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DEL SACRO CUORE
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Bella esperienza di NOI CM
Posted by Lucia Capriotti

Visita di Martina e Lucia ai gruppi del Portogallo

L’aereo fa il ballerino dalla pista di decollo a Bologna fino alla pista di atterraggio a Lisbona, dopo aver attraversato un mare di nuvole e di nebbia, mentre io avevo sperato di godermi il paesaggio! Poiché arriviamo in ritardo, perdiamo la coincidenza per Porto, dobbiamo aspettare più di due ore. Insomma, partite alle 12,30 da Bologna, siamo a Porto alle 19! Ma ringrazio il Signore di toccare il suolo portoghese! E c’è Teresa Castro ad attenderci: ho sempre avuto un bel ricordo di quando abbiamo vissuto insieme a Bologna.

Arriviamo a casa – quella casa che conosco solo dalle foto – sotto la pioggia battente e Lúcia ci accoglie. Sono felice di essere qui, in questa terra e in questa casa che è carica della presenza e dei ricordi di p. Albino e delle missionarie portoghesi e italiane che hanno vissuto qui e fatto crescere la CM portoghese.

Nei giorni seguenti, è un via-vai di missionarie che vengono a salutarci e soprattutto a dialogare con Martina. È una gioia incontrarle: quelle che conosco da tanti anni e con le quali ho condiviso esperienze di lavoro e assemblee generali, quelle che ho incontrato solo una volta e quelle che non ho mai incontrato. La loro accoglienza, il loro affetto, la loro generosità mi fa sentire come è bello essere in Famiglia.

C’è anche Bina, che è venuta a casa, in vacanza, dalla Guinea Bissau. Il venerdì, con Martina e Bina andiamo a trovare Odete, l’unica che non può venire e Porto, perché impegnata ad assistere la mamma novantenne gravemente inferma. È stata una gioia rivedere anche Odete, dopo tanti anni, e stare un po’ con lei. Mentre lei è in dialogo con Martina, Bina e io facciamo una passeggiata e abbiamo modo di raccontarci la nostra esperienza CM. Uno

scambio semplice e fraterno, profondo, di cui ringrazio Bina e il Signore.

Porto, Fatima, Coimbra

Con Teresa Castro il primo giorno vado a messa nella chiesa del Carmine e visitiamo anche la chiesa dei Carmelitani, una a fianco dell’altra, bellissime. Il giorno dopo andiamo a Fatima: arriviamo con il cielo carico di nuvoloni neri, ma dopo uno scroscio di pioggia, mentre siamo a messa, scoppia un gran sole caldo. La messa nella basilica della SS. Trinità, la preghiera nella cappella delle apparizioni, la visita alla basilica di Nostra Signora del Rosario, alle case dei pastorelli e ai luoghi delle apparizioni dell’angelo, ci mettono in ascolto del mistero. A Maria affido la CM, le nostre famiglie, tutti coloro che chiedono la nostra preghiera, il mondo intero, soprattutto la causa della pace.

Nei giorni seguenti ho modo di visitare Porto: il centro con la torre dos Clerigos, la splendida Cattedrale, la piazza della Libertà e l’Avenida dos Aliados, la Stazione s. Bento, la Chiesa dos Congregados… e infine vado con Laura a messa nella splendida chiesa della SS. Trinità, poi lungo il fiume Douro fino alla foce e a passeggiare lungo la riva dell’oceano. E passeggiando, anche con Laura ci raccontiamo la nostra vita e il dono di essere nella Compagnia Missionaria.

Lúcia un giorno mi accompagna a visitare Coimbra, città che vanta la più antica e famosa Università del Portogallo, nella quale lei ha vissuto la sua giovinezza di studentessa, essendo cresciuta in un paese vicino. Una città tutta da scoprire, affascinante, non solo per la maestosità della sua Università, ma per le sue bellissime Chiese – Santa Cruz, la Vecchia e la Nuova Cattedrale –, le sue stradine e scalinate a picco del centro storico, le sue casette colorate che si affacciano sul fiume Montego, i ricordi di S. Antonio di Padova. Qui il giovane monaco agostiniano Ferdinando incontrò i seguaci di Francesco di Assisi a Los Olivaes, appena fuori città, e si consegnò a questo nuovo modo di servire Dio e la Chiesa, diventando fra Antonio, l’umile e grande teologo a cui Francesco affidò, con un biglietto autografo tuttora conservato, l’insegnamento della teologia ai suoi frati minori; il grande Santo di Padova che rischiò la vita nel difendere i poveri dalle prepotenze degli usurai, che convertì tanti eretici, che predicava ai pesci quando gli uomini si rifiutavano di ascoltare la Parola di Dio. Preziosa, nella visita a Coimbra, la presenza della sorella di Lúcia, che non solo ci accoglie e ci offre il pranzo, ma ci accompagna anche in auto a visitare parte della città. E preziosa la generosità di Amelia che ha messo a disposizione la sua auto con la quale possiamo realizzare i nostri spostamenti.

Ascolto e dialogo

Il sabato tutto il gruppo si riunisce per ascoltare la presidente che offre una lettura della vita della CM, negli sviluppi vissuti attraverso le Assemblee, cercando di cogliere i valori, l’impegno, le esigenze della situazione attuale. Pone alcune domande su cui il gruppo riflette in silenzio. Infine c’è un ampio e ricco dialogo, che evidenzia la disponibilità alla missione, il desiderio della comunione, l’impegno nel servizio, la ricerca faticosa e le difficoltà concrete nella scelta e nella realizzazione del bene. Tutto apre il cuore a una grande speranza per guardare con fiducia il futuro. All’incontro è presente e attiva anche Ermelinda, rappresentante del piccolo gruppo di familiares di Lisbona.

