Compagnia Missionaria del Sacro Cuore
La COMPAGNIA MISSIONARIA DEL SACRO CUORE è un istituto secolare, che ha la sede centrale a Bologna, ma è diffusa in varie regioni d'Italia, in Portogallo, in Mozambico, in Guinea Bissau, in Cile, in Argentina, in Indonesia.
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14 / 05 / 2021
SOLENNITA\' DEL SACRO CUORE DI GESU\'
Venerdì 11 giugno 2021...
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14 / 05 / 2021
SOLENIDADE DO SAGRADO CORAÇÃO DE JESUS
Sexta-feira 11 de junho de 2021...
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14 / 05 / 2021
SOLEMNIDAD DEL SAGRADO CORAZÓN DE JESÚS
Viernes 11 de junio de 2021...
buon natale: il tuo cuore diventi mangiatoia
Cari fratelli e sorelle,
Il Natale è la festa della fede
nel Figlio di Dio che si è fatto uomo per ridonare all’uomo la sua dignità
filiale, perduta a causa del peccato e della disobbedienza. Il Natale è la
festa della fede nei cuori che si trasformano in mangiatoia per ricevere Lui,
nelle anime che permettono a Dio di far germogliare dal tronco della loro
povertà il virgulto di speranza, di carità e di fede.
Quella di oggi è una nuova
occasione per scambiarci gli auguri natalizi e auspicare per tutti voi un santo e gioioso
Natale e un felice Anno Nuovo. Che questo Natale ci apra gli occhi per
abbandonare il superfluo, il falso, il malizioso e il finto, e per vedere
l’essenziale, il vero, il buono e l’autentico. Tanti auguri davvero!
..... il Natale ci ricorda però che una fede che non ci
mette in crisi è una fede in crisi; una fede che non ci fa crescere è una fede
che deve crescere; una fede che non ci interroga è una fede sulla quale
dobbiamo interrogarci; una fede che non ci anima è una fede che deve essere
animata; una fede che non ci sconvolge è una fede che deve essere sconvolta. In
realtà, una fede soltanto intellettuale o tiepida è solo una proposta di fede,
che potrebbe realizzarsi quando arriverà a coinvolgere il cuore, l’anima, lo
spirito e tutto il nostro essere, quando si permette a Dio di nascere e
rinascere nella mangiatoia del cuore, quando permettiamo alla stella di
Betlemme di guidarci verso il luogo dove giace il Figlio di Dio, non tra i re e
il lusso, ma tra i poveri e gli umili.
Angelo Silesio, nel
suo Il Pellegrino cherubico, scrisse: «Dipende solo da te: Ah,
potesse il tuo cuore diventare una mangiatoia! Dio nascerebbe bambino di nuovo
sulla terra».
Santo Padre Francesco
21 dicembre 2017
marta bartolozzi
Marta
Bartolozzi, missionaria del S. Cuore, ha concluso il suo cammino terreno il 13
ottobre 2017, nell’ospedale di Brunico (BZ). L’abbiamo salutata, insieme alla
sua famiglia, in un clima di preghiera, di risurrezione e di vita. Il 15
ottobre, nella cappella di Villa S. Giuseppe a Monguelfo (BZ) si è recitato il
Rosario; il giorno 16 verso le dieci del mattino, la salma di Marta è stata
portata nella cappella di Villa S. Giuseppe e alle ore 14 è stata celebrata
l’Eucaristia presieduta da Don Giorgio Carli (come aveva chiesto Marta nel suo
testamento), amico di lunga data. Dopo la celebrazione, siamo partiti per
Bologna, dove la salma è rimasta nella nostra cappella di via Guidotti fino al
giorno seguente. Il giorno 17 nella nostra Parrocchia di S. Giuseppe Sposo, è
stata celebrata l’Eucaristia, presieduta da p. Oliviero Cattani scj, superiore
provinciale dei Dehoniani del Nord-Italia. Hanno concelebrato diversi sacerdoti
dehoniani, frati Cappuccini, e p. Mauro. Al termine della celebrazione si è
proseguito per Vaiano, paese natale di Marta. Qui, nella sua parrocchia di
origine, il Parroco ha celebrato l’Eucaristia e la salma di Marta poi è stata
sepolta nel cimitero locale, come ha desiderato la sua famiglia. In tutti
questi posti c’è stata una grande partecipazione delle varie comunità locali e
tutto si è vissuto in un clima di fede e di comunione.
susi in italia e in portogallo
Mi chiamo:
Agustina Dwi Susanti, (però mi chiamano Susi) sono indonesiana e abito a Bandung una città
a circa due ore di macchina da Jakarta ( isola di Giava, centro Indonesia). Il mio lavoro è quello di
insegnante di matematica nelle scuole medie; oltre che insegnante, sono anche
studente di informatica e sto scrivendo e preparando la tesi. Vivo con mia
madre, e ho due fratelli e una sorella,che sono sposati.
