Compagnia Missionaria del Sacro Cuore
La COMPAGNIA MISSIONARIA DEL SACRO CUORE è un istituto secolare, che ha la sede centrale a Bologna, ma è diffusa in varie regioni d'Italia, in Portogallo, in Mozambico, in Guinea Bissau, in Cile, in Argentina, in Indonesia.
News
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14 / 05 / 2021
SOLENNITA\' DEL SACRO CUORE DI GESU\'
Venerdì 11 giugno 2021...

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14 / 05 / 2021
SOLENIDADE DO SAGRADO CORAÇÃO DE JESUS
Sexta-feira 11 de junho de 2021...

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14 / 05 / 2021
SOLEMNIDAD DEL SAGRADO CORAZÓN DE JESÚS
Viernes 11 de junio de 2021...

luogo di origine, culla di affetti
Il 19 novembre 2016 sono
partita per Funchal (Madeira). Avevo con me solo l’indispensabile: un bagaglio
a mano e la gioia per l’opportunità di trascorrere alcuni giorni con il gruppo
della Compagnia Missionaria di questa città. Andavo spoglia e disponibile ad
accogliere, ascoltare, stare con, contemplare… La bellezza di questa perla
dell’oceano Atlantico, la semplicità e la gioia delle persone mi hanno aiutata
a vivere in un costante atteggiamento di lode al Creatore.
Avevo
preparato alcuni sussidi formativi e soprattutto portavo in me la
determinazione di guardare negli occhi, di ascoltare e di lasciarmi orientare
dallo Spirito perché fosse Lui a condurre i nostri lavori.
Ho
trascorso alcuni giorni nella sede della CM di Funchal, un’autentica Betania,
dove tutti si sentono bene, in casa. La presenza discreta, attenta, disponibile
e accogliente di Teresa Freitas, in questo luogo della CM è stata molto
positiva per me. Negli incontri personali e di gruppo ho trovato molta
disponibilità, apertura, ricettività, senso di appartenenza e partecipazione.
Sono rimasta contenta di aver conosciuto Teresa Ornelas, aspirante nel periodo
di Orientamento e per gli incontri che ho avuto con lei.
Ho
partecipato ad un incontro con i familiares e sono rimasta stupita per il loro
dinamismo e impegno a livello CM, ecclesiale, sociale, professionale e
familiare. Ho privilegiato la visita alle famiglie delle missionarie, sempre in
compagnia di Teresa Freitas.
Abbiamo
iniziato il nostro itinerario con la visita ad Ana Castro. Sua sorella, Teresa
Castro, dopo un lungo periodo a Funchal, stava per rientrare a Porto
(Portogallo). Ana mi ha chiesto di ringraziare il Consiglio Centrale e il
gruppo di Porto per aver avuto la possibilità di beneficiare della preziosa
presenza di sua sorella Teresa, che l’ha aiutata molto durante la sua malattia.
Il nostro incontro con queste due sorelle e la nipote Barbara è stato molto
vitalizzante. Una condivisione semplice, aperta e serena, un dialogo
esistenziale. La vita può essere una canzone, un poema, un salmo di lode, una brezza soave…ma è
necessario uscire, stare, parlare e ascoltare, essere, dare il tempo, l’affetto
e credere che ”ciò che è bello non è in vendita”.
Abbiamo incontrato Alexandra e Leonel (sorella e
cognato di Teresa Carvalho) nella loro casa, ultima dimora di Teresa Carvalho
(missionaria). Mi è piaciuto molto questo incontro perché mi ha fatto sentire
che la famiglia delle nostre missionarie è anche la nostra famiglia.
Successivamente
siamo andate a S. Vicente a casa di Paixão. Abbiamo pranzato insieme con le sue sorelle Ismalia e
Virginia. Nel pomeriggio ho offerto alcune nozioni di informatica a Paixăo. E’
stata una giornata indimenticabile! Ho compreso meglio quanto la purezza
dell’aria, che si respira in cima ad una montagna da dove si vedono altre
montagne e il mare, imprime nelle persone una grande semplicità e le unisce in
un’armonia cosmica.
