Campo vocazionale itinerante alle Cinque Terre: da Levanto a Portovenere 3-10 agosto 2008
proposto dai dehoniani del nord-Italia, a cui ha partecipato Orielda della Compagnia Missionaria
Parole chiave della nostra spiritualità
Si parte! Siamo anche quest’anno un bel gruppetto pronto ad avventurarsi in quest’esperienza di cammino e di condivisone…ci attendono giorni caldi, ma soprattutto ci attendono i posti incantevoli che andremo a visitare, ci attendono momenti di fraternità, di preghiera di meditazione…pronti con lo zaino in spalla, sacco a pelo, scarpe comode; il nostro appuntamento è come al solito allo Studentato a Bologna. La partenza non è delle migliori soprattutto per il nostro p.Giogio che con la sua voglia matta di camminare si vede costretto a rinunciare (almeno per i primi giorni) a causa di un investimento avuto proprio la mattina del sabato antecedente la partenza a Milano…che dire: proprio non ci voleva, ma con gli imprevisti della vita siamo un po’ abituati a lottare e a perseverare nei nostri obiettivi e così il nostro mitico p.Giorgio, dopo aver passato una “bella mattinata” al pronto soccorso di Milano, si avventura con il gruppetto dei milanesi verso Bologna. Ad accoglierci allo studentato, mentre si arriva un po’ alla volta, c’è l’immancabile Antonio scj, oggi diacono, è stato il nostro tour operator durante tutta la settimana.
Dunque si parte: prima meta Levanto, posto incantevole, come tutti quelli che abbiamo avuto la gioia di vedere…lì a Levanto inizia la nostra avventura; il tema pensato per il campo è stato: Eccomi…io vengo o Dio per fare la tua volontà! In questa frase è racchiuso la perla preziosa della spiritualità dehoniana, quella radice a cui dehoniani, noi membri della Compagnia Missionaria e tutti coloro che si ispirano alla fonte di p.Dehon, troviamo nutrimento e significato. Ogni giorno del campo è stato pensato sviluppando gli aspetti fondamentali racchiusi nella nostra spiritualità che sono:
1 Il CUORE DI CRISTO
2 L’ECCE VENIO
3. IL CUORE TRAFITTO
4. OBLAZIONE
5. SINT UNUM
6. LA RIPARAZIONE
7. L’ADORAZIONE EUCARISTICA
Le nostre giornate sono sempre state scandite da momenti di riflessione sul tema del giorno; ore di cammino, meditazione personale e momenti di preghiera comune; naturalmente a tutto questo non sono mancati i momenti di fraternità, di amicizia, di scambio, la voglia di stare insieme e di divertirsi.
Le bellissime camminate ci hanno permesso di gustare i paesaggi e i magnifici posti della terra ligure…davvero incantevoli; il sole di agosto ha reso ancora più magnifico il nostro cammino permettendoci di ammirare quanto di bello esiste attorno a noi!
Riporto qui alcuni testi di riflessione personale che ci sono stati proposti durante la settimana che ci hanno aiutato ad entrare sempre un po’ di più in quel meraviglioso tesoro ricevuto dalle mani di Dio : il Cuore di Cristo
“Più che con l’intelligenza tu pensi con il cuore. Con il cuore guardi gli uomini e le cose. Osservi tutto con il cuore! I rapporti con i tuoi vicini dipendono dal tuo cuore. Sai difendere con tutta l’intelligenza e tutte le forze quanto il tuo cuore desidera. Il tuo cuore sceglie gli uomini e le cose con i quali vivere. Il tuo cuore sceglie le idee, la politica, il sistema per i quali vuoi combattere. Il cuore oscura o illumina la ragione. La regola sicura per il cuore è l’amore. Se il tuo cuore è colmo di egoismo e di diffidenza, non troverà mai un cammino di pace.(Phil Bosmans)”
La vocazione e la spiritualità del Cuore di Cristo
L’altra grande questione fondamentale che ha accompagnato la nostra settimana è appunto il tema della chiamata, per dirla in un altro termine il tema della vocazione intesa come ricerca di quel progetto che Dio ha pensato per ciascuno di noi…una chiamata nella chiamata per vivere secondo la spiritualità del Cuore di Cristo.