La mia parocchia si chiama Santa Melania; è una piccola
parocchia con tanta gente, di classe media. La distanza tra la casa e la chiesa è circa di quattro chilometri. Io collaboro nella commissione vocazionale sia nella
preghiera che insieme al parroco per questa parte vocazionale. Aiuto
anche a preparare il nostro bollettino parrocchiale. Accompagno anche le comunità
di base.
Nel 2003, quando ero insegnante nella scuola media
Santo Xavier a Palembang ho conosciuto la Compagnia Missionaria tramite i Padri
dehoniani. Ho cominciato a partecipare agli incontri che la Compagnia
Missionaria programmava…fino ad oggi.. Adesso la CM in Indonesia è composta da
cinque membri, Mudji abita a Jakarta, Lucy, Ludo e
Antonia abitano a Palembang. Da Palembang a Jakarta ci vuole circa un’ ora di
aereo.. Mudji, Ludo e Antonia sono insegnanti, e Lucy lavora nella parte amministrativa della scuola
Santo Xavier. Io e Mudji ( che abitiamo nella stessa isola e siamo abbastanza
vicine) ogni mese ci ritroviamo per il ritiro insieme, e le altre si incontrano
a Palembang. Ci incontriamo tutte insieme ogni
anno per gli esercizi spirituali o il corso di formazione. In questo incontro
facciamo anche la nostra programmazione annuale.. Spesso seguiamo le attività
dei Padri Dehoniani ( feste comuni o collaborazione nell’animazione…) La
Responsabile del nostro gruppo in Indonesia e' Ludovika. La prima volta che ho
sentito parlare della CM dai padri dehoniani, c’era Francesca, veniva in
Indonesia e ci accompagnava per farci conoscere la spiritualità della CM. Poi
Francesca è morta e adesso prega dal cielo. Il Consiglio
Centrale ha mandato poi Santina per accompagnarci nella formazione, con
incontri, ritiri, esercizi, materiale formativo. Nei ritiri mensili siamo quasi
sempre accompagnati da un padre dehoniano o diocesano o da sole o quando viene
Anna Maria Berta…. Mi dimenticavo: nel luglio scorso
ho fatto la mia quarta rinnovazione dei voti.
Ora sono in
Italia, ho chiesto il permesso all’università e alla scuola dove lavoro e naturalmente
anche l'autorizzazione
del Centro Compagnia Missionaria per venire a imparare la lingua italiana e conoscere la vita della
Compagnia Missionaria da vicino. Rimarrò in Italia per dieci mesi, sono venuta
nel mese di luglio e ritornerò in Indonesia in maggio.
Il 4 Dicembre 2015 sono andata a Monguelfo con Elvira missionaria
portoghese. Qui ho conosciuto altre missionarie Fiora e Marta , e Gianna la
nostra amica cuoca. Mi sono fermata un mese, poi sono arrivate anche Cecilia,
Paola, e Orielda .E’ stato bello lavorare tutte insieme e aiutare il lavoro a Monguelfo! Qui ho incontrato e conosciuto
anche tanti ospiti, alcuni venivano dal
Giappone, Cina, Russia… Ho imparato molto in questo servizio, sia per la
cultura, la preghiera e la collaborazione tra noi. Una notte (proprio a
mezzanotte) ha cominciato a nevicare… Era la prima volta che vedevo la neve, mi
sentivo emozionata e felice. Allora ho chiesto ad Elvira di uscire in cortile
con me, per toccare la neve da vicino, ma la temperatura era troppo fredda, così mi sono accontentata di guardare
dalla finestra. Però al mattino presto sono corsa fuori per toccare con le mie
mani la neve!!! Che spettacolo!!! Ho fatto delle foto e le ho inviate alla mia
mamma e mi ha risposto anche lei
entusiasta perché le sembravano spettacoli da fiaba. Questo è quello che ho
sperimentato nel vedere la neve per la prima volta.
