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COMPAGNIA MISSIONARIA
DEL SACRO CUORE
una vita nel cuore del mondo al servizio del Regno...
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Festa dell'ECCOMI
Posted by Edvige Terenghi
Per noi della Compagnia Missionaria è sempre stato importante celebrare la solennità del’Annunciazione del Signore, data a noi cara perché il 25 marzo del 1958 l’allora cardinale Giacomo Lercaro ci dava la prima approvazione dello Statuto, e soprattutto perché il si di Gesù e di Maria costituiscono nella nostra spiritualità il centro e lo stile della nostra vita.
Qui a Bologna sta diventando ormai tradizionale, organizzare in occasione di questa “GIORNATA DELL’ECCOMI, un Convegno o meglio una giornata da vivere insieme in fraternità e amicizia tra noi missionarie, familiares, famiglia dehoniana, amici e conoscenti che da tanti anni ci seguono.
Quest’anno ci siamo ritrovati il 24 marzo presso l’Auditorium del Villaggio del Fanciullo. La giornata è primaverile e comincia con gli arrivi, volti conosciuti, abbracci esclamazioni e sorrisi, il clima festoso che ci caratterizza quando ci ritroviamo, ci sono arrivi da Grottammare, da S.Antonio Abate, da Milano, da Monguelfo, Conegliano, Bologna e anche da Via Guidotti; a casa rimangono solo Anna e Padre Albino, affidati alle cure di Cecilia.
Anna Maria ci da il benvenuto “ufficiale” e passa la parola a padre Luca Zottoli scj a cui questa volta è affidata la riflessione della mattinata sul tema “Venga il tuo Regno”.
Facendo una sintesi cosi a caldo di tutta la ricchezza della riflessione gli spunti che emergono sono veramente interessanti e numerosi

P. Luca introduce sottolineando che questo Regno è la passione, il chiodo fisso, il pallino di Gesù; e se nel cuore del Vangelo c’è la preghiera del Padre nostro, nel Padre nostro il cuore è “ venga il tuo regno”. Il regno è qualcosa che si attende, che non esiste in maniera completa, attendere questo regno caratterizza la nostra vita, allo stesso tempo il regno di Dio è presente, “è qui e adesso”, è operante, dinamico; e i suoi destinatari sono i piccoli, i poveri i peccatori. Un altro aspetto da tener presente parlando del regno e che non va inteso come lo pensiamo noi, con le nostre categorie umane, allora proviamo a sostituire la parola “regno” con “Dio regna”. Come Dio regna? Servendo, donando la vita, sconfiggendo la morte. Quando Dio regna? Quando la donna peccatrice è perdonata, quando Zaccheo si converte, quando il paralitico cammina. Quando ognuno di noi dice si all’offerta che Dio ci fa.
Gesù si inserisce in un contesto che attendeva l’avvento del regno di Dio, un regno che risollevasse anche le sorti del Paese sotto l’occupazione romana. Il regno arriva ed è Gesù stesso, a differenza degli altri rabbi e maestri che erano scelti da chi li voleva seguire, è Lui che sceglie e chiama. “Eccomi” è a partire dal presupposto che Dio ci chiama.
Il cuore del messaggio del regno è la rivelazione che Dio è Abba = papà, la parola è stata inventata da Gesù, in una cultura del sacro che separava nettamente il sacro dal profano il punto centrale, il punto forza è il rapporto con il Padre. La parabola più scomoda sul regno di Dio è quella di Matteo 20, 1-16: gli operai mandati nella vigna. E’ una delle parabole che ci sconvolge salutarmente, e ci fa capire che Dio non è come lo vogliamo noi, per Dio ci sono i figli, che per lui sono tutti i primi.
Dio regna non rispondendo al male con il male, ma assumendolo su di se che è l’unica maniera di vincerlo, la morte è più forte della vita, ma più forte della morte è l’Amore che restituisce la vita in modo più forte, più piena. L’amore di una persona che è stata dentro il male ci dà la possibilità di ripartire in qualsiasi situazione ci troviamo, e questa possibilità parte sempre da Lui e non da noi, Lui entra a porte chiuse. Dio Regna, e noi ce ne accorgiamo vedendone gli effetti che concretamente sono le persone che cambiano. Gli apostoli da persone paurose e timide che erano sono diventati tutti martiri.
La riflessione presentata è veramente un valido strumento da approfondire e calare nella nostra vita. Come suggerimento veniamo invitati a riprendere fra le mani l’Evangeli Nuntiandi di Paolo VI, ancora una valido testo per riflettere sulla centralità del Regno di Dio.
Ci avviamo poi nella cappella dello Studentato per partecipare all’Eucarestia, momento centrale di questa nostra giornata, momento privilegiato che rafforza la comunione con Dio e fra noi che siamo presenti qui, con la CM sparsa per il mondo, e quella che ci accompagna dal cielo.

Il pranzo insieme è un altro momento festoso vissuto con semplicità, ed è anche il momento per scambiarci più notizie, aggiornarci, ricordare persone conosciute e fatti che abbiamo vissuto insieme. Discorsi a volte seri a volte più scherzosi mentre gustiamo quello che ci viene servito, e essendo a Bologna, non possono mancare …le lasagne al forno!
Nel pomeriggio ascoltiamo l’intervento di P. Marcello scj che con un linguaggio simpatico e sciolto partendo dal 4 novembre 1912 fa un escursione dei 100 anni della presenza dei Dehoniani nella città di Bologna. Sono varie le iniziative che quest’anno celebreranno questo centenario, ed è bello che anche questa nostra iniziativa CM è segnalata e trova spazio in questo centenario. Arrivando al 1957 la parola viene passata a Lucia Correia che continua con la storia di questo ramo CM nato da quell’unico albero, che ha le sue radici nel carisma di Padre Dehon che si alimenta e cresce bevendo dalla stessa sorgente della spiritualità del Cuore trafitto di Cristo. Anche Giannina, ritornata in questi giorni dal Mozambico, si inserisce con una testimonianza concreta sulla sua e nostra presenza in Mozambico.

Cosi arriviamo alle partenze e saluti finali che riportano ciascuno a casa, al ritorno nelle nostre realtà quotidiane, dove siamo chiamati a rispondere concretamente “ECCOMI” . Come tutte le esperienze che si vivono l’importante è come si vive il dopo. E penso che l’esserci fermati insieme, l’esserci ricaricati, e rafforzati nella comunione fraterna, ci aiuterà senz’altro a camminare con più forza e entusiasmo sulla strada…. verso il Regno
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