Dopo l’ultimo
incontro con il gruppo, abbiamo accompagnato a casa Conceição per conoscere le
sue sorelle: Maria da Luz e Maria de Lurdes. Da questo luogo si ha la
sensazione di toccare il cielo con le mani e bagnare i piedi nell’acqua del
mare. Che bello! Bella anche la veste battesimale che è servita per le tre
sorelle e che la custodiscono come una reliquia preziosa. Sono trascorsi più di
80 anni, ma la veste sembra ancora nuova ed è un simbolo che evoca la fede
trasmessa e accolta mediante l’azione dello Spirito Santo e con l’adesione personale
di queste tre sorelle.
Celestina e
venuta a prendermi due volte per trascorrere una giornata con lei. La prima
volta abbiamo pranzato insieme nella sua casa e poi siamo andate al Curral das
Freiras, un piccolo villaggio di Câmara de Lobos, circondata da enormi
montagne. Era con noi anche Iveta, sua collaboratrice domestica, dal sorriso
più splendente del sole. Abbiamo visitato la chiesa parrocchiale e la casa dei
genitori di Celestina, ora ristrutturata. L’itinerario è molto bello: montagne,
castagneti, ciliegi…La sosta nello spiazzo do Serrado ci ha dato la possibilità
di riposare un poco e di assaporare il liquore di ginja e il pane di castagne.
La seconda volta abbiamo partecipato all’Eucaristia domenicale nella chiesa di
S. Martinho. Celestina mi ha presentato p. Marcos e dopo aver pranzato al
ristorante, siamo andate al cimitero e abbiamo avuto anche un spazio di
condivisione.
Sono stata poi
con Teresa Freitas a Caniçal: a Santana,
città famosa per le tradizionali case triangolari e alla sua casa situata a
Porto da Cruz, frazione del comune di Machico. La condivisione di ricordi,
emozioni e preghiere per sua sorella Isabel (scomparsa da un anno e mezzo e mai
ritrovata) sono stati momenti forti di comunione, fraternità e partecipazione.
L’ultima visita è
stata a casa di Madalena. Sono rimasta contenta per aver conosciuto i suoi
fratelli: il canonico Francisco Xavier e Maria Helena, ambedue ammalati. Ho
avuto la sensazione di entrare in un santuario, di toccare il sacro, l’altare
dell’offerta della vita tessuta con fili di dolore e di amore. Mi hanno parlato
della fede dei genitori, della loro infanzia e della vocazione. Mi hanno
mostrato album di foto e tante altre cose che fanno parte della storia di
questa famiglia. Provati dalla sofferenza, ma sostenuti dall’Eucaristia, la
Liturgia delle ore, il rosario e dalla dedizione e amore che li unisce. Sono
sereni e manifestano una tenerezza che riscalda l’anima.
Altro unico
momento è stata la visita al cimitero. Siamo andate alle tombe dei familiari di
Madalena (nonni e sorella, Maria Graça), di Assunção (familiari e sorella di
Celestina) e di Teresa Carvalho. Abbiamo pregato per tutti e, in silenzio, ho
manifestato lamia gratitudine a Teresa Carvalho, chiedendole che interceda per
noi presso Dio e perché ci conceda nuove vocazioni.
Abbiamo visitato
il Collegio Missionario dei Padri Dehoniani. Ci hanno accolto p. Alcindo e il
superiore della comunità, p. Roberto che ci ha fatto vedere il Collegio. Mi ha
dato gioia lo spirito di famiglia che ha manifestato. Abbiamo avuto anche
l’opportunità di salutare p. Fernando Ribeiro e il fratello José Luis.
Il 2 dicembre
2016 sono rientrata in Portogallo. Ho lasciato a Madeira un paio di scarpe che,
nonostante fossero nuove, le ho consumate interamente, ma ho portato con me i
bellissimi arcobaleni, le navi e le case illuminate, i giardini della Piazza
del popolo, le colline e le montagne, le rive…e l’affetto di tutti coloro che
condividono con me la fede, la vita ed hanno intrecciato con me lacci di
comunione e di amicizia durante questi giorni.
Ringrazio per
l’accoglienza, la fiducia, l’affetto, la compagnia e la possibilità di visitare
il luogo d’origine, culla di affetti di ogni missionaria.

gesù è amore e pieno di misericordia
25
anni di vita consacrata
Quando
fui chiamata da Dio per servirlo rimasi un po’ disanimata perche avevo paura.
Fui chiamata per la CM
mediante un sacerdote, durante una confessione. Risposi subito di no, che non
volevo, ma non sapevo neppure cos’era la Compagnia Missionaria.