Sono rientrata a Bologna il 7 gennaio con Paola, in macchina così
ho potuto ancora guardare il paesaggio italiano, le montagne, le pinete, i
laghi…tutto molto bello e interessante...
Adesso mi è stato proposto un viaggio in Portogallo con Santina: è stata una enorme sorpresa. Quando
ho comunicato a Ludovica di questo
viaggio, lei mi ha risposto: "Susi, sei molto fortunata per avere questa
possibilità di conoscere anche le sorelle portoghesi…saluta tutte…poi ci
racconterai quando tornerai in Indonesia! E’ vero quando tornerò in Indonesia
sarà mia gioia trasmettere tutto quanto sto sperimentando con questa
esperienza. Per me questa è una visita che mi incoraggia molto nel mio cammino e nel cammino della CM
indonesiana. Mi sorprende questo spazio della mia vita, lo considero un intervento
di Dio che sempre mi accompagna e
accompagnerà anche questa visita in Portogallo.
Quando ho ricevuto la notizia
che finalmente sarei andata a visitare
il Portogallo o meglio a conoscere le sorelle portoghesi con Santina ,ho
provato una sensazione di gioia profonda. Conoscere di persona le missionarie
CM diventava per me come un sogno, perché di loro avevo sentito solo parlare,
ma mai le avevo incontrate !
Ho comunicato subito la notizia e
chiesto il sostegno della preghiera alla mia famiglia e parenti in Indonesia,
alle missionarie di laggiù, a tutti gli amici. Mi hanno risposto che anche loro
erano molto contenti e che ero proprio fortunata di poter fare questa
esperienza.
Mi sono quindi preparata con gioia e con la preghiera.
Finalmente
il 30 gennaio è arrivato il giorno della partenza. Nella cappella di via
Guidotti ci siamo affidate alla Madonna e con Paola ci siamo avviate all’aeroporto di Bologna..
Dopo un volo tranquillo arriviamo a Lisbona dove troviamo ad aspettarci Teresa
Gonçalves che ci accoglie con tanto affetto e un caloroso benvenute. Nel pomeriggio riusciamo ad andare a messa in
parrocchia così possiamo conoscere altre gente. La domenica partecipiamo
all’Eucaristia celebrata nella cappella situata vicino alla nostra casa. Le
persone presenti ci salutano calorosamente e il sacerdote che presiede l’Eucaristia, con semplicità ci presenta all’assemblea. Al
termine della messa ho accompagnato
Teresa a portare la comunione agli
anziani della casa di riposo. Nel pomeriggio dello stesso giorno ci siamo
incontrate con il piccolo gruppo di Familiares di Lisbona: Ermelinda, M. Otilia e Maria do Carmo. Insieme
abbiamo pregato e fatto conoscenza mentre ci godevano una buona tazza di tè e
di biscotti.
Il giorno dopo con Teresa siamo andate in pellegrinaggio a Fatima.
Quando siamo arrivate mi ha
stupito la semplicità del posto. Per noi, cattolici in Indonesia, la devozione alla Madonna di Fatima è molto
conosciuta. Mia mamma fin da quando era piccola, aveva sentito parlare della
Madonna di Fatima. A Fatima abbiamo partecipato alla Messa nella Cappella delle
Apparizioni. Però non abbiamo potuto entrare nella basilica perché il Santuario
era chiuso a causa di alcuni lavori di restauro, l’avrebbero riaperto solamente
il giorno dopo. Ci tenevo a pregare sulla tomba dei tre pastorelli, ma con
questo contrattempo non ci è rimasto altro che scattare qualche foto sul
piazzale grande, visitare la chiesa nuova e i d’intorni….Che peccato!
Il giorno dopo mentre Santina preparava il pranzo io e Teresa siamo andate a visitare la città di
Lisbona; mi è piaciuta molto è proprio una bella città. Ho visto anche la tomba di Vasco da Gama, un
marinaio che si è avventurato fino in Indonesia, intorno al 15° secolo.
