Compagnia Missionaria del Sacro Cuore
La COMPAGNIA MISSIONARIA DEL SACRO CUORE è un istituto secolare, che ha la sede centrale a Bologna, ma è diffusa in varie regioni d'Italia, in Portogallo, in Mozambico, in Guinea Bissau, in Cile, in Argentina, in Indonesia.
News
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09 / 08 / 2024
Agosto 2024
Edvige Terenghi, amministratrice centrale, visita i gruppi in Mozambico....

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09 / 08 / 2024
Agosto de 2024
Edvige Terenghi, administradora central, visita os grupos em Moçambique....

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Agosto de 2024
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09 / 08 / 2024
19 ottobre 2024
Assemblea italiana, in presenza, a Bologna, e in collegamento online...

con la nostra povertà
Carissime e carissimi,
stiamo vivendo il tempo
favorevole della Quaresima, tempo prezioso per accogliere con cuore grato una
nuova opportunità di conversione. Papa Francesco ci stimola, nel suo messaggio
per la Quaresima, con un tema quanto mai attuale: “Si è fatto povero per
arricchirci con la sua povertà”. Sottolineo
dal suo messaggio l’appello alla sobrietà, alla condivisione ed allo
svuotamento di noi stesse. “La Quaresima
è un tempo adatto per la spogliazione; e ci farà bene domandarci di quali cose
possiamo privarci al fine di aiutare e arricchire altri con la nostra povertà.”
Il nostro Statuto al n. 52 ci dice “Gesù che “da ricco che era si è fatto
povero” (2Cor 8,9) è il modello della nostra povertà. La contemplazione del suo
Cuore ci stimola alla ricerca di espressioni concrete di povertà, vissute nel
clima gioioso delle beatitudini…”
“La vostra povertà dice al mondo che si può vivere tra i beni temporali
e si può usare dei mezzi della civiltà e del progresso, senza farsi schiavi di
nessuno di essi”. (Paolo VI agli I.S. 1972).
Chiedo a me stessa ed a ciascuna di voi di
accogliere queste stimolazioni per concretizzare nella nostra vita di ogni
giorno una nuova presa di coscienza delle nostre povertà e dei nostri limiti
che, se vissuti in un clima di accettazione e di umiltà profonda, possono trasformarsi in
ricchezza.
Senz’altro può farci
bene pregare con il nostro Statuto. Se lo assumiamo in prima persona, questo
capitolo sulla povertà, può scolpire in noi un nuovo volto. Non si tratta di
chiedere agli altri di viverlo secondo le nostre esigenze ma piuttosto di chiedere
a noi stesse di viverlo con fedeltà. Siamo chiamate a coltivare con cura la
nostra relazione con Dio cercando di avere presente ciò che gli abbiamo
promesso: il dono totale di noi stesse a
Lui con un si sempre rinnovato. Cercare di lavorare su noi stesse eviterebbe
quel nostro puntare il dito sui difetti altrui, ci farebbe rientrare in noi
stesse per cogliere i doni che Dio ci offre, le nostre incoerenze e le possibilità di bene
che il Signore mette sul nostro cammino perché lo seguiamo da vicino e fino in
fondo.
Auguro a me stessa ed a
ciascuna di noi che questo tempo di penitenza e di grazia faccia
fiorire un nuovo stile di relazioni fatte davvero di comprensione, tenerezza ed
accoglienza le une delle altre così come il Signore ci comprende, ci ama, ci
accoglie, sapendo realizzare quanto ci dice lo Statuto ai n. 56 e 57: “ci manterremo nella fatica di tutti,
evitando l’evasione dagli obblighi comuni, e ogni forma di privilegio”. “Il
rimanere al proprio posto, con serenità di spirito e di volto, anche quando è
necessario molto sacrificio, il saper vedere ciò che deve essere fatto per
prevenire la preoccupazione e la fatica altrui, è un buon esercizio di povertà
materiale e spirituale. Accetteremo con serenità la povertà dei nostri limiti
personali, familiari, comunitari e sociali, per servire Dio e i fratelli
secondo le possibilità ricevute (cfr Mt 25,14-30). Così vivremo aperte alla
beatitudine evangelica di coloro che soprattutto in Dio ripongono le risorse
del loro coraggio e della loro speranza”.
Potremo così giungere alla Pasqua rinnovate dallo
Spirito del Risorto che ci chiama a nuova vita e che ci dona il desiderio di
ricominciare sempre ogni giorno a seguire i suoi passi.
Maria, nostra madre, guida e custode ci sostenga e ci accompagni
continuando a infonderci speranza.
Buona
Quaresima e Buona Pasqua 2014.

