Compagnia Missionaria del Sacro Cuore
La COMPAGNIA MISSIONARIA DEL SACRO CUORE è un istituto secolare, che ha la sede centrale a Bologna, ma è diffusa in varie regioni d'Italia, in Portogallo, in Mozambico, in Guinea Bissau, in Cile, in Argentina, in Indonesia.
News
-
14 / 05 / 2021
SOLENNITA\' DEL SACRO CUORE DI GESU\'
Venerdì 11 giugno 2021...

-
14 / 05 / 2021
SOLENIDADE DO SAGRADO CORAÇÃO DE JESUS
Sexta-feira 11 de junho de 2021...

-
14 / 05 / 2021
SOLEMNIDAD DEL SAGRADO CORAZÓN DE JESÚS
Viernes 11 de junio de 2021...

donarsi nell'accoglienza
Carissime/i,
stiamo
camminando verso la Pasqua cercando di rinnovare i nostri cuori per farli più
conformi al Cuore di Cristo. Il Papa, in questa Quaresima ci ha invitato a
recuperare l’amabilità: “… stiamo più attenti a dire parole di
incoraggiamento, che confortano, che danno forza, che consolano, che stimolano,
… La carità si rallegra nel veder crescere l’altro. Ecco perché soffre quando
l’altro si trova nell’angoscia: solo, malato, senzatetto, disprezzato, nel
bisogno… La carità è lo slancio del cuore che ci fa uscire da noi stessi e che
genera il vincolo della condivisione e della comunione”.[1]
Il
nostro carisma ci chiama a vivere l’amore, ad avere gli stessi sentimenti di
Cristo Gesù e la risposta è sempre concreta, per questo desidero far emergere
quello che si è vissuto come CM in quest’ultimo periodo accompagnando Lucia Maistro,
con l’affetto e la vicinanza che si è vissuta fino alla sua dipartita. “La nostra donazione trova sostegno
anche nel sentire la CM come luogo dove ci si accoglie e ci si aiuta
reciprocamente…”.[2] In vari
gruppi della nostra CM si vive una vera donazione ed attenzione alla sorella
missionaria ammalata e fragile che chiede, in molti casi, uno sforzo extra e
che è una bella testimonianza del nostro carisma di amore. Ringrazio tutte le
missionarie per questo.
Riprendendo la Lettera Programmatica
ricordiamo: “Fare dei nostri gruppi una Betania
accogliente, un luogo di incontro, di riposo, di festa … è, e sempre è stata,
la meta desiderata che esige impegno costante da parte di tutte e di ciascuna”.[3]
“Sapersi e sentirsi portatrici di
questa ricchezza produrrà certamente, frutti di fecondità, di gioia e di
speranza. In tutte le
tappe e le età della vita siamo chiamate ad essere“… una
testimonianza di comunione fraterna che diventi attraente e luminosa”.[4] Chiediamo al Signore che
rinnovi il nostro cuore per essere più famiglia, una nuova Betania aperta a
ricevere tutti.
Siamo vicine alla
celebrazione della Festa del nostro Patrono S. Giuseppe, modello di coraggio e
fiducia in Dio, Padre di tenerezza e di accoglienza; chiediamo che interceda
per noi. E nella nostra festa dell’Eccomi, Maria ci rinnovi nel servizio umile
e gioioso al Signore ed ai fratelli.
A nome del
Consiglio Centrale ricevete
un
fraterno abbraccio
ed il
nostro augurio di una
SANTA
PASQUA DI RISURREZIONE
Graciela
[1] Messaggio di Papa Francesco Quaresima 2021.
[2] Statuto CM N° 50
[3] Lettera Programmatica N° 6 pag. 16-17
[4] Lettera Programmatica N° 6 pag. 18

