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COMPAGNIA MISSIONARIA
DEL SACRO CUORE
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Incontro con il nuovo Governo generale Dehoniano
Posted by Lucia Capriotti

Dal giugno scorso, i Sacerdoti del Sacro Cuore hanno un nuovo Governo: il superiore generale p. Heinrich Wilmer, tedesco; i consiglieri: P. Leopold Mfouakouet camerunense, P. Artur Sanecki polacco, P. Paulus Sugino indonesiano, P. Carlos Enrique Caamaño Martín venezuelano, P. Stephen Huffstetter statunitense.

Poco dopo la sua elezione, il padre generale era andato a conoscere la nostra presidente e il gruppo di Bologna. Era il suo primo incontro con la Compagnia Missionaria. Da allora era sorto per lui e il suo consiglio e per il nostro consiglio il desiderio di incontrarci, anche perché, del nuovo consiglio generale, sono il p. Sugino conosce la Compagnia Missionaria.

E così, il 10 dicembre scorso, memoria della Beata Vergine di Loreto, Martina Orielda e io siamo state ricevute, a Roma, dal consiglio generale dehoniano al completo. Purtroppo il nostro consiglio era ridotto: evidentemente non poteva essere presente Graciela e Serafina era in Guinea Bissau. Avremmo desiderato anche la presenza di Dolores come responsabile dei familiares, ma non è stato possibile. Martina ha subito notato come sembrasse provvidenziale incontrarci in questo giorno, dal momento che p. Dehon considera il Santuario di Loreto come il luogo sacro dove ha avuto l’ispirazione di fondare la congregazione: il luogo dell’ECCE VENIO e dell’ECCE ANCILLA.

Abbiamo vissuto una forte esperienza di comunione: un incontro tra fratelli e sorelle. Un’accoglienza affettuosa e familiare condita da un pizzico di curiosità reciproca e insaporita da te e biscotti.

La curiosità da parte nostra era nei confronti delle persone, per noi quasi totalmente nuove. Per la prima volta nel consiglio generale non c’è nessun italiano. L’economo generale, invece è il nostro amico p. Luca Zottoli.

Da parte loro, la curiosità era anche nei confronti della Compagnia Missionaria.

Fungeva però da segretario dell’incontro un altro amico: p. Rinaldo Paganelli.

Ci siamo presentati, uno ad uno e poi abbiamo presentato la Compagnia Missionaria: abbiamo parlato di p. Albino e della fondazione dell’Istituto, dell’identità e dello stile di istituto secolare, del nostro modo di vivere la missione nei suoi vari aspetti, delle diverse realtà geografiche in cui siamo presenti, della nostra partecipazione alla Famiglia Dehoniana, della collaborazione, da sempre, con i padri dehoniani, della formazione spirituale, umana, teologica.

Ci ha colpito molto l’interesse mostrato da tutti questi fratelli alla storia e alla fisionomia della Compagnia Missionaria, espresso nelle tante domande che ci hanno rivolto. Abbiamo visto il desiderio di conoscere la nostra realtà, di comprenderla, per cercare insieme, sempre di più, le vie della comunione, della collaborazione, nel rispetto e nell’accoglienza reciproca.

Siamo due realtà diverse e da sempre autonome: un istituto religioso maschile e clericale, un istituto secolare femminile che comprende anche un ramo di membri non consacrati e anche sposati. Ciò che ci ha da sempre fatti sentire vicini, fratelli e sorelle, che ci ha portati a collaborare in tante forme di missione e di formazione, che ci ha fatti sentire “famiglia” prima ancora che nascesse la Famiglia Dehoniana, è la comune radice che riconosciamo nella spiritualità del Sacro Cuore nella forma che abbiamo ereditato da P. Leon Dehon.

Il provvidenziale anello di congiunzione tra la Compagnia Missionaria e p. Dehon e la sua Congregazione, è stato p. Elegante. Con gratitudine lo abbiamo ricordato in questo incontro con i suoi confratelli che non hanno avuto il dono di conoscerlo personalmente, ma che di lui naturalmente avevano sentito parlare. Rispondendo a una domanda del padre generale sul tipo di rapporto che caratterizza la relazione tra i due istituti, Martina ha ricordato come p. Elegante, fin dall’inizio, abbia cercato e alimentato una relazione di amicizia fraterna, di comunione spirituale, di sostegno formativo teologico, di collaborazione missionaria, ma sempre in una chiara, serena e reciproca autonomia. In questo percorso guidato dalla luce del Concilio, profetico a livello ecclesiale e incarnato nel cammino di riconoscimento del genio femminile nella società, è stata una pietra miliare la scelta, certamente sofferta, ma di alto profilo spirituale e umano, fatta da p. Elegante, insieme alle missionarie, nel 1979, di uscire dal Consiglio Centrale della Compagnia Missionaria perché questa procedesse in modo “adulto e responsabile”. E lui ha continuato ad accompagnarci nella dimensione della spiritualitá con il suo carisma di padre che ama, che condivide, che ascolta e dialoga, ma che riconosce e stima la responsabilità delle/i figlie/i.

“Quale aspetto del carisma e della spiritualità di P. Dehon sentite più vostro?” è stata la domanda del padre generale. Abbiamo ricordato quel particolare modo di vivere la spiritualità del Sacro Cuore che è la disposizione espressa nell’ECCE VENIO di Cristo e nell’ECCE ANCILLA di Maria, che p. Dehon, come ricorda anche il nostro Statuto, indica come fondamento della nostra vocazione e delle nostre promesse. E abbiamo parlato della FESTA DELL’ECCOMI che ormai si è diffusa e sta diventando tradizione nei vari gruppi CM, per celebrare la solennità dell’Annunciazione, in giorni vicini al 25 marzo. Questa iniziativa ha piacevolmente sorpreso il consiglio generale.

L’incontro si è concluso con il pranzo, condiviso con la numerosa comunità del collegio internazionale.

Siamo grate al Signore per la gioia e l’esperienza di fraternità vissuta con questi fratelli. Ci siamo lasciati con l’impegno di incontrarci ancora, nella speranza che possano esserci anche le altre consigliere e magari il consiglio dei familiares. Incontrarsi per ascoltarsi, conoscersi sempre di più, cercare insieme il modo di approfondire la stima reciproca e la collaborazione al servizio della Chiesa e del Regno di Dio è ciò che ci sta a cuore ed è l’augurio che ci siamo rivolti.

Lucia Capriotti

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