in mezzo a noi
Federico Barocci, Natività
“E il
Verbo si fece carne
e venne
ad abitare in mezzo a noi … pieno di grazia e di verità.”
(Gv 1, 14)
Carissime/i,
Eccoci di
nuovo ad accogliere questo tempo liturgico di Avvento che ci prepara al
prossimo Natale. Quali pensieri e sentimenti ci abitano in questo momento? L’attesa
del Signore ci chiede di “vegliare” con le lampade accese della fede, della
speranza e dell’amore. Ma che consistenza ha questo “vegliare”? Le prove
non mancano sia a livello personale, sia come CM, che globali: stiamo vivendo
malattie, solitudini, conflitti, difficoltà: La recente morte di Ausilia e del
papà di Orielda; gli sconvolgimenti della natura ricorrenti come Filippine,
Sardegna, per citare i più recenti; le guerre in vari paesi e la minaccia di un
conflitto armato in Mozambico…
Accanto
alla prova ci è dato di sperimentare la fecondità CM in alcuni paesi dove siamo
presenti, il 25° di presenza in Cile ed il 20° in Argentina che ci stimolano a
lodare e ringraziare il Signore. Pensiamo inoltre alla bellezza dell’amicizia, alla
possibilità di rinnovarci con nuove scelte di vita e di presenza, a Papa
Francesco con la sua capacità di stupirci e di stimolarci, la sua nuova
Enciclica “Evangelii Gaudium” che potrebbe aiutarci a lavorare sulla nostra
formazione permanente … Ed in
mezzo a tutto questo ed al nostro quotidiano è presente il Regno nascosto come
un seme, ma pieno di Vita. Pensiamo alle relazioni che possiamo coltivare e che
a volte ci rivelano il volere del Signore; agli avvenimenti che nascondono
significati a cui dobbiamo dare attenzione, alle tante piccole cose che siamo
chiamate a fare con il nostro stile di semplicità, vivacità e “sorriso” che possono
e dovrebbero attrarre tanti altri a conoscere e vivere il Vangelo. Come i
pastori possiamo contemplare Gesù e, con semplicità, annunciarlo con la nostra
vita. Per fare questo dobbiamo accogliere la nostra piccolezza, le nostre
contraddizioni, la benevolenza e la misericordia di Dio che si fa presente con
il Suo Perdono che ci libera e ci rende sempre più responsabili di quel pezzo
di mondo e di storia che siamo chiamate a vivere.
La
gratitudine sgorga dal cuore quando accogliamo con fede Colui che è venuto ad
abitare in mezzo a noi: “… spogliò se stesso assumendo la condizione di servo e
divenendo simile agli uomini … umiliò se stesso facendosi obbediente …”. (cfr
Fil. 2,7-8). Mi viene
spontaneo collegare questo testo con il n. 8 del nostro Statuto: “Perdersi” per
ritrovarsi in Cristo e farsi con Lui ascolto, disponibilità, dolcezza, rispetto,
ponte di incontro, forza unitiva …”. E’ ciò che ci è chiesto come membri della
CM che guardano con fiducia al futuro che ci viene incontro con la fragilità di
un bambino, ma anche con la speranza di novità che nasce dalla forza dello
Spirito che guida i nostri passi nelle vie dell’amore. Come
Maria, viviamo questo evento di Dio che entra nel mondo e che viene in mezzo ai
suoi con cuore aperto e generoso e come Lei e con Lei facciamo spazio alla Sua
Novità. In
comunione.