la tenerezza
Carissime/i,
in questi ultimi mesi la CM ha
vissuto avvenimenti significativi. Il 30 agosto abbiamo celebrato i 50 anni di
Vita Consacrata di Laura Gonçalves e il 29 settembre di Mariolina Lambo; il 20 settembre scorso la prima emissione dei voti
di Anna Pati (Rosy) . Ringraziamo il Signore per la chiamata e la risposta
generosa delle nostre sorelle che arricchiscono la nostra famiglia CM. Per
tutto questo lodiamo Dio nostro Padre e affidiamo la loro vita a Maria nostra
madre.
Con
questo numero di Vinculum si inizia a lasciare uno spazio destinato alla
formazione permanente, con la collaborazione delle Responsabili di Formazione,
che alla richiesta del CC hanno dato la loro disponibilità; ogni volta
proporranno del materiale di riflessione che ci aiuterà ad arricchire la nostra
formazione. Grazie per questo!!!
Abbiamo
già tra le mani la Lettera Programmatica (LP), è un invito a riflettere e
rinnovare il nostro Essere e Missione. Lo Spirito continuerà a parlarci nella
misura in cui ci lasceremo interpellare dal vissuto e da quanto emerso
dall’Assemblea Generale. Dal CC: ”Suggeriamo
sia a livello personale che di gruppo di porci l’interrogativo: qual è il
“nuovo” che dobbiamo incarnare o rinnovare nella nostra vita per essere Profeti
dell’amore, Missionarie con un cuore che sappia ascoltare e dialogare con
umiltà...” (LP pag 1)
Continuiamo
unite nella preghiera e offerta per le nostre sorelle e fratelli provati dalla
sofferenza fisica, la violenza e dalle varie realtà complesse che opprimono i
loro diritti essenziali. Nella LP si inizia con l’icona del Buon Samaritano che
riassume la nostra vocazione, siamo chiamate a camminare nel quotidiano
sentendoci vicine, prossime, comunicandoci la tenerezza di Dio che abbiamo
sperimentato.
“Così
potete essere tanto vicini da toccare l’altro, le sue ferite e le sue attese,
le sue domande e i suoi bisogni, con quella tenerezza che è espressione di una
cura che cancella ogni distanza. Come il
Samaritano che passò accanto e vide e ebbe compassione. È qui il movimento a
cui vi impegna la vostra vocazione: passare accanto ad ogni uomo e farvi
prossimo di ogni persona che incontrate…” (LP pag 2)
Si sta avvicinando il tempo
dell’Avvento, tempo di attesa per disporre il nostro cuore ad attualizzare la
nascita del nostro Salvatore che facendosi uomo sceglie di nascere nell’umiltà
di un presepio. Celebriamo anche la nascita della nostra CM, per questo auguro
a tutti anche a nome di tutto il Consiglio un
Santo Natale
vissuto in azione di grazia
per il regalo di questa Famiglia
In comunione
Graciela

un cuore che vede
Carissime/i,
nell’approssimarsi della celebrazione della
Festa del Sacro Cuore di Gesù ricevete un abbraccio fraterno.
Alcuni potranno celebrarlo quest’anno
nell’Eucaristia, altri per mezzo della comunione spirituale nelle proprie case,
l’essenziale è ringraziare per questo enorme dono dell’Amore che sgorga dal Suo
Cuore e che è sorgente della nostra spiritualità e missione.
Stiamo
riprendendo lentamente gli impegni quotidiani che, a causa della pandemia,
abbiamo dovuto lasciare. Anche se è buona cosa non abbandonare il vissuto in
questo tempo: il silenzio – l’ascolto – la contemplazione. Chiediamo al Signore
un cuore nuovo:
“un
cuore che Vede. Questo cuore vede dove c’è bisogno di amore e agisce in modo
conseguente” [1]… “Dio guarisce la miopia dei nostri occhi e non lascia
che il nostro sguardo si fermi in superficie … La
persona contemplativa si esercita per guardare con gli occhi di Dio
sull’umanità e sulla realtà
creata, fino a vedere l’invisibile …”[2]
Come il Buon Samaritano siamo chiamate ad
essere il pellegrino che guarda con il cuore la realtà che lo circonda e con un
cuore misericordioso accoglie quelli che soffrono.
A nome del Consiglio auguro una Gioiosa Festa
del Cuore di Gesù a tutti.
Graciela
VINCENT
VAN GOGH, Buon samaritano, 1890
[1]
Contemplate - Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di
Vita Apostolica n. 59
[2]
Contemplate - Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di
Vita Apostolica n. 58

