontananza a volte pesa, ma questa celebrazione mi ha portato nel clima CM, accanto a voi.Ti saluto cordialmente, in comunione, un abbraccio a tutte. Leonia Barbato A Lui, Pastore bello e buono, affido la mia speranza di poterla rivedere in Paradiso Vorrei manifestare il mio personale (e della Comunità parrocchiale di S. Niccolò di Acquaviva Picena) ringraziamento al Signore per la vita e l’apostolato della cara Camilla. Abbiamo ricevuto tanto dal suo cuore umile ed appassionato, innamorato di Gesù, dei sacerdoti, dei vescovi e del Papa. Un vero esempio di fedeltà alla Chiesa, di obbedienza fiduciosa ai suoi pastori. Per me personalmente è stata una vera madre spirituale, dalla quale ho attinto i primi insegnamenti della fede, la dedizione generosa alle famiglie, il segreto della preghiera. La ricordo nel nostro ultimo incontro ad Acquaviva, nell’ambito della settimana della Comunità, al 20 al 23 Marzo 2017, alla quale l’avevo invitata per predicare sulle 4 dimensioni della vita della prima comunità cristiana descritta nel Libro degli Atti. L’ultima sera, conclusasi con la Messa e la seguente cena andò via prima degli altri e del dolce. Diceva che non poteva mangiare dolci e che si sentiva stanca. Il suo volto era affaticato, ma sereno, non lasciando trasparire nulla di quello che stava forse già vivendo. Adesso penso che forse era il segno che ci avrebbe preceduto nella casa del Padre e che la dolcezza che aspettava era ormai solo quella dell’amore eterno che in mezzo a noi, per oltre trent’anni, ha seminato con i gesti e le parole. Dio le conceda quello che il suo cuore ha sempre desiderato. Sento il vuoto della sua presenza, ma anche la gioia di averla conosciuta ed aver vissuto, anche un po’ con lei, questa straordinaria avventura della sequela di Cristo. A Lui, Pastore bello e buono, affido la mia speranza di poterla rivedere in Paradiso. Prego per voi e per le vostre vocazioni. Il Signore vi benedica. don Alfredo Rosati
tempo di incontro
 
Se mi dovessero chiedere come è andato l’incontro delle Responsabili di Formazione 2018, mi viene spontaneamente una risposta molto semplice, che è però molto significativa: tempo di incontro. Si ci siamo incontrate nuovamente tutte insieme ed abbiamo condiviso e sfruttato al meglio il tempo che avevamo a disposizione. Anzi ancora di più, abbiamo lavorato portando nel nostro cuore questa responsabilità dell’incontro, dell’essere “noi”, della comunione nella formazione delle persone nei distinti paesi e continenti. Il nostro essere missione e comunione è stato il terreno del nostro incontro. Così è stato il tema svolto dell’ “Affettività” presentato da padre Joao de Deus Costa Jorge, diocesano e l’attenzione delicata delle suore Dorotee del Collegio Sardão eravamo ospitate. Anche il nostro pellegrinaggio al Santuario di Fatima insieme a una coppia amica e la speciale partecipazione di Teresa Gonçalves ed Elvira che ci hanno raggiunto da Lisbona ... tutto ci ha parlato di incontro. Per ultimo, l’incontro gioioso e la partecipazione alla prima messa di un sacerdote dehoniano p. Pedro Gomes, amico delle missionarie portoghesi. Un vero incontro con Gesù e la comunità, per far crescere in noi la Vita e vita in abbondanza. Bello ed emozionante è stato anche l’arrivo a Porto dove abbiamo potuto conoscere la nuova casa della CM, qui siamo state ospitate sia all’arrivo che alla partenza. Ringrazio in particolare Lucia Correia e Teresa Castro, insieme anche ad Antonietta per la calorosa accoglienza. Casa di incontro, terra di incontro, cuori di incontro... tutto questo per dire che è la manifestazione del dono della comunione nelle piccole e grandi cose e nelle esperienze vissute. Tempo di incontro per “Vivere la comunione e la missione con un cuore accogliente e misericordioso”.