Domenica ancora tutte insieme per il ritiro. Tocca a me proporre la meditazione, sul tema

“Dall’ECCOMI al NOI CM”. Anche qui viviamo un profondo clima di ascolto e di condivisione, di preghiera e di ringraziamento per ciò che lo Spirito ci permette di comprendere e di vivere.

La Messa è celebrata dal Vescovo ausiliare emerito di Porto, D. João, molto amico della CM, che resta poi con noi per la merenda e per le foto ricordo.

Funchal

E arriva il tempo di partire, dopo una settimana a Porto, per raggiungere quella sorprendente isola vicina al Marocco, che è Madeira. Anche in questa occasione il volo attraversa nubi nere e arriviamo a Funchal con la pioggia e il vento, ma la temperatura è più che mite. C’è Teresa Freitas ad attenderci e ci accompagna nell’appartamento, che è la sede della CM in questo avamposto atlantico, dove siamo attese da Paixão, la responsabile del gruppo. E arrivano subito le altre missionarie e alcuni familiares, felici di incontrarci. E noi ancora di più. Martina e io arriviamo qui per la prima volta. Tutto ci è nuovo e ci sorprende. Il tempo guarisce in fretta e ci ritroviamo in piena estate, tra monti e mare, in una città distesa sul fianco del monte, fatta di case circondate di fioritissimi giardini arricchiti di innumerevoli bananeti. Con gratitudine penso che le prime aspiranti missionarie portoghesi giunsero nella Compagnia Missionaria a Bologna, provenienti da Madeira.

Dopo i saluti e gli abbracci, subito ci ritroviamo a gustare un video sulla vita di p. Albino, che abbiamo visto anche a Porto. Si crea un clima di silenzio che sa di preghiera e alla fine siamo commossi e grati.

Nei giorni seguenti, mentre Martina incontra singolarmente le missionarie, trovo il tempo di andare a scoprire questa bellissima città con il suo lungomare e le sue stradine ripide. Mi ricorda molto la nostra costiera sorrentina. Ogni giorno a messa nella bellissima cattedrale o nella chiesa del Carmine, e quasi sempre qualcuna delle missionarie è a messa e a pranzo con noi.

Calore familiare

Momenti di relax e di caloroso clima familiare ci sono stati donati in casa di Madalena e di Paixão. A pochi passi dalla sede, c’è la casa di Madalena, dove vivono anche il fratello sacerdote e una sorella. Commovente la presentazione dell’album dei ricordi di famiglia – una famiglia di dieci figli – e dell’ordinazione sacerdotale del fratello.

Per raggiungere la casa di Paixão invece, viaggiamo circa un ora su per i monti e, infine, dalla sua casa, vediamo ancora l’oceano! Ci attendono le sue due sorelle con un’accoglienza vivace e calorosa. Ci sono anche Madalena e Teresa Freitas. Veramente un’esperienza di fraternità semplice animata dalla carica di entusiasmo che caratterizza Paixão.


Al ritorno in città, visita al cimitero, alla tomba di Teresa Carvalho. Sostiamo in preghiera, rendendo grazie al Signore per il dono della sua lunga vita e della sua passione per il Regno di Dio, vissuta in un grande spirito di appartenenza alla Compagnia Missionaria. La rivedo nelle tante occasioni in cui ci siamo incontrate in Italia: i suoi vivaci racconti, la sua carica di gioia nel cantare e ballare “Linda Morena”, i suoi interventi appassionati nelle Assemblee generali.

Comunione ecclesiale

Abbiamo vissuto alcune significative esperienze di comunione ecclesiale. Anzitutto la visita al Vescovo di Funchal, D. António Carrilho, con Madalena e Paixão. Ci ha accolte con affetto e con grande gentilezza, quasi con “rispetto”. Ci ha rivolto tante domande sulla vita della nostra Famiglia e sul suo carisma. Un dialogo davvero coinvolgente. Un’attenzione nei nostri confronti che ci ha stupite e commosse. Infine lo scambio di nomi e di indirizzi e la foto ricordo, ripetuta in varie posizioni per soddisfare il grande senso estetico del Vescovo, che vuole pubblicare una pagina sul notiziario diocesano.

Altri incontri significativi sono stati le visite a due comunità dei padri Dehoniani: il seminario e il collegio. Anche in queste occasioni abbiamo ricevuto un’accoglienza semplice, simpatica e affettuosa. Martina e io non conoscevamo i padri, ma ci siamo proprio sentite in famiglia.

Anche a Funchal momenti di grande comunione e condivisione sono stati gli incontri del gruppo con la presidente e il ritiro. Grande clima di ascolto reciproco, nel silenzio orante. Momenti di profonda gratitudine per quanto il Signore concede di scoprire e di vivere a ciascuno e insieme, secondo le proprie possibilità e nella consapevolezza dei propri limiti. Senso di rinnovata consegna allo stile e alla missione CM. Viva speranza in una rinnovata presenza e animazione missionaria e vocazionale nella comunità cristiana, nella possibilità di un maggiore coinvolgimento nella vita diocesana.

Ringrazio il Signore e tutta la Compagnia Missionaria portoghese per l’esperienza di forte comunione che abbiamo vissuto. Soprattutto per la testimonianza di corresponsabilità e condivisione nella vita del gruppo, a Porto, tra missionarie di vita fraterna (solo due) e missionarie che vivono in famiglia. Per la comunione e la condivisione di vita, a Funchal, tra missionarie e familiares.

Il Signore benedica e renda feconda questa bella realtà della nostra Famiglia.

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