vivere con radicalità
"Nell'Ecce
venio di Cristo e nell'Ecce ancilla di Maria è compendiata tutta la nostra
vocazione e il nostro fine, il nostro dovere e le nostre promesse" (P. Dehon)
Miei
fratelli e mie sorelle,
oggi ci troviamo ad essere
protagoniste/i di un tempo di prova per tutta l’umanità ed allo stesso tempo di
Grazia, poiché in questa realtà il Signore parla e sentiamo il suo abbraccio di
amore che, assieme all’abbraccio di Maria, ci sostiene.
In questa Quaresima stiamo
ripercorrendo con Gesù il deserto che ci permette di sperimentare il silenzio,
la preghiera, la contemplazione, centrati nella Comunione e nell’Oblazione,
come ci è accaduto poche volte nel corso delle nostre vite. Con fiducia
camminiamo verso la Pasqua, perché “Ecco, io faccio nuove tutte le cose” (Ap.
21,5).
Come Famiglia CM il Signore ci invita a
vivere con radicalità il nostro carisma magnificamente espresso nello Statuto e nel Rdv n. 10:
“La vita d'amore così vissuta farà
di noi un complemento reale dell'immolazione di Cristo e ci renderà
cooperatrici di redenzione all'interno del mondo.
Per
questa finalità valorizzeremo tutta la nostra vita con le sue gioie e speranze,
con il suo peso di lavoro, di fatica e di prova, in comunione con le sofferenze
e la morte di Cristo (cfr. Col.1,24)” (Statuto)
“Come
San Giovanni, vediamo nel Cuore Trafitto di Cristo il segno di un amore che,
nel dono di sé, ricrea l'uomo e la donna a immagine di Dio. Siamo chiamate ad
inserirci in questo movimento dell'amore redentore mediante:
*l'unione
con Cristo e la solidarietà con tutta l'umanità e il creato, offrendoci al Padre come oblazione viva,
santa e a lui gradita (Rom. 12,1) in tutte le espressioni della nostra vita: il
lavoro, le relazioni con le persone, le circostanze liete o tristi ...;
* la "preghiera di oblazione"
recitata ogni mattina e la nostra piccola preghiera di offerta ripetuta
durante la giornata (Regolamento
di vita)
Come stiamo vivendo oggi
la nostra missione? Ciascuno/a sta cercando di farlo con creatività, usando le
reti sociali che ci permettono di stare vicini nell’ascolto, condividendo
parole di incoraggiamento e preghiera. In alcuni casi avendo cura dei familiari
e vicini vulnerabili con necessità speciali. Altri con il loro lavoro
condividendo i propri doni.
Ringraziamo Dio che ci
permette di avere cura delle nostre missionarie e delle nostre famiglie che in
questo tempo sono provati da questa pandemia. Continuiamo pregando affinché
presto abbia fine questa grande prova ed impariamo come umanità ad avere
maggiore cura gli uni degli altri ed a ritrovare l’essenziale. Ci aspettano
tempi di ricostruzione non solo economica ma anche sociale e politica nelle
quali dovremo essere protagoniste.
Cristo ha vinto la morte, in Lui abbiamo la Vita Nuova, Lui è la nostra
Speranza.
Ricevete da parte del
Consiglio Centrale e da parte mia un fraterno abbraccio ed il nostro
AUGURIO DI UNA
SANTA PASQUA
DI RESURREZIONE
In comunione
Graciela

l'amore infinito di dio
«E io, quando sarò innalzato da
terra, attirerò tutti a me»
(Gv 12,32)
Carissimi/e,
siamo immersi gioiosamente nel tempo pasquale continuando
a tenere fisso lo sguardo su Gesù autore e perfezionatore della fede. La gioia
del Risorto vivente in mezzo a noi ci comunica la speranza che non delude e che
si manifesta nella preghiera e dell’incontro con gli altri con i quali
condividiamo il cammino della vita. La prova e le situazioni difficili non
possono rubarci questa gioia profonda che scaturisce dalla certezza che il
Signore della vita è con noi sempre.
Stiamo vivendo anche gli ultimi mesi che ci separano
dalla nostra IX Assemblea Ordinaria CM che celebreremo dal 19 al 28 luglio
prossimi. Un tempo prezioso per prepararci a questo evento che richiede di
ripensare il cammino della nostra famiglia nel contesto attuale. Si intensifica
la preghiera ed il confronto/dialogo tra noi perché possiamo vivere questo
avvenimento con il cuore e la mente aperte/i alle sorprese di Dio, ai suoi
disegni di amore e di misericordia.
La prossima solennità del Sacro Cuore di Gesù centro e
apice della nostra spiritualità ci chiede di continuare ad accogliere l’amore
infinito di Dio nelle nostre vite per essere accoglienti e misericordiose tra
di noi e con tutti coloro che fanno parte del nostro quotidiano. E’ Lui che ci
attira a sé e ci fa sperimentare il dono prezioso di un cuore che sa ascoltare
la sua voce, sentire e vivere immersi nella sua misericordia infinita.
Riconosciamo che le nostre scelte necessitano sempre di un discernimento autentico e che non sempre siamo
pronte a riconoscere i nostri peccati e limiti, ma possiamo avere fiducia
che, ricominciare con il perdono
reciproco ed il perdono di Dio è sempre possibile.
Siamo anche immersi nel nostro tempo e nelle
contraddizioni ed ambiguità che ci interrogano e ci pongono dubbi. Li viviamo
con le tante persone che incrociamo sulle nostre strade e riconosciamo che il
bene è sempre nascosto e presente anche se non evidente. E qui dobbiamo avere
un occhio speciale per vedere al di là delle apparenze sia nel bene che nel
male. Vedere in profondità è un dono che possiamo chiedere al Signore perché i
nostri rapporti siano davvero più attenti e conformi alla sua volontà. Il grano buono e la zizzania convivono in noi e ci chiamano continuamente a
verificare con onestà la nostra vita davanti al Signore.
Continuiamo a lavorare su noi stesse perché siamo
chiamate alla santità, come ci indica P. Albino e Papa Francesco. Continuo
a vederli vicini nel richiamarci a
vivere, realisticamente ed autenticamente, la nostra vocazione. Il cammino è
lungo ed entusiasmante perché ci manteniamo dinamiche e sempre vigilanti
nell’attesa perseverante di Colui che ci attira a sé con il suo dono senza
limiti.
In comunione.
Martina