E’ stata una bella chiamata dello Spirito Santo. Dal
momento in cui conobbi la CM
desiderai di appartenergli il più in fretta possibile. Gesù che è amore mi
voleva per Lui.
Mi
sono consacrata il 5 di Agosto del 1990 a Vila Nova de Gaia, nelle vicinanze di
Porto. Ho sempre creduto che è stata la forza e la chiamata dello Spirito
Santo, per questo nel giorno nella mia consacrazione ho fatto delle colombe di
farina (pasta) bianca per offrire ai miei amici. La colomba è il simbolo dello
Spirito Santo che mi ha chiamato e che ha voluto che io rispondessi.
In questi 25 anni di consacrazione mi
sono sempre dedicata a vivere con amore i piccoli gesti sia nell’ambiente di
lavoro, sia dopo come pensionata. Nel lavoro pensavo sempre a qualche fratello
che potesse aver bisogno di m. Ho sempre pensato a quello che il Fondatore, padre Albino, mi
chiese davanti a un vassoio con delle
braci accese, di essere sempre come quella brace accesa, di non lasciarla mai
spegnere.
Si, con l’aiuto di Dio Amore, le
braci si sono mantenute accese, anche se ci sono stati momenti in cui sembrano
spegnersi, è bastato soffiarci
sopra per farle tornare ad accendersi ancora più vive. Rendo
grazie Dio per la forza che mi da per
andare sempre avanti.
Oggi
sono una donna felice, per essermi consacrata totalmente al Signore. Ogni
giorno mi alzo e faccio la mia preghiera di offerta e di consacrazione a Maria.
E cosi sento sempre che questi due Cuori sono sempre con me.
Quest’anno,
per me, è stata una grande grazia celebrare 25 anni di consacrazione. In
parrocchia ho avuto una grande festa, perché è coincisa anche con il 25° di
ordinazione di Padre João Manuel sacerdote dehoniano. Padre Dehon e padre
Albino sono in cielo a lodare il Cuore di Gesù e il Cuore immacolato di Maria.
La
messa di rendimento di grazie è stata il 19 luglio, è stata molto bella la
presenza della CM e per lei ho pregato molto. E’ stato un dono di Dio mettere
insieme la festa del Santissimo Sacramento (tipica dell’isola di Madeira, dove
tutte le parrocchie celebrano la festa del Corpus Domini e per questo le isole
di Madeira e di Porto Santo sono conosciute come isole del Santissimo Sacramento)
In più c’è stata la festa delle prime Comunioni dei bambini del catechismo.
Erano
presenti Madalena, Celestina e Conceiçao. Insieme a loro c’era anche il
fratello sacerdote di Madalena e sua sorella Helena. Hanno concelebrato 13
sacerdoti e io ho dato la mia piccola testimonianza, parlando della Compagnia
Missionaria. Mi sono sentita a mio agio a parlare perché non ero io a parlare
in una chiesa piena di gente , ma lo Spirito Santo. Poi fuori dalla Chiesa c’è
stata una piccola con fraternizzazione, tra vari dolci, una torta ricoperta con
il simbolo della CM. La parrocchia e i bambini del catechismo mi hanno offerto
un quadro dipinto a mano con la mia fotografia. A casa mia sono poi venuti un
gruppo di amici tra cui una giovane molto amica mia. Sono questi i segni di
affetto con cui il Signore ci ricompensa.
Obrigado, PAI.

bella esperienza di noi cm
Visita
di Martina e Lucia ai gruppi del Portogallo
L’aereo
fa il ballerino dalla pista di decollo a Bologna fino alla pista di atterraggio
a Lisbona, dopo aver attraversato un mare di nuvole e di nebbia, mentre io
avevo sperato di godermi il paesaggio! Poiché arriviamo in ritardo, perdiamo la
coincidenza per Porto, dobbiamo aspettare più di due ore. Insomma, partite alle
12,30 da Bologna, siamo a Porto alle 19! Ma ringrazio il Signore di toccare il
suolo portoghese! E c’è Teresa Castro ad attenderci: ho sempre avuto un bel
ricordo di quando abbiamo vissuto insieme a Bologna.
Arriviamo a casa – quella casa
che conosco solo dalle foto – sotto la pioggia battente e Lúcia ci accoglie.