insieme per capire il significato della nostra vita
 
La vita è bella, la vita è semplice, la vita è strana, la vita è difficile, la vita è piena di sfide, la vita non è mai perfetta, la vita è breve, la vita è gratis, la vita è un problema, la vita è forte, la vita è dolce, la vita è una lotta, la vita è vigilanza, la vita è una possibilità, la vita è creativa, la vita è preziosa, la vita è esperienza, la vita è avventura, la vita è un sogno, la vita è un gioco, la vita è una promessa, la vita è speciale, la vita... Incontrarsi insieme con una grande famiglia, la tua famiglia, quando il desiderio si fa realtà come lo è stato per me, diventa quasi impossibile descrivere le emozioni che si vivono. Mi è stata data l’opportunità di poter partecipare nell’incontro internazionale delle responsabili di formazione CM dove ho potuto conoscere meglio le sorelle che lavorano in vari paesi con culture e lingue diverse e vivere insieme una bella esperienza di comunione e formazione. Questo incontro a Porto (Portogallo) ha rinnovato me stessa, la mia vita. Anche se i giorni sono stati pochi per poterci conoscere in maniera più profonda (il problema della lingua non è stato un problema semplice per me!) ci siamo sentite unite, accolte nella fratellanza del mistero del Cuore trafitto di Cristo. La riflessione “Sull’affettività” che ci ha proposto P. João de Deus Costa Jorge, diocesano mi ha stimolato a impegnarmi di più nelle relazioni, mi ha fatto capire l’importanza di costruire relazioni sane e armoniose per poter vivere insieme, per stare bene con me stessa. A volte costruiamo relazioni solo con una certa persona. Relazioni come queste spesso causano conflitti e ferite interiori perché sono relazioni esclusive, che a volte causano divisione nella convivenza, uno si sente escluso, mentre l’altro ha un posto speciale. I nostri gruppi sono formati da una varietà di persone, con caratteri diversi, ma siamo unite nell’amore divino. Ognuna di noi cerca di mettersi davanti all’altra con un sincero atteggiamento di cuore nel condividere la vita, per comprendersi e aiutarsi a vicenda. Ho capito che vivere insieme, se c’è questa apertura all’altro, l’amore si sviluppa in noi stessi, l’amore per Dio, per gli altri. E’ in questo modo che cresce anche una sana condivisione tra noi dei doni che abbiamo ricevuto. Cresce la voglia di comunicare e di condividere: la gioia che sentiamo, il tempo per stare insieme, le nostre esperienze di fede, l’apostolato, i fallimenti e i nostri limiti. Dobbiamo imparare ad accettare e ad amare le differenze come una ricchezza. Imparare le une dalle altre ad essere un mezzo per costruire la forza di unità. Superare le varie fragilità nel vivere insieme; un ideale richiede un atteggiamento illimitato di perdono. Questa espressione di amore incondizionato rende ogni persona un essere amato e prezioso, anche nelle debolezze. Se riusciamo a fare questo la nostra “vita insieme” avrà un significato: diventerà una manifestazione del vero amore di Dio sia tra noi, nei gruppi, sia tra coloro che ci circondano. Prego per questo e ringrazio tutte per avermi dato la possibilità di partecipare. 
dono prezioso
 
Il mio cuore si commuove dentro di me, il mio intimo  freme di compassione …” (Osea 11,8)   Carissimi e carissime, la frase che ho scelto per ricordare la prossima Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù credo sia in sintonia con il desiderio dirimanere nel Signore per vivere i sentimenti del Cuore di Dio. Anche noi ci sentiamo continuamente interpellate e stimolate a vivere secondo il Suo Cuore. Abbiamo da poco iniziato la nostra preparazione alla IX Assemblea Generale Ordinaria che avrà luogo a Bologna in luglio 2019 e che ci coinvolge tutte e tutti per “vivere comunione e missione con cuore accogliente e misericordioso”. Siamo chiamate a vivere e ad essere comunione. Le relazioni nei nostri gruppi CM e non solo sono improntate ad atteggiamenti di accoglienza reciproca e di “benevolenza e misericordia” ma, nello stesso tempo, dalla fatica di trovare e sciogliere il “nodo” che ci paralizza e che non ci lascia la libertà di fare il primo passo; ci fa sentire impotenti nel riconoscere le nostre differenze come un dono ed una ricchezza da stimolare e valorizzare. Siamo