“Non ogni modo di vivere porta alla sorgente della vera gioia per la propria vita. Non ogni cosa che promette felicità vi conduce. Non vi si giunge quasi automaticamente, per evoluzione spontanea. Per potersi predisporre ad un incontro vero con se stessi, con gli altri e con Dio, sorgente di ogni vera gioia, è necessario a poco a poco educarsi al senso e al gusto delle realtà essenziali della vita. La tua ricerca vocazionale non fa passi avanti fino a che, in rapporto alla tua età, dopo vari tentativi, tu non ritrovi le “realtà veramente essenziali” per la tua vita, per ogni vita umana. Capita a tutti, prima o poi, di perdersi nell’accessorio e nel secondario, di faticare a distinguere e scegliere quello che veramente vale rispetto a ciò che attira di più, che soddisfa i sensi o l’intelligenza logica o la curiosità. La società attuale propone come necessari, attraverso vari bisogni indotti, tanti beni di consumo che in realtà sono periferici, talora fuorvianti rispetto a ciò che è costitutivo. Facendo così, suscita una sete quasi insaziabile. Fa’ centrare prevalentemente sull’avere, anziché sull’essere. Ci si costruisce allora in modo unidimensionale, spesso sulla facciata, sull’apparire, anziché nel cuore di sé.
(…)
Le strade che portano al proprio essenziale sono varie. Possono essere la riflessione, il contatto con persone veramente adulte in umanità e nella fede, certe prove della vita che mettono a nudo ciò che davvero conta, ecc. E’ importante che ciascuno, quanto prima, scopra esistenzialmente il proprio essenziale. Ne guadagna la propria crescita personale, soprattutto la ricerca vocazionale. Frutto della scoperta del proprio essenziale sono l’unificazione di sé attorno ad alcun valori centrali,
l’autoaccettazione gioiosa, il gusto scriteriato dell’avventura e del rischio, il senso della provvisorietà di tante cose secondo la dinamica del provvisorio, la fiducia nella vita come chi conosce e possiede un tesoro, la gioia di vivere, pur entro le immancabili prove. (…)
La vocazione resta nel suo nucleo costitutivo un mistero: gratuità totale da parte di Dio e sua priorità nella realtà vocazionale. Impegno totale nel rischio della fede da parte dell’uomo. L’essenziale di una vocazione non è particolarmente sapere dove si va; è andare sotto la guida di Dio. L’atteggiamento della disponibilità avvia, sostiene, e fa maturare ogni vocazione cristiana. Ogni cristiano che costruisce liberamente il suo avvenire prendendo le sue responsabilità di uomo, in riferimento continuo alla volontà di Dio, manifestata nel presente, si mette nelle condizioni più sicure per non sbagliare strada. Ogni vocazione nella Chiesa è una continua riconversione delle nostre viste sulle viste di Dio, un ricercare ciò che abbiamo già trovato, un chiedere ciò che abbiamo già ricevuto, un dialogo mai finito dell’uomo con Dio.”(Giuseppe Sovernigo)
L’amore di Dio
Proprio p.Dehon aveva detto: “Vi lascio il più meraviglioso dei tesori: il Cuore di Cristo”…ed è stato proprio questo Cuore ad accompagnare il nostro cammino, a farci intravedere fin dove arriva la potenza dell’amore di Dio; a farci gustare come è bello che i fratelli stiano insieme; a farci contemplare la bellezza della natura come segni visibili della creazione; a permetterci di sperimentare la fatica del cammino per arrivare alle mete prefissate gioiosi e soddisfatti; a godere nel sentirci uniti verso un’unica direzione; è stata l’esperienza del Cuore di Cristo a farci sentire che la comunione e l’unità sono realtà possibili da vivere!
La settimana è passata talmente veloce che non ci siamo resi conto del lungo cammino che abbiamo fatto…anche quest’anno, dunque, abbiamo potuto sperimentare che pur provenendo da esperienze diverse, pur non conoscendoci tutti, ci siamo sentiti uniti da grandi desideri che sono stati gli ingredienti portanti della nostra bella esperienza: cammino, fraternità e amicizia, desiderio di fare esperienza di Cristo, voglia di divertirsi e di svagarsi, ricaricarsi per ripartire alla grande…ci è stata offerta la possibilità di vivere un tempo forte di incontro con noi stessi, con gli altri e con Dio…abbiamo sperimentato la nostra reale capacità di metterci in gioco sempre e comunque!!
Un grazie ai giovani con cui ho condiviso questa bella settimana, un grazie ad Antonio che con arte ha preparato questo itinerario e a p.Giorgio che dopo una partenza un po’ provata ha recuperato alla grande…nella vita mai disperare…anche quando le partenze sembrano complicate poi alla fine tutto si aggiusta!!