Sono felice di essere qui, in questa terra e in questa casa che è carica della
presenza e dei ricordi di p. Albino e delle missionarie portoghesi e italiane
che hanno vissuto qui e fatto crescere la CM portoghese.
Nei giorni seguenti, è un via-vai
di missionarie che vengono a salutarci e soprattutto a dialogare con Martina. È
una gioia incontrarle: quelle che conosco da tanti anni e con le quali ho
condiviso esperienze di lavoro e assemblee generali, quelle che ho incontrato
solo una volta e quelle che non ho mai incontrato. La loro accoglienza, il loro
affetto, la loro generosità mi fa sentire come è bello essere in Famiglia.
C’è anche Bina, che è venuta a
casa, in vacanza, dalla Guinea Bissau. Il venerdì, con Martina e Bina andiamo a
trovare Odete, l’unica che non può venire e Porto, perché impegnata ad
assistere la mamma novantenne gravemente inferma. È stata una gioia rivedere
anche Odete, dopo tanti anni, e stare un po’ con lei. Mentre lei è in dialogo
con Martina, Bina e io facciamo una passeggiata e abbiamo modo di raccontarci
la nostra esperienza CM. Uno
scambio semplice e fraterno,
profondo, di cui ringrazio Bina e il Signore.
Porto, Fatima, Coimbra
Con Teresa Castro il primo giorno
vado a messa nella chiesa del Carmine e visitiamo anche la chiesa dei
Carmelitani, una a fianco dell’altra, bellissime. Il giorno dopo andiamo a
Fatima: arriviamo con il cielo carico di nuvoloni neri, ma dopo uno scroscio di
pioggia, mentre siamo a messa, scoppia un gran sole caldo. La messa nella
basilica della SS. Trinità, la preghiera nella cappella delle apparizioni, la
visita alla basilica di Nostra Signora del Rosario, alle case dei pastorelli e
ai luoghi delle apparizioni dell’angelo, ci mettono in ascolto del mistero. A
Maria affido la CM, le nostre famiglie, tutti coloro che chiedono la nostra
preghiera, il mondo intero, soprattutto la causa della pace.
Nei giorni seguenti ho modo di
visitare Porto: il centro con la torre dos Clerigos, la splendida Cattedrale,
la piazza della Libertà e l’Avenida dos Aliados, la Stazione s. Bento, la
Chiesa dos Congregados… e infine vado con Laura a messa nella splendida chiesa
della SS. Trinità, poi lungo il fiume Douro fino alla foce e a passeggiare
lungo la riva dell’oceano. E passeggiando, anche con Laura ci raccontiamo la
nostra vita e il dono di essere nella Compagnia Missionaria.
Lúcia un giorno mi accompagna a
visitare Coimbra, città che vanta la più antica e famosa Università del
Portogallo, nella quale lei ha vissuto la sua giovinezza di studentessa,
essendo cresciuta in un paese vicino. Una città tutta da scoprire,
affascinante, non solo per la maestosità della sua Università, ma per le sue bellissime
Chiese – Santa Cruz, la Vecchia e la Nuova Cattedrale –, le sue stradine e
scalinate a picco del centro storico, le sue casette colorate che si affacciano
sul fiume Montego, i ricordi di S. Antonio di Padova. Qui il giovane monaco
agostiniano Ferdinando incontrò i seguaci di Francesco di Assisi a Los Olivaes,
appena fuori città, e si consegnò a questo nuovo modo di servire Dio e la
Chiesa, diventando fra Antonio, l’umile e grande teologo a cui Francesco
affidò, con un biglietto autografo tuttora conservato, l’insegnamento della
teologia ai suoi frati minori; il grande Santo di Padova che rischiò la vita
nel difendere i poveri dalle prepotenze degli usurai, che convertì tanti
eretici, che predicava ai pesci quando gli uomini si rifiutavano di ascoltare
la Parola di Dio. Preziosa, nella visita a Coimbra, la presenza della sorella
di Lúcia, che non solo ci accoglie e ci offre il pranzo, ma ci accompagna anche
in auto a visitare parte della città. E preziosa la generosità di Amelia che ha
messo a disposizione la sua auto con la quale possiamo realizzare i nostri
spostamenti.
Ascolto
e dialogo
Il sabato tutto il gruppo si
riunisce per ascoltare la presidente che offre una lettura della vita della CM,
negli sviluppi vissuti attraverso le Assemblee, cercando di cogliere i valori,
l’impegno, le esigenze della situazione attuale. Pone alcune domande su cui il
gruppo riflette in silenzio. Infine c’è un ampio e ricco dialogo, che
evidenzia la disponibilità alla
missione, il desiderio della comunione, l’impegno nel servizio, la ricerca
faticosa e le difficoltà concrete nella scelta e nella realizzazione del bene.
Tutto apre il cuore a una grande speranza per guardare con fiducia il futuro.
All’incontro è presente e attiva anche Ermelinda, rappresentante del piccolo
gruppo di familiares di Lisbona.
Domenica ancora tutte insieme per
il ritiro. Tocca a me proporre la meditazione, sul tema
“Dall’ECCOMI al NOI CM”. Anche qui viviamo un profondo clima
di ascolto e di condivisione, di preghiera e di ringraziamento per ciò che lo
Spirito ci permette di comprendere e di vivere.
La Messa è celebrata dal Vescovo
ausiliare emerito di Porto, D. João, molto amico della CM, che resta poi con
noi per la merenda e per le foto ricordo.
Funchal
E arriva il tempo di partire,
dopo una settimana a Porto, per raggiungere quella sorprendente isola vicina al
Marocco, che è Madeira. Anche in questa occasione il volo attraversa nubi nere
e arriviamo a Funchal con la pioggia e il vento, ma la temperatura è più che
mite. C’è Teresa Freitas ad attenderci e ci accompagna nell’appartamento, che è
la sede della CM in questo avamposto atlantico, dove siamo attese da Paixão, la
responsabile del gruppo. E arrivano subito le altre missionarie e alcuni
familiares, felici di incontrarci. E noi ancora di più. Martina e io arriviamo
qui per la prima volta. Tutto ci è nuovo e ci sorprende. Il tempo guarisce in
fretta e ci ritroviamo in piena estate, tra monti e mare, in una città distesa
sul fianco del monte, fatta di case circondate di fioritissimi giardini
arricchiti di innumerevoli bananeti. Con gratitudine penso che le prime
aspiranti missionarie portoghesi giunsero nella Compagnia Missionaria a
Bologna, provenienti da Madeira.
Dopo i saluti e gli abbracci,
subito ci ritroviamo a gustare un video sulla vita di p. Albino, che abbiamo
visto anche a Porto. Si crea un clima di silenzio che sa di preghiera e alla
fine siamo commossi e grati.
Nei giorni seguenti, mentre
Martina incontra singolarmente le missionarie, trovo il tempo di andare a
scoprire questa bellissima città con il suo lungomare e le sue stradine ripide.
Mi ricorda molto la nostra costiera sorrentina. Ogni giorno a messa nella
bellissima cattedrale o nella chiesa del Carmine, e quasi sempre qualcuna delle
missionarie è a messa e a pranzo con noi.
Calore
familiare
Momenti di relax e di caloroso clima familiare ci sono
stati donati in casa di Madalena e di Paixão. A pochi passi dalla sede, c’è la
casa di Madalena, dove vivono anche il fratello sacerdote e una sorella.
Commovente la presentazione dell’album dei ricordi di famiglia – una famiglia
di dieci figli – e dell’ordinazione sacerdotale del fratello.
Per raggiungere la casa di Paixão invece, viaggiamo circa un ora su per
i monti e, infine, dalla sua casa, vediamo ancora l’oceano! Ci attendono le sue
due sorelle con un’accoglienza vivace e calorosa. Ci sono anche Madalena e
Teresa Freitas. Veramente un’esperienza di fraternità semplice animata dalla
carica di entusiasmo che caratterizza Paixão.
Al
ritorno in città, visita al cimitero, alla tomba di Teresa Carvalho. Sostiamo
in preghiera, rendendo grazie al Signore per il dono della sua lunga vita e
della sua passione per il Regno di Dio, vissuta in un grande spirito di
appartenenza alla Compagnia Missionaria. La rivedo nelle tante occasioni in cui
ci siamo incontrate in Italia: i suoi vivaci racconti, la sua carica di gioia
nel cantare e ballare “Linda Morena”,
i suoi interventi appassionati nelle Assemblee generali.