chiamate ad aprire le mani per accogliere il dono prezioso della comunione che ci è offerto dall’Alto. Ho lasciato che il mio cuore esprimesse alcuni sentimenti che lo abitano … non sempre sappiamo come affrontare, in modo costruttivo le nostre reciproche libertà e responsabilità. Il Pane e la Parola ci aiutano e sostengono il nostro cammino e nutrono la speranza che, nonostante tutto, possiamo sempre ricominciare fiduciosi a credere nella “benevolenza e misericordia” che viene da Lui e che rende possibile la fantasia dello Spirito in noi. “Tu sei infatti la vera luce dei cuori: tu illumini il cuore dell’uomo nel quale ti proponi di operare, conducendolo alla conoscenza del bene supremo ed eterno … Scendi dunque in me, Spirito Santo, perché colui al quale doni la tua luce non camminerà nella tenebra ma avrà la luce della vita, e per mezzo di essa comprenderà e conoscerà come comportarsi nel suo intimo e nei riguardi degli altri, davanti a Dio …” (La perla evangelica – Anonimo del XVI secolo) Sto leggendo e meditando, durante l’adorazione, l’Esortazione Apostolica “Gaudete et exultate” assieme alle lettere di P. Albino in “Gettare tutto nelle fondamenta”. Fa molto bene riflettere sugli scritti di P. Albino che, fin d’allora insisteva sul tema della santità, della misericordia e della fiducia illimitata in Dio e nel suo amore. Papa Francesco ci dice: “Mi piace vedere la santità nel popolo di Dio paziente … . Pensiamo, come ci suggerisce santa Teresa Benedetta della Croce, che mediante molti di loro si costruisce la vera storia: «Nella notte più oscura sorgono i più grandi profeti e i santi. Tuttavia, la corrente vivificante della vita mistica rimane invisibile. Sicuramente gli avvenimenti decisivi della storia del mondo sono stati essenzialmente influenzati da anime sulle quali nulla viene detto nei libri di storia. E quali siano le anime che dobbiamo ringraziare per gli avvenimenti decisivi della nostra vita personale, è qualcosa che sapremo soltanto nel giorno in cui tutto ciò che è nascosto sarà svelato». (cf. N. 7 e 8 Gaudete et exultate) …E più avanti dello stesso testo ci viene detto: “Essere poveri nel cuore, questo è santità” (70). “Reagire con umile mitezza, questo è santità. Saper piangere con gli altri, questo è santità” (74). “Cercare la giustizia con fame e sete, questo è santità” (79). “ Guardare e agire con misericordia, questo è santità” (82). “ Seminare pace intorno a noi è santità” (89). “Accettare ogni giorno la via del Vangelo nonostante ci procuri problemi, questo è santità” (94). “La misericordia è il cuore pulsante del Vangelo”(97). “Chi desidera veramente dare gloria a Dio con la propria vita, chi veramente anela a santificarsi perché la sua esistenza glorifichi il Santo, è chiamato a tormentarsi, spendersi e stancarsi cercando di vivere le opere di misericordia” (107). Tra i vari ambiti di questo sessennio abbiamo scelto la famiglia, l’educazione, le periferie esistenziali ed anche i giovani. Senz’altro molte di noi hanno profuso energie su questo versante. Ci pare interessante anche la riflessione, l’approfondimento e le iniziative che vengono portate avanti dal gruppo di Porto in relazione a questo ambito e che ci stimola a fare un lavoro d’insieme come gruppi e come coordinamenti. Sarebbe interessante far emergere in Vinculum questo aspetto vissuto nei vari contesti dove siamo. Come sappiamo, in ottobre 2018 si realizzerà il Sinodo dei Vescovi con il tema “I giovani, la fede ed il discernimento vocazionale”, questo avvenimento è un appello a tutte/i noi per aprire maggiormente le porte e le finestre ai nostri giovani, per conoscerli di più e meglio, per accoglierli. Quest’anno, dal 23 al 30 luglio, a Porto in Portogallo, abbiamo programmato l’incontro di tutte le formatrici CM che ci permetterà di confrontarci insieme sulle varie realtà formative che viviamo per continuare a sostenerci ed a stimolarci in questo servizio prezioso. Desidero esprimere la mia gratitudine perché camminiamo insieme in questa famiglia dove accogliamo doni, limiti e povertà che il Signore trasformerà in fecondità e in Vita Eterna. Sempre unite nel Signore. Martina
giugno
 
l'acqua viva
 