alla cm in cile
Carissime missionarie e familiares della CM del Cile,
Eccomi
in questa ricorrenza per gioire con voi per i 25 anni di presenza della CM in
Cile. Mi pare molto bella l’immagine evangelica di Betania che avete scelto
come simbolo di questo momento di festa. I
sentimenti di gratitudine al Signore per la sua misericordia e benevolenza ci
aiutino a ricordare i segni della Sua presenza nel nostro cammino CM in Cile. Fare
memoria è anche riconciliarsi con il passato e raccogliere le sfide del
presente che ci chiedono di leggere la storia con gli occhi di Dio che si china
sulle sue creature. Nella
nostra piccolezza e fragilità desideriamo cogliere tutta la tenerezza del Cuore
di Cristo che ci accoglie e ci fa sue discepole per inviarci ad annunciare il
Suo Regno di Pace e di Amore. Tutta
la CM si unisce a voi in questo giorno per dire grazie per quello che siete e
operate nella semplicità e nel coraggio di continuare a seminare nuove proposte
di vita e fecondità in Cile, in Argentina ed in America Latina. Non dimentichiamo la vostra continua
collaborazione a tutta la CM con la vostra disponibilità e generosità. Che
il Signore vi benedica e sostenga ogni vostra iniziativa. Maria
nostra madre, guida e custode vi protegga e vi renda sempre più forti nella
fede e nella speranza. In
comunione. Bologna, 18 Novembre 2013
La
Presidente della CM
Martina
Cecini

bellezza e forza
Carissimi/e tutti/e,
Credo che ciascuna/o di
noi abbia ancora nel cuore l’esperienza della nostra assemblea di luglio scorso
con tutto il suo carico di bellezza e di
forza. Ci è stato donato molto in un clima di vera comunione e di ascolto
accogliente della ricchezza e diversità delle varie realtà di cui ciascuna di
noi è parte.
L’assemblea è stata preparata da
ciascuna di noi e dei nostri gruppi CM con cura ed attenzione. Ringraziamo
molto ad Anna Maria ed al Consiglio precedente perché tutto quello che abbiamo
vissuto lo dobbiamo a loro, alla loro generosità, alla loro dedizione ed
impegno. Per questo desidero ancora una volta dire il mio grazie con tutto il
cuore a quelle che ci hanno precedute.
Sappiamo che l’autore principale di
una assemblea e delle nostre vite è lo Spirito Santo che guida e dirige i
disegni di Dio. E davvero lo Spirito ha aleggiato in quei giorni su di noi con
la sua opera libera e creativa. Ne abbiamo sentito la sua presenza
vivificante. Nei momenti di preghiera
abbiamo potuto contemplare la grande icona della Madonna attorniata dagli
apostoli nel cenacolo. Un’icona bellissima che mi ha ispirato molto perché era
l’immagine biblica della discesa dello Spirito e della nascita della
Chiesa.
Uno dei tanti doni da sottolineare è
stato senz’altro quello di una nuova coscienza della nostra realtà internazionale
guardata con occhi nuovi e con cuore nuovo. Al contempo abbiamo evidenziato la
nostra radice profonda nella storia della CM e negli scritti di P. Albino,
ancora da elaborare meglio, perché anche le giovani che si affacciano alla
nostra famiglia abbiano un punto fermo da cui partire per crescere nella nostra
spiritualità.
L’apertura al nuovo di cui abbiamo
fatto esperienza richiede ora fedeltà e creatività, libertà e
corresponsabilità, collegialità e
partecipazione attiva in un clima di vera comunione dove le diversità sanno
incontrarsi e crescere armoniosamente.
È questo il mio augurio all’inizio
di questo nuovo sessennio che ci aspetta. Che Maria nostra madre, guida e
custodia ci dia il coraggio necessario per aprirci sempre di più all’azione
dello Spirito e ci faccia capaci di seguire Gesù con spirito profetico nelle
“periferie esistenziali” dove ci aspettano coloro che desiderano incontrare il
Regno di Dio e la sua misericordia.
In comunione.