servitori di cristo morto e risorto
Carissime/i,
eccomi
di nuovo a voi. Stiamo vivendo questi mesi di preparazione della nostra
Assemblea della Compagnia Missionaria che celebreremo insieme e che ci
coinvolge tutte. É un tempo di grazia, tempo di ascolto di ciò che lo Spirito ci suggerisce, tempo nel quale desideriamo
aprirci alle novità ed alle sorprese di Dio; tempo per guardare il presente ed
il futuro con i criteri del Vangelo.
Sentiamoci impegnate a
fare la nostra parte sia a livello personale che di gruppo mettendo in comune
ciò che siamo e ciò che ci sta a cuore per il bene della nostra famiglia.
Chiedo a tutte/i una preghiera più intensa perché il Signore guidi le nostre
scelte con la luce dello Spirito Santo.
Un
tempo prezioso ci è dato per preparare la prossima Pasqua che celebriamo
quest’anno il 21 aprile. Ci piace
collegarla al 21 aprile 2014 e ricordare il 5° anniversario del passaggio alla vita piena nella casa del
Padre, di p. Albino Elegante, fondatore della CM. A questo proposito mi è parso
provvidenziale, ritrovare una sua riflessione dell’aprile 1980 alle
missionarie. Ne propongo una parte che ritengo significativa.
… “Questo
atto “ricreativo” avviene mediante la
morte di Cristo per amore. E’ talmente sconvolgente questa rinascita
dell’umanità alla grandezza di Dio, che ci vuole la morte e la risurrezione
dello stesso Figlio di Dio per realizzarla”…
Difatti
anche dopo il battesimo noi
rimaniamo fragili, pur avendo la possibilità e la grazia di vivere una vita
nuova. Siamo sotto il peso della
fragilità “storica”, sotto il condizionamento della “carne”…
Nasce in noi
la spontaneità della risposta, spontaneità che non è superficiale, di
occasione, condotta dalla improvvisazione e dalla emotività … Si concretizza,
prevalentemente e con entusiasmo in quelle espressioni di donazione e di
servizio che già costituiscono l’intelaiatura del proprio essere nella Chiesa,
la “strada maestra” del proprio andare verso Dio e i fratelli …
Ø Si tratta di trascinare
nel proprio impegno tutto se stessi: con la propria posizione spirituale,
ecclesiale, sociale, familiare, di lavoro ...
Ø Si tratta di accettarsi,
volersi bene, valorizzarsi nell’amore, accettare i propri limiti, i propri
difetti, il proprio temperamento, la propria salute, i propri tempi …
Ø Si tratta di arrivare a
modificare le nostre abitudini nel vedere, nel considerare, nel valutare … le
persone e le realtà che ci circondano. Tutto è da Dio. Lo sono anche i miei
fratelli e le mie sorelle. Anche loro sono stati redenti con il sangue di
Cristo con la sua morte e risurrezione. E sono attualmente anche loro amati da
Dio.
E Dio come
vuole me salvo e santo, vuole salvi e santi pure loro.
Quanto
diventa bella la mia vita e come si apre alla gioia, quando nella pazienza e
nella speranza cerco di farmi servitore di Cristo morto e risorto!”.
Trovo molto attuali queste parole ripensando anche
al suo modo di essere con noi. Interpella la nostra vita di relazione con Dio e
tra di noi e ci chiede di ritornare “al primo amore” a ciò che è essenziale per
seguire il Signore e vivere rinnovate dalla Sua Parola nel nostro cammino
quotidiano.
Sono una chiamata di Dio a
lasciarci affascinare dalla bellezza delle meraviglie del Signore Risorto, per
vivere nella gioia e nella festa perché Lui è la nostra Pasqua.
Auguro a tutte e
a tutti
una buona e bella
Pasqua
In comunione.
Martina