La seguente riflessione   ci riporta alla fonte iniziale della vita cristiana, ci fa accostare all’acqua viva e vera che disseta…e fa crescere. Ci aiuta a rivedere, a leggere in modo sapienziale la nostra piccola storia personale inserita nella storia della Chiesa. Un semplice e profondo messaggio che ci aiuta a vivere con fedeltà e creatività la nostra vocazione e ci farà bene. Carissimi, Bologna, 23 novembre 1991 qualunque parola mia, forse, guasterebbe la semplicità, colma di solennità e di grandezza con cui il “chicco d’acqua” introduce le nostre riflessioni. Diamogli allora spazio immediato e…ritroviamoci tra qualche momento per ammirare insieme e lodare il Signore, perché “ cose grandi egli ha fatto per noi” (Sal.126,2). Il “Chicco d’acqua” Le riflessioni sui sacramenti condussero lentamente i Padri a discorrere della Chiesa che li amministra. I sacramenti sono l’effusione concreta dello Spirito. Il medesimo Spirito che, secondo S. Giovanni, è raffigurato nell’acqua viva (cfr. Gv 7,38) e che è la linfa della Chiesa. Anche negli scritti di S. Ireneo s’incontra questa idea. Possiamo rivederla in un documento ufficiale del Concilio Ecumenico di Vienna (1312):” Il suo fianco fu aperto dalla lancia, perché dai fiotti di acqua e di sangue che ne uscirono fosse formata l’unica, immacolata, santa, vergine Madre Chiesa, sposa di Cristo. Allo stesso modo che dal fianco del primo uomo, immerso nel sonno, fu formata Eva, per diventare sua sposa”. A questa idea si ispirano alcuni disegni di quel tempo che raffigurano la Chiesa come una regina che sta in piedi, accanto alla croce. Ha nelle mani un calice dove raccogliere il sangue e l’acqua che scendono dal Cuore ferito di Cristo. Il nostro primo atteggiamento vuol essere atteggiamento di lode alla provvidenza di Dio. Al cammino dei secoli, colmo di opere grandi e belle, ma anche di debolezze, di ingiustizie, di peccati…ha assicurato la presenza costante del suo amore con il dono della Chiesa. La Chiesa è il tabernacolo di Dio che custodisce i tesori della sua grazia e della sua misericordia. Con essi guarisce le malattie degli uomini, arricchisce la loro povertà e santifica le loro situazioni di vita perché tutto sia segnato dal sigillo vivificatore di Dio. La Chiesa è l’ovile dove le pecore disperse vengono raccolte per godere della tenerezza di Cristo e ritrovare, in lui, l’unità che le fa riflesso sulla terra dello stile di vita del cielo. La Chiesa è la custode della parola che illumina i passi degli uomini con la luce di Dio. Così il loro cammino li conduce con sicurezza alla gioia di sentirsi realizzati nella verità e nella libertà. La Chiesa è la società dei credenti in Cristo. Ad essi , indistintamente, la fiducia di Dio ha affidato il compito di allargare a tutte le genti la grazia della salvezza. Per questo Gesù ha pregato:” Padre che tutti siano “uno”, come noi siamo uno. Così il mondo crederà che tu mi hai mandato” (Gv.17,21). Il carisma che lo Spirito Santo ha affidato alla CM – il carisma della vita di amore, personificato al punto di farci “comunione” con Dio e con i fratelli – ci inserisce pienamente nella missione della Chiesa. Ogni atto che noi compiamo per costruire la “comunione”nel piccolo ambiente della nostra vita quotidiana è “servizio” alla grazia della nostra Famiglia. Ma è anche apporto che concretizza la missione propria della Chiesa, voluta esplicitamente dal suo Signore per essere “segno” e “strumento” in Dio, della “comunione” di tutti gli uomini. Così ogni espressione di fedeltà allo specifico della nostra vocazione, fa anche più bella e più grande la Chiesa di Dio. Contribuisce operosamente al suo sforzo di riunire “insieme” gli uomini dispersi dal peccato, perché l’acqua e il sangue del Cuore di Cristo siano per tutti dono di purificazione e di salvezza. Il “chicco d’acqua” ci offre ogni giorno uno stimolo eccezionale a ritrovare l’entusiasmo e la generosità nel vivere il dono divino della nostra appartenenza alla CM e alla Chiesa. Lo desidero veramente per me e per tutti voi. Maria ci aiuti a renderci degni di collaborare efficacemente all’azione di grazia della Chiesa del suo Gesù. Con affetto P. Albino Elegante
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Via A. Guidotti 53, 40134 - Bologna - Italia - Telefono: +39 051 64 46 472

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