Comunione
ecclesiale
Abbiamo vissuto alcune
significative esperienze di comunione ecclesiale. Anzitutto la visita al
Vescovo di Funchal, D. António Carrilho, con Madalena e Paixão. Ci ha accolte
con affetto e con grande gentilezza, quasi con “rispetto”. Ci ha rivolto tante
domande sulla vita della nostra Famiglia e sul suo carisma. Un
dialogo davvero coinvolgente. Un’attenzione nei nostri confronti che ci ha
stupite e commosse. Infine lo scambio di nomi e di indirizzi e la foto ricordo,
ripetuta in varie posizioni per soddisfare il grande senso estetico del
Vescovo, che vuole pubblicare una pagina sul notiziario diocesano.
Altri incontri significativi sono
stati le visite a due comunità dei padri Dehoniani: il seminario e il collegio.
Anche in queste occasioni abbiamo ricevuto un’accoglienza semplice, simpatica e
affettuosa. Martina e io non conoscevamo i padri, ma ci siamo proprio sentite
in famiglia.
Anche a Funchal momenti di grande
comunione e condivisione sono stati gli incontri del gruppo con la presidente e
il ritiro. Grande clima di ascolto reciproco, nel silenzio orante. Momenti di
profonda gratitudine per quanto il Signore concede di scoprire e di vivere a ciascuno e insieme, secondo le
proprie possibilità e nella consapevolezza dei propri limiti. Senso di
rinnovata consegna allo stile e alla missione CM. Viva speranza in una
rinnovata presenza e animazione missionaria e vocazionale nella comunità
cristiana, nella possibilità di un maggiore coinvolgimento nella vita
diocesana.
Ringrazio il Signore e tutta la
Compagnia Missionaria portoghese per l’esperienza di forte comunione che
abbiamo vissuto. Soprattutto per la testimonianza di corresponsabilità e
condivisione nella vita del gruppo, a Porto, tra missionarie di vita fraterna
(solo due) e missionarie che vivono in famiglia. Per la comunione e la
condivisione di vita, a Funchal, tra missionarie e familiares.
Il Signore benedica e renda
feconda questa bella realtà della nostra Famiglia.

festa dell'eccomi e dell'ecce ancilla a funchal
Mi viene il desiderio di
mettere il sottotitolo “L’unione fa la forza”, perché, per l’organizzazione di
questo Incontro, siamo partiti dal Power Point preparato da Lúcia e Glória, del
gruppo di Porto. Il nostro gruppo si è riunito alcune volte per studiarlo e
vedere come presentarlo. Avevamo già acquistato un proiettore che servirà anche
per future presentazioni della CM in alcune parrocchie. Nella sua preparazione abbiamo messo in risalto il compito
di Ana Heliodora, Familiares, perita in Informatica, che ci ha trasmesso
conoscenze sulla sua utilizzazione. Tutto il gruppo si è impegnato nella sua
preparazione, ma specialmente Teresa Freitas nella scelta dei canti e Celestina
nella elaborazione dello schema che, dopo, è stato presentato.
Nel
25 marzo, alle 17,00 sono arrivate le Missionarie, Familiares e una giovane,
invitata dalla Paixão. Dopo la merenda, abbiamo fatto la presentazione del
Power Point.
Come
contenuto e importanza della festa, mettiamo in risalto COMUNUNIONE e MISSIONE, partendo dal logotipo CM che
reassume la sua spiritualità.
In
questo Incontro, la Comunione è
stata molto evidente nella collegialità/condivisione/corresponsabilità e senso
di famiglia. L’altro aspetto: Missione,
si è realizzata perché l’Incontro è stato formativo per tutti (Missionarie,
Familiares, e anche la giovane). L’animazione
si è espressa nella giovane (è catechista, studentessa di musica, ecc.) che ha
partecipato con la lettura del testo evangelico (Lc 1, 26-38) e anche con le
riflessioni personali.
Il
Power Point, nella sua totalità, ci ha ricordato il disegno di Amore di Dio con
l’invito a Maria ad essere Madre del Suo Figlio. Lei ha donato il Suo SI.
L’espressione
“ECCE VENIO”, assieme al “ECCE ANCILLA” di Maria, ha impressionato
profondamente P. Dehon, a chi questa data fu molto importante per la coincidenza con la data del suo
Battesimo.
La
CM - erede di P. Dehon per mezzo di P.
Albino – è nata nella notte di Natale del 1957 e fu riconosciuta “ad
experimentum” nel 25 marzo dell’anno seguente.