verso l'assemblea
Carissimi,
il mese di giugno ci colloca nel cuore
della nostra spiritualità con la festa del Sacro Cuore. Festa a noi cara che ci
richiama il nostro impegno di “fare di Cristo il Cuore del mondo”. Impegno che
ci viene dal nostro essere CM. Sia questo giorno occasione per rinnovare con
generosità il nostro sì e per essere nel mondo segno e testimonianza viva
dell’amore di Cristo. Rinnovando il nostro impegno chiediamo, al cuore di
Cristo, per tutti noi il dono della
perseveranza e la forza di ravvivare il dono che ci è stato dato.
In questa
festa del Sacro Cuore, intensifichiamo la preghiera per la prossima Assemblea
Generale Ordinaria (11-19 luglio). Tutti sappiamo quanto un’assemblea sia
importante nella vita della nostra famiglia, chiamata non solo ad eleggere il
nuovo Consiglio ma anche a fare una seria revisione e a dare prospettive al
futuro per lo sviluppo e il consolidamento di tutta la CM. A questo bisogna
crederci fortemente, non lasciamoci prendere da una certa rassegnazione
pensando e dicendo: “tanto non cambia nulla e sono le solite cose, soliti
problemi… e dopo torniamo al nostro quotidiano…”. Dobbiamo avere il coraggio di credere al
futuro, con lo sguardo alle radici non al passato, per essere attente a non
perdere di vista ciò che siamo chiamate a vivere oggi, quindi non solo fedeli alla tradizione ma anche
fedeli al futuro e a ciò che siamo chiamate a vivere e a realizzare. Per questo è necessaria molta disponibilità
ad ascoltarci e a credere che ogni membro CM sta lavorando con il desiderio di
incarnare sempre di più la spiritualità che ci è data da vivere. Disponibilità
ad ascoltare anche le voci delle giovani senza temere che possano essere un po’
“lontane” dalla tradizione e che non conoscono ancora bene la nostra storia …
non sempre gli anni di permanenza nella CM
danno la la garanzia di una
fedeltà alla vocazione data alla CM. E’ necessario accompagnare da vicino tutte le realtà e i vari cambiamenti, diversamente si rischia
la cecità del cuore che ci impedisce di vedere il bello e il nuovo che sta
nascendo anche intorno a noi.
Intensifichiamo la nostra preghiera perché
la prossima assemblea sia, per tutta la CM, una primavera dello Spirito.
Continuiamo a “volgere lo sguardo a Colui che hanno trafitto…” e con lui
andiamo verso l’Assemblea.
Da pochi giorni abbiamo accompagnato Anna
Santi nel suo passaggio al cielo, chiediamo anche a lei con tutta la CM che si
trova in Paradiso che ci aiutino a prepararci bene all’Assemblea. Mi pare bello
che ogni gruppo (missionarie e familiares) in questo mese di giugno faccia un
momento di preghiera per tutti i nostri
defunti perché intercedano presso il Padre per tutti noi.
Maria,
Madre, Guida e Custode ci accompagni con la sua tenerezza.
Anna Maria

natale 2012
A P. Albino
Alle Missionarie
Ai Familiares
Carissimi,
quest’anno, in particolare, vogliamo ritrovarci, spiritualmente, davanti alla grotta come “Noi CM” e affidare alla Santa famiglia la nostra prossima Assemblea, e chiedere:
a Maria, che ci insegni a camminare con coraggio perseverando nel sì detto nella Compagnia Missionaria;
a Giuseppe, che ha creduto nei sogni, che ci aiuti a sognare e a progettare il futuro;
a Gesù Bambino il dono della semplicità, per poterci ancora stupire e scorgere i doni che sono seminati sul nostro cammino.
Con la Santa Famiglia auguro a tutti voi e alle vostre famiglie:
Buon Natale e Buon anno 2013
Il Dio che si fa Bambino vi doni ogni benedizione!
In comunione
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