Il mercoledì in pullman abbiamo continuato il
viaggio per Porto. Qui ci aspettava Teresa Castro. Ancora una volta ho sentito
tutto il calore fraterno dell’accoglienza festosa e allegra di questa sorella,
atteggiamenti che si sono ripetuti quando siamo arrivare alla casa della
Compagnia Missionaria di via Miguel Bombarda. L’abbraccio caloroso di Lùcia e Laura mi hanno fatto sentire subito come a casa mia. A Porto l’aria era più fredda che a Lisbona, ma l'atmosfera intima e
fraterna mi hanno riscaldato per tutto
il tempo che sono rimasta là, non solo il cuore, ma anche tutta la mia persona. Dopo esserci salutate Lùcia ci ha fatto visitare
la casa ed io mi guardavo attorno e mi chiedevo se tutto era reale, perchè mi
sembrava un sogno aver potuto arrivare fino in Portogallo e conoscere da vicino
la realtà CM. Con Lùcia e Laura ho potuto poi visitare in seguito la città di
Porto. Mi sono meravigliata dei tanti turisti che incontravamo per la strada,
ma ho anche capito il motivo, perché anche la città di Porto è veramente
meravigliosa.
Sabato la nostra casa si è riempita perché hanno
cominciato ad arrivare tutte le sorelle per il Corso di Formazione. Ho
conosciuto Lidia, Amelia, Conceiçao, Gloria, Justina, Margarida, Rosita;
veramente un bel gruppo, che sa comunicare una bella testimonianza di comunione.
Sento che ho molto da imparare, anche per quanto riguarda la cultura
portoghese. Tutto è molto diverso dall’ Indonesia… L’ ascolto reciproco… l’
osservazione, la comunicazione, l’entusiasmo, mi sono di aiuto per conoscere
questa realtà e tutto diventa facile anche se parliamo lingue diverse. Anche la
cucina è molto buona e diversa dalla nostra indonesiana…mi dimenticavo c’era
anche Juan Carlos familiaris di Madeira!! che ha aiutato a rendere più allegra e calda l’atmosfera della casa CM.
Un giorno abbiamo avuto anche l'opportunità di pranzare con il vescovo emerito João Miranda (molto
amico della CM) con un menù tipico portoghese (pesce bacalhao), il cibo era
veramente delizioso. Questo giorno mi sono divertita perché ho aiutato la
signora Gloria ( un’amica che ci ha aiutato in quei giorni a preparare da mangiare ) e così ho imparato a fare un
tipico piatto portoghese .
Una sera, dopo cena, ci siamo
trovate tutte insieme per parlare e far conoscere la CM di Indonesia. Aiutata
da Santina, mi sono presentata e ho proiettato un piccolo power point su l
nostro gruppo indonesiano e sulla realtà del nostro paese. Un piccolo panorama
che avevo preparato prima di partire da Bologna. Il soggiorno a Porto è
terminato presto e siamo ripartite, ancora in pullman, per Lisbona con Teresa Conçalves .
Dato che avevamo ancora qualche giorno a
disposizione, io e Teresa siamo ritornate a Fatima. Ho sentito il desiderio di
ritornare ancora per avere finalmente la possibilità di vedere la tomba di
Lùcia, Giacinta e Francesco. Così è stato. Dopo aver partecipato alla messa
siamo andate in pellegrinaggio a visitare la casa dove sono nati e vissuti i pastorelli. Un grazie di cuore a Santina per questa grande possibilità
che mi ha dato. Ho sentito veramente la bontà e la grazia di Dio su di me. La
visita in Portogallo si è conclusa il giorno 13 febbraio. Teresa Gonçalves ci
ha accompagnato all’aeroporto di Lisbona con destino Bologna. GRAZIE per tutto
l’affetto e il calore ricevuto, grazie per l’accoglienza festosa, grazie a
tutte le sorelle…porterò in Indonesia il vostro esempio e il vostro ricordo.
Spero che qualcuna di voi venga presto a visitare anche noi…la CM
dell’Indonesia vi aspetta.
incontro con il nuovo governo generale dehoniano
Dal giugno scorso, i Sacerdoti
del Sacro Cuore hanno un nuovo Governo: il superiore generale p. Heinrich
Wilmer, tedesco; i consiglieri: P. Leopold Mfouakouet camerunense, P. Artur
Sanecki polacco, P. Paulus Sugino indonesiano, P. Carlos Enrique Caamaño Martín
venezuelano, P. Stephen Huffstetter statunitense.