Come
alimento forte abbiamo l’Eucaristia e l’Adorazione, facendosi con Cristo “Pane
spezzato per tutti” e trasformando la vita in “Lode” perenne al Signore.
In
seguito, abbiamo fatto la condivisione delle riflessioni personali su gli
aspetti piú rilevanti per ciascuno(a) presente. Sono stati momenti di
arricchimento per una piú forte conoscenza reciproca.
Abbiamo
concluso con il canto del Magnificat proiettato e cantato da tutti.
È
stato un modo originale e importante per aiutare a vivere il nostro SI donato a
Dio, avendo come modelo Maria, Madre, Guida e Custode della Compagnia
Missionaria.

cercansi cuori uguali al suo
In questa Domenica, 22 marzo 2015, nella nostra Capela Coração de Jesus e Maria Imaculada,
Rua Capitão Renato Baptista, 31 – Lisboa – alle 16,00 – ci siamo riuniti
per ricordare e ringraziare il Signore per il giorno 25 marzo 1958, data in cui
la COMPAGNIA MISSIONARIA DEL SACRO CUORE, ha ricevuto la prima Approvazione: è la festa dell’Annunciazione,
dell’ECCOMI (“ecco la Serva del Signore”) come noi, membri della Compagnia
Missionaria, la chiamiamo, perché Maria è modello del SI incondizionato al piano di Dio!
Abbiamo
fatto un momento di MEMORIA, partendo dal pensiero di P. Dehon – “Cercasi cuori uguali al Suo!”,
ricordando la sua vita e l’ispirazione per fondare la Congregazione dei
Sacerdoti del Sacro Cuore. Abbiamo ricordato, anche, la vita di P. Albino
Elegante e la sua ispirazione per fondare la Compagnia Missionaria. Dopo questa
memoria e riflessione sulla nostra spiritualità, abbiamo fatto la preghiera dei
Misteri Gaudiosi del Rosario, anche per la PACE nel Mondo.
E abbiamo concluso condividendo una semplice merenda! Eravamo in
quindici, tra Missionaria, Familiares e Amici CM.
Un abbraccio in comunione a tutti, augurando la Benedizione del
Signore!
Missionaria e Familiares CM a
Lisbona

a braccia aperte
De braços abertos…. (
a braccia aperte) è il ritornello
musicale pubblicitario della TAP che mi accompagna sull’aereo nel viaggio
Bologna/ Porto il 17 marzo.
Allo
stesso tempo, con questo sottofondo, penso a come definire questo viaggio che
verte più sul gratuito che sul necessario, più sul condividere che sul fare, ed
è con questo atteggiamento che mi preparo a vivere questa settimana che mi aspetta in
Portogallo.
All’arrivo
a Porto, Lucia Correia e Teresa Castro (già scattando foto) sono pronte a
ricevermi all’aeroporto. Mi ritrovo cosi con una sensazione piacevole di
ritorno a casa in rua Miguel Bombarda.
Al
mattino dopo aprendo la finestra dal lato della veranda che da sul giardino, mi
appare davanti agli occhi la spettacolare fioritura dell’albero di magnolia.
Anche questo de “braços abertos”.
La
settimana è costellata da tanti momenti di incontri fraterni di convivio e di fraternità. Al centro della settimana
il 21 marzo l’incontro con gli amici per celebrare la festa dell’ “eccomi”.
L’invito fatto agli amici prevedeva la mia testimonianza e mi presentava come
una missionaria con un “curriculum molto diversificato.
Il condividere la mia esperienza mi ha fatto ripercorrere un po’il mio ormai
lungo cammino nella CM, ed è stato anche
un momento di verifica su come vivo concretamente quello che dico a livello
teorico.
Nella
mia vita c’è stato un “eccomi” detto una prima volta come risposta ad una
chiamata, che mi ha portato a scegliere la CM senza sapere bene dove mi avrebbe portato. Poi
via via è divenuto un “eccomi” ripetuto cercando di accogliere “la sua volontà
in qualunque forma si manifesti”(Statuto n.7) nel piccolo della vita quotidiana
e in progetti e decisioni più importanti. Questa Sua volontà che passa
attraverso l’accettazione di un progetto CM. verificato, non solo a livello
personale, ma comunitario e anche attraverso gli appelli più urgenti della
realtà in cui ci troviamo. Tener presente questo a volte significa non dare per
scontato quello che facciamo, ma la ricerca a volte faticosa di come porci e di
come rispondere in maniera coerente alla realtà che ci interpella.
Ci
sono stati “eccomi” gioiosi accettati
con le ali ai piedi. E altri dolorosi, come strappi violenti,che mettevano in
dubbio se quello era veramente il cammino giusto.
I
giorni passano condivido il quotidiano semplice e fraterno con Lucia e Teresa e
altri momenti arricchenti come l’incontro con le varie sorelle che vivono in famiglia,
Justina, Carmen, Rosa, Gloria, Amelia Lidia, per telefono sento Margarida,
Odette e Conceiçao. Con ciascuna ci sono ricordi, avvenimenti, esperienze
vissute insieme, ed è bello aggiornarsi , ricevere e dare notizie dei nostri
gruppi.
C’e
spazio anche per una cena con Padre Giulio Carrara di vecchia data, e i giovani
postulanti della comunità dehoniana di Boavista, e un pranzo della domenica con
Milu sorella di Lucia e la sua bella
famiglia.
Con
Teresa Castro ci ritagliamo anche un pomeriggio turistico; la nostra meta
sempre attraente è la “Foz”, dove il
fiume Douro entra nell’Atlantico, ma quando arriviamo il vento è fortissimo, mi
aspetto quasi di volare, e quindi ci
rifugiamo in una struttura che a detta di Teresa dovrebbe essere un ristorante,
e invece ci ritroviamo nell’oceanario, lo visitiamo, davvero interessante il
mondo acquatico e marino che vediamo. Ci rilassiamo e divertiamo, correndo poi,
un po’ in ritardo per la cena che ci aspetta con padre Arnaldo, anche lui di
vecchia data.
Arriva
il 25 marzo Solennità dell’Annunciazione del Signore, con Lucia e Teresa
partecipiamo all’eucarestia e ci sentiamo in comunione con tutta la CM.
Nel
pomeriggio accompagnata ancora da Lucia e Teresa riparto da Porto con destino a Lisbona.
Oltre
alle valigie porto con me alcune
magnolie e fiori del nostro giardino,
anche loro devono passare diversi controlli, penso chissà se resisteranno fino
a Bologna!
Arrivo
a Lisbona e qui mi fermo da Teresa Gonçalves, lei non è ancora andata a messa,
e ci tiene ad andarci insieme. Cosi, sono alla seconda eucarestia, di questa
festa, andiamo nella Chiesa di Loreto
per sentirci in comunione anche con i padri Dehoniani.
Seguendo
il passo veloce di Teresa sia all’andata che al ritorno, a piedi, nonostante il
vento freddo mi godo un po’ di Lisbona
illuminata dalla luna.
Naturalmente
con Teresa si fanno le ore piccole, ma il mattino dopo è pronta a
riaccompagnarmi all’aeroporto. E’ il giorno dopo, la notizia della tragedia
dell’aereo precipitato sulle Alpi. Controlli più accurati e un po’ di ansia si
avvertono. Al controllo bagagli però vedo dei sorrisi quando passano i miei
fiori, e sono di nuovo in aereo. La vita non si ferma ed è veramente nelle mani
di Dio. Il cielo è nuvoloso ma squarci di azzurro lasciano intravedere la città
illuminata dai primi raggi di sole.. Valeu! e’ stata un esperienza veramente de
“braços abertos”.
Eccomi
di nuovo in Via Guidotti, anche i fiori arrivano, come segno di comunione e di primavera e anche qui in
casa in questa settimana c’è stata aria di novità: Lucia Maistro è la nuova
responsabile del gruppo e in più c’è Paola che farà parte del nostro gruppo.
Torno anche in tempo per partecipare alla festa “dell’Eccomi” di Bologna
impostata sul ricordo di Padre Albino, a un anno dalla sua morte. A fine
incontro vengono distribuite delle frasi dette da lui.
Quella
che tocca a me dice:
“La
nostra casa dovrebbe essere come una Betania un luogo dove Gesù possa abitare
volentieri e trovare una calorosa accoglienza, carità e spirito di servizio”.
Penso
che a Padre Albino stia ancora molto a cuore che nella nostra casa, nei nostri
gruppi, nella CM, nel nostro quotidiano ci impegniamo a costruire questa
dimensione della nostra spiritualità. E senz’altro ci sostiene e intercede per
noi.
