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Ricordo di Beatrice Mazzieri
Posted by Compagnia Missionaria

Beatrice donna riservata

Il 13 marzo 2020 è deceduta Beatrice Mazzieri, missionaria italiana. Ha fatto parte del gruppo di vita in famiglia di Bologna per molti anni.

Bea, come la chiamavamo affettuosamente, non ha avuto una vita facile e, da parte mia, l’ho conosciuta quando viveva con suo fratello nell’appartamento di Via Guidotti, 65 (proprietà della CM). Erano in affitto ed anno trascorso un buon periodo vicino a noi. Lavoravano tutti e due ed entrambi erano molto discreti. Il fratello è deceduto molto tempo fa. Beatrice ha continuato a vivere vicino a noi per vari anni da sola e, nel periodo del pensionamento si dedicava al volontariato collaborando con il Quadrifoglio, organizzazione che si interessava del recupero delle persone drogate.

Dopo vari anni, è andata a vivere al Pallavicini, struttura diocesana, dove ci sono vari alloggi per persone che hanno una pensione insufficiente per pagare l’affitto e lì ha vissuto fino ad alcuni anni fa facendo volontariato nel diurno per anziani gestito dalla diocesi e che si trovava a pochi passi dalla sua nuova abitazione.

Negli anni del mio servizio CM a Bologna sono stata spesse volte a trovarla e conoscevo anche la vicina con la quale c’era un buon rapporto di collaborazione e solidarietà. In questi ultimi 6 anni è sempre stata poco bene di salute con la necessità negli ultimi 3-4 anni di essere coadiuvata dalla vicina per prendere le medicine perché cominciava a perdere la memoria. Non potendo più lasciarla in casa da sola, un cugino al quale ha affidato la gestione dei suoi beni, ha deciso che era bene affidarla ad una casa di riposo

Nel 2018 è stata ricoverata nella casa di riposo gestita dalla “Comunità in cammino” che si trova vicino a noi e dove attualmente si trova anche la nostra Cesarina. In questo ultimo periodo è stata ricoverata all’Ospedale Maggiore di Bologna dove è deceduta. Purtroppo in questa situazione difficile dovuta a Covin 19 ci ha costrette a rimanere assolutamente in casa con tutte le restrizioni del caso, non siamo potute starle vicine come avremmo voluto. E’ stata importante la presenza di Edvige e Giannina al funerale che ringraziamo di cuore.

Da parte mia la ricordo come una cara sorella con la quale ho potuto condividere sia la sua situazione di fragilità, il suo sentire e la preghiera. Ho colto la sua fede nella presenza di Gesù nel suo cuore come compagno fedele. Il suo sorriso quando ne parlava mi è rimasto nel cuore come un ricordo prezioso. Questo suo mondo intimo non traspariva normalmente ma le sue amiche di tavolo sapevo che apprezzavano la sua persona ed anche il personale della struttura dove si trovava. Manifestava anche un grande dispiacere per non poter vivere nella sua casa e questo era un suo cruccio molto grande. Credo che il suo carattere riservato ed il non poter vivere in un ambiente a lei più congeniale le creavano una grande sofferenza.

Abbiamo fiducia che il Signore ha continuato a sostenerla con la sua vicinanza anche negli ultimi giorni della sua vita e confidiamo a Lui che è Vita Eterna la nostra Beatrice.

Martina Cecini

Grazie, Beatrice

Ho conosciuto Beatrice nel periodo del mio volontariato nella comunità del Quadrifoglio ad Ozzano Emilia. agli inizi degli anni ‘ 80 - ed è stata la prima missionaria, dopo mia sorella Giuseppina naturalmente – con cui io abbia stretto una bella e forte amicizia. Dall’inizio mi hanno colpito le sue qualità umane, quelle espressioni di “abituale serenità, semplicità e dolcezza” (di cui parla il nostro Statuto (n°48)). Ho imparato poi nel tempo a conoscerla più in profondità . Beatrice aveva una grande maturità umana e una forte fede: sapeva farsi attenta e accogliente con discrezione ed umiltà. Sapeva trasmettere fiducia incondizionata. Con lei ti sentivi subito accolta con simpatia

Furono queste qualità umane ad orientarmi verso di lei quando ad Ozzano Emilia maturai il desiderio di ricevere il sacramento della confermazione (non ero ancora cresimata ) e avevo un serio cammino da fare . La scelsi come madrina. Beatrice mi mostrava con la sua vita la gioia e la bellezza del vivere le piccole cose della quotidianità, lavoro, famiglia, amicizia come i luoghi propri della consacrazione secolare. Inoltre la sentivo anche molto vicina nella condivisione di alcuni valori come la solidarietà con i fratelli più poveri o più disagiati.

I nostri incontri formativi erano davvero molto particolari. I nostri dialoghi erano condivisioni di vita e… condivisioni della buona cucina emiliana di cui lei era davvero ottima cuoca. Non posso dimenticare le domeniche dei nostri incontri formativi quando non mancava di prepararmi dei pranzi particolari. Era un modo molto semplice e concreto di trasmettermi affetto Con un’attenzione premurosa e intelligente si rendeva conto che venivo abbastanza stanca dal servizio in comunità e avevo bisogno di amicizia semplice e di riposo . Altri momenti che ricordo con gioia sono state le occasioni in cui - io e la mia famiglia - abbiamo avuto la gioia di averla nostra ospite al sud. Era molto legata a mia sorella Giuseppina, a mia mamma, mia sorella, ai miei nipoti.

Grazie, Bea, per quanto mi hai donato. Resterai sempre nel mio cuore.

Marinella Martucci
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