Poco dopo la sua elezione, il
padre generale era andato a conoscere la nostra presidente e il gruppo di
Bologna. Era il suo primo incontro con la Compagnia Missionaria. Da allora era
sorto per lui e il suo consiglio e per il nostro consiglio il desiderio di
incontrarci, anche perché, del nuovo consiglio generale, sono il p. Sugino
conosce la Compagnia Missionaria.
E così, il 10 dicembre scorso,
memoria della Beata Vergine di Loreto, Martina Orielda e io siamo state
ricevute, a Roma, dal consiglio generale dehoniano al completo. Purtroppo il nostro consiglio era ridotto:
evidentemente non poteva essere presente Graciela e Serafina era in Guinea
Bissau. Avremmo desiderato anche la presenza di Dolores come responsabile dei
familiares, ma non è stato possibile. Martina ha subito notato come sembrasse
provvidenziale incontrarci in questo giorno, dal momento che p. Dehon considera
il Santuario di Loreto come il luogo sacro dove ha avuto l’ispirazione di
fondare la congregazione: il luogo dell’ECCE VENIO e dell’ECCE ANCILLA.
Abbiamo vissuto una forte
esperienza di comunione: un incontro tra fratelli e sorelle. Un’accoglienza
affettuosa e familiare condita da un pizzico di curiosità reciproca e
insaporita da te e biscotti.
La curiosità da parte nostra era
nei confronti delle persone, per noi quasi totalmente nuove. Per la prima volta
nel consiglio generale non c’è nessun italiano. L’economo generale, invece è il
nostro amico p. Luca Zottoli.
Da parte loro, la curiosità era
anche nei confronti della Compagnia Missionaria.
Fungeva però da segretario
dell’incontro un altro amico: p. Rinaldo Paganelli.
Ci siamo presentati, uno ad uno e
poi abbiamo presentato la Compagnia Missionaria: abbiamo parlato di p. Albino e
della fondazione dell’Istituto, dell’identità e dello stile di istituto secolare, del nostro modo di vivere la missione nei
suoi vari aspetti, delle diverse realtà geografiche in cui siamo presenti,
della nostra partecipazione alla Famiglia Dehoniana, della collaborazione, da
sempre, con i padri dehoniani, della formazione spirituale, umana, teologica.
Ci ha colpito molto l’interesse
mostrato da tutti questi fratelli alla storia e alla fisionomia della Compagnia
Missionaria, espresso nelle tante domande che ci hanno rivolto. Abbiamo
visto il desiderio di conoscere la
nostra realtà, di comprenderla, per cercare insieme, sempre di più, le vie
della comunione, della collaborazione, nel rispetto e nell’accoglienza
reciproca.
Siamo due realtà diverse e da
sempre autonome: un istituto religioso maschile e clericale, un istituto secolare
femminile che comprende anche un ramo di membri non consacrati e anche sposati. Ciò che ci ha da sempre fatti sentire
vicini, fratelli e sorelle, che ci ha portati a collaborare in tante forme di
missione e di formazione, che ci ha fatti sentire “famiglia” prima ancora che nascesse la
Famiglia Dehoniana, è la comune radice che riconosciamo nella spiritualità del
Sacro Cuore nella forma che abbiamo ereditato da P. Leon Dehon.
Il provvidenziale anello di
congiunzione tra la Compagnia Missionaria e p. Dehon e la sua Congregazione, è
stato p. Elegante. Con gratitudine lo abbiamo ricordato in questo incontro con
i suoi confratelli che non hanno avuto il dono di conoscerlo personalmente, ma
che di lui naturalmente avevano sentito parlare. Rispondendo a una domanda del
padre generale sul tipo di rapporto che caratterizza la relazione tra i due
istituti, Martina ha ricordato come p. Elegante, fin dall’inizio, abbia cercato
e alimentato una relazione di amicizia fraterna, di comunione spirituale, di
sostegno formativo teologico, di collaborazione missionaria, ma sempre in una
chiara, serena e reciproca autonomia. In questo percorso guidato dalla luce del
Concilio, profetico a livello ecclesiale e incarnato nel cammino di
riconoscimento del genio femminile nella società, è stata una pietra miliare la
scelta, certamente sofferta, ma di alto profilo spirituale e umano, fatta da p.
Elegante, insieme alle missionarie, nel 1979, di uscire dal Consiglio Centrale
della Compagnia Missionaria perché questa procedesse in modo “adulto e
responsabile”. E lui ha continuato ad accompagnarci nella dimensione della
spiritualitá con il suo carisma di padre
che ama, che condivide, che ascolta e dialoga, ma che riconosce e stima la
responsabilità delle/i figlie/i.
“Quale aspetto del carisma e
della spiritualità di P. Dehon sentite più vostro?” è stata la domanda del
padre generale. Abbiamo ricordato quel particolare modo di vivere la
spiritualità del Sacro Cuore che è la disposizione espressa nell’ECCE VENIO di
Cristo e nell’ECCE ANCILLA di Maria, che p. Dehon, come ricorda anche il
nostro Statuto, indica come fondamento
della nostra vocazione e delle nostre promesse. E abbiamo parlato della FESTA
DELL’ECCOMI che ormai si è diffusa e sta diventando tradizione nei vari gruppi
CM, per celebrare la solennità dell’Annunciazione, in giorni vicini al 25
marzo. Questa iniziativa ha piacevolmente sorpreso il consiglio generale.
L’incontro si è concluso con il
pranzo, condiviso con la numerosa comunità del collegio internazionale.
Siamo grate al Signore per la
gioia e l’esperienza di fraternità vissuta con questi fratelli. Ci siamo
lasciati con l’impegno di incontrarci ancora, nella speranza che possano
esserci anche le altre consigliere e magari il consiglio dei familiares.
Incontrarsi per ascoltarsi, conoscersi sempre di più, cercare insieme il modo
di approfondire la stima reciproca e la collaborazione al servizio della Chiesa
e del Regno di Dio è ciò che ci sta a cuore ed è l’augurio che ci siamo
rivolti.
Lucia
Capriotti
buona pasqua !
EL GRECO, Il Risorto appare alla Madre
Gesù non è un morto, è risorto, è il Vivente!
Non è semplicemente tornato in vita, ma è la
vita stessa, perché è il Figlio di Dio, che è il Vivente.
Gesù non è più nel passato, ma vive nel
presente ed è proiettato verso il futuro,
Gesù è l’«oggi» eterno di Dio.
E questo è un messaggio rivolto a me, a te cara
sorella, a te caro fratello.
Quante volte abbiamo bisogno che l’Amore ci
dica: perché cercate tra i morti colui che è vivo? I problemi, le
preoccupazioni di tutti i giorni tendono a farci chiudere in noi stessi, nella
tristezza, nell’amarezza…
e lì sta la morte.
Non cerchiamo lì Colui che è vivo!
Accetta allora che Gesù Risorto entri nella tua
vita, accoglilo come amico, con fiducia: Lui è la vita!
Se ti sembra difficile seguirlo, non avere
paura, affidati a Lui, stai sicuro che Lui ti è vicino, è con te e ti darà la
pace che cerchi e la forza per vivere come Lui vuole.
Che la forza della Risurrezione di Cristo possa
raggiungere ogni persona - specialmente chi soffre – e tutte le situazioni più
bisognose di fiducia e di speranza.
Papa Francesco
Buona Pasqua!
La Presidente e il suo Consiglio
ausilia xompero
All'alba del 23 ottobre 2013, dopo lunga malattia, all'età di 72 anni, Ausilia ha incontrato il suo Signore, lo Sposo che l'aveva affascinata e scelta e al quale aveva risposto con entusiasmo "eccomi", nella sua giovinezza, entrando nella Compagnia Missionaria del Sacro Cuore.Con passione ha annunciato il Vangelo a quanti ha incontrato, in ogni ambiente e circostanza, soprattutto nelle tante parrocchie dove ha animato le missioni popolari.Chiunque l'ha incontrata non dimentica il suo sorriso, la sua dolce fermezza nel parlare di Gesù, la sua capacità di ascolto e di attenzione.Ringraziamo Dio Amore per avercela donata.La ricordiamo nella fede e nella preghiera insieme con il fratello Don Eugenio e la sorella Mattea.Facciamo nostre due espressioni della Scrittura che lei particolarmente amava e ripeteva:"Come sono belli sui montii piedi del messaggero che annuncia la pace" (Is 52,7)"Rendete grazie al Signore, perché è buono,perché il suo amore è per sempre" (